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Bandiere rosse e pugni chiusi al cielo per te compagno Peppe!

Ti abbiamo conosciuto 4 anni fa allo sportello casa del gabrio, avevi uno sfratto e le istituzioni ti avevano chiuso la porta in faccia: nessuna soluzione per te… siamo venuti al tuo picchetto antisfratto, o meglio ai tuoi numerosi picchetti, fino a quando una mattina hanno deciso che era troppo, che quell’appartamento doveva essere restituito al “legittimo”proprietario…100 “birri”, come li chiamavi tu, ti hanno sbattuto fuori, unica soluzione il dormitorio…e tu non ci sei stato, al dormitorio ci saresti andato sì, ma in compagnia del sindaco, che avrebbe dovuto dare il buon esempio…non ti sei arreso, hai occupato uno stabile abbandonato da anni in via revello, e per alcuni mesi hai condiviso questo spazio con molti di noi, hai sopportato le nostre cene sulla veranda, il nostro vociare…ogni tanto borbottavi, ma alla fine ti piaceva non essere solo… ti sei abituato a noi, ai nostri stili di vita diversi dai tuoi… aspettavi con noi l’alba guardando se arrivavano le camionette per sgomberarti da quel posto che ormai era diventata la tua casa… sulla porta della tua stanza in via Revello c’è ancora scritto “Peppe’s room”…hai fatto amicizia con i vicini, eri bravo in questo, anche ultimamente, quando passeggiavi con Miki per il mercato di via di Nanni tutti ti salutavano e continuavano a viziare te ed il tuo  cagnolino…
Dopo il 34 ti sei trasferito in via Muriaglio, altra casa occupata, hai arredato la tua casa con piante, orologi e accendini…eri fiero di quel posto che ti eri guadagnato…e nonostante ormai tu una casa la avessi , continuavi a lottare al fianco di chi la casa la stava per perdere, presentandoti ai picchetti sempre per primo e chiamandoci per chiederci dove eravamo quando facevamo tardi qualche minuto…anche alle manifestazioni c’eri sempre, in prima fila, con la bandiera rossa in mano ed il pugno alzato…e neppure la denuncia presa per la partecipazione ad un picchetto, alla tua età, come ricordavi tu con una certa fierezza, ti ha intimorito o fermato…
Ti vogliamo ricordare così, quando appena occupato lo stabile di via monginevro ti vedevamo comparire di buon ora davanti al portone, eri già andato a fare un giro di ispezione fino al commissariato di zona per vedere se c’erano delle camionette “pronte per noi”, venivi a dirci che tutto era tranquillo e ci portavi le brioches calde…tutte le mattine alle 6…
Ad ogni picchetto antisfratto, ad ogni nuova occupazione, tu sarai al nostro fianco e lotterai assieme a noi, contro le ingiustizie, per riaffermare la dignità delle persone.

Bandiere rosse e pugni chiusi al cielo per te compagno Peppe!

 

da csoagabrio

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