InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cani da guardia o servitori della “legalità”?

Sempre pronti a versare lacrime di coccodrillo, le F.O. rimangono una categoria delle più difese e protette a livello contrattuale. Così come magistrati e prefetti, anche poliziotti, carabinieri, finanzieri, polizia penitenziaria, ecc. godono delle più incredibili agevolazioni e tutele invidiabili alla maggioranza dei contratti di lavoro. Molto spesso vengono rappresentati dalla stampa nazionale e da alcuni politici interessati ai loro voti e favori, come gli ultimi degli ultimi, mal pagati e senza mezzi, addirittura c’è chi crede che le F.O. siano senza tutele. Senza tenere conto del lamentario dei vari sindacati sempre pronti a richiedere maggiori poteri d’ingaggio e forme di accondiscendenza da parte della politica e dell’opinione pubblica.

Se si osserva con attenzione, si può intendere con facilità che la scelta di entrare nelle F.O. è vista, nella stragrande maggioranza dei casi, come un’importante occasione piena di possibilità, una sorta di scorciatoia per non affrontare quello che sarebbe altrimenti il resto del mondo del lavoro e delle sue opportunità di ieri, oggi e domani.

Chi sostiene di essere entrato in polizia, c.c., polizia penitenziaria, finanza, esercito, ecc. perché crede nella legalità e vuole difendere lo Stato, mente sapendo di mentire.

Le elezioni amministrative sono l’esempio dell’ennesimo caso di privilegi cui godono questi signori e signore, di cui i diritti contrattuali sono sconosciuti alla maggioranza del mondo del lavoro. Nella fattispecie l’articolo 81 della legge 121 del 1981, che recita: “Gli appartenenti alle forze di polizia candidati a elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento dell’accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale”.

Scusante che più volte viene utilizzata per garantirsi un bel mesetto di campagna elettorale, a spese di tutta la collettività.

Se prendiamo le elezioni della primavera del 2014, in tutto l’Abruzzo la partecipazione nelle liste elettorali da parte della Polizia Penitenziaria era stata di 121 agenti candidati. Il caso più clamoroso è quello di Carapelle Calvisio, paese con 85 abitanti effettivi e 67 elettori. Alle prossime elezioni amministrative di Giugno sono ben 7 le liste che corrono per eleggere il sindaco, per un totale di 62 candidati, nella pratica un candidato per elettore. Di queste liste, quattro sono composte in larga maggioranza da poliziotti, carabinieri e polizia penitenziaria che risiedono addirittura fuori dall’Abruzzo: Catania, Barletta, Napoli e  Sardegna. Oltre al permettere a questi individui di poter disporre di un’aspettativa retribuita ( stipendio garantito) durante la candidatura, la legge gli dà diritto di candidarsi anche fuori dalla propria Regione, Provincia o Comune: un’occasione che permette una stupenda vacanza fuori porta.

Pazienza se poi, come successo in qualche piccolo comune della penisola, le elezioni siano annullate o come molto spesso accade (per fortuna) non si viene eletti, il privilegio è comunque servito o garantito. Questa incredibile voglia di partecipare alla cosa pubblica non è sfuggita a un’interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Gianni Melilla (Sel) al Ministro Alfano, nel suo documento ispettivo denuncia come questa candidatura di massa provochi “abusi intollerabili, con un danno per lo Stato e l’efficacia dei servizi di sicurezza con ricorso a straordinari a carico di chi deve sostituire chi si mette in aspettativa.”

Questa legge tuttavia evidenzia solo in minima parte quelli che sono i privilegi di vestire la divisa. Oltre a essere un lavoro che non conosce crisi, le F.O. dispongono di: promozioni di comodo, pensionamenti vantaggiosi, doppi impieghi, giro di favori, tutele legali a spese dello stato se coinvolti in processi penali o civili (insabbiamenti a parte) e non ultima, la possibilità di trovare sempre un impiego all’interno dello stato una volta rientrati da un eventuale sospensione, ecc.

Una scelta lavorativa che non richiede una particolare dote, se non quella di essere capaci a genuflettersi a ogni ordine ricevuto, sempre pronti a lamentarsi per via dell’insufficiente organico e degli stipendi troppo miseri a loro dire. Ma il solita solfa che il lavoro dell’ufficiale va’ difeso e tutelato perché per scelta rischia quotidianamente la vita per garantire la sicurezza dei cittadini e dello Stato, sta sempre più svanendo.

La storia, quella delle Forze dell’Ordine, parla di una categoria da sempre “casta” all’interno dello Repubblica, dove i favoritismi tra questi e la politica sono sempre andati a braccetto di un interesse condiviso, al fine di mantenere il proprio status quo a qualunque prezzo, che saranno sempre i soliti a pagare.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Povero Brianco. Speculazione energetica nel basso biellese

Continua inesorabile lo sfruttamento territoriale e trasformazione dei territori del basso biellese.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.