Il lavoro essenziale di cui tanto si parla in questi tempi di covid, è quel lavoro che già prima di questa crisi era per la maggior parte dei casi scaricato sulle donne e sottoposto a numerosi ricatti: dalla precarietà, allo sfruttamento, alla salute, alle violenze. Ed era quel lavoro reso invisibile, perchè dato per scontato.
Emblematico è il caso delle lavoratrici delle pulizie confinate a un lavoro di cura e riproduzione il cui profitto finisce nelle mani di grandi aziende e cooperative che guadagnano sulla pelle delle donne che sono costrette a fare questo lavoro.. molto spesso rischiando la salute. Ed è proprio per questo motivo che le lotte per una condizione lavorativa più degna sono patrimonio prezioso per tutta la collettività.
Ne abbiamo due esempio importanti, da Parigi a Pavia:
Sylvie ci racconta lo sciopero all’hotel Ibis che dal luglio 2019 è andato avanti per più di un anno e mezzo grazie alla determinazione delle donne che hanno incrociato le braccia per pretendere l’internalizzazione e il riconoscimento del loro lavoro.
Gisella, lavoratrice delle pulizie al Policlinico di Pavia, ci racconta l’inizio dello stato di agitazione organizzato insieme a Non Una Di Meno Pavia, che sta rendendo visibili le condizioni disumane a cui le donne che vi lavorano sono sottoposte, precarietà, tagli al personale, orari e carico di lavoro insostenibili e rischi per la loro salute.
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