InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: attivisti climatici fermati e circondati all’aeroporto dei jet privati

Riceviamo e pubblichiamo volentieri…

Torino, 14/05/2023 – Decine di attivisti climatici fermati e perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle. L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica. Presenti diversi movimenti da Extinction Rebellion a Fridays For Future

Questa mattina, decine di persone legate a diversi movimenti climatici italiani sono state circondate, fermate e perquisite dalle forze dell’ordine mentre si stavano recando al terminal dei jet privati per una manifestazione pacifica. Sono stati circondati dagli agenti e trattenuti nel parcheggio coperto dell’aeroporto per identificazione e perquisizione. Presenti attivisti di Extinction Rebellion, Fridays for Future e Scientist Rebellion. Uno sproporzionato dispiegamento di polizia nei confronti di persone e movimenti che attraverso azioni sempre pacifiche, sebbene eclatanti, agiscono per portare la gravità dell’emergenza ecoclimatica al centro del dibattito pubblico e dell’azione politica del Governo. 

E anche oggi ci sarebbe dovuta essere un’azione nonviolenta che aveva l’obiettivo di evidenziare la responsabilità di chi può permettersi di volare con aerei privati e ha uno stile di vita ad alta intensità di emissioni. Stile di vita e di consumi il cui contrasto con quello delle persone comuni è stato riassunto negli slogan “Non siamo tutti nella stessa barca” e “Basta Jet privati”, riportati sugli striscioni. Secondo tutti i report sulle emissioni legate ai trasporti, infatti,  i jet privati sono il mezzo più inquinante e iniquo del pianeta, causando mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a quelle di un volo per passeggero per chilometro, 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa.

“L’aeroporto di Amsterdam ha dichiarato da poco che metterà al bando i jet privati dal 2025, proprio in seguito a diverse azioni di disobbedienza civile come questa” dichiara Marta di Fridays for Future, facendo riferimento ad una decisione storica annunciata dall’aeroporto di Schipol il mese scorso. “È ora che anche in Italia venga limitato l’utilizzo spropositato di mezzi cosi tanto inquinanti”.

Tuttavia, nonostante l’aggravarsi degli effetti della crisi ecoclimatica su ormai la totalità dei territori europei, nel 2022 i voli di jet privati – solo in Europa – hanno raddoppiato le emissioni rispetto al 2021, con valori pari alla media annuale delle emissioni di CO2 di 555 mila residenti nell’Unione Europea. L’Italia si colloca al quarto posto nella classifica dei Paesi europei per numero di voli di jet privati, con 55.624 voli solo nel 2022. Nella città medaglia nera per la qualità dell’aria, inoltre, diversi personaggi celebri come John Elkann continuano ad usufruire di jet privati anche per percorrere distanze brevissime, come Torino – Milano.

L’attenzione mediatica e politica, però, anziché essere sull’emergenza e sulle misure per affrontarla, viene diretta sugli attivisti. “Veniamo definiti ecoterroristi e vandali e siamo oggetto di misure preventive, come fogli di via e sorveglianza speciale, o reati, come il possesso d’arma e l’associazione a delinquere, in maniera strumentale. Misure pensate dal legislatore per colpire la criminalità organizzata, vengono oggi in Italia sfruttate per intimidire e criminalizzare chi semplicemente sta suonando l’allarme sulla crisi più grande che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare” dichiara Matilde di Extinction Rebellion.  

La crisi ecoclimatica e le diseguaglianze sociali sono le grandi emergenze del nostro tempo. È oggi il momento di affrontarle.


Extinction Rebellion, Fridays for Future, Scientists Rebellion

Fonti

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAEXTINTION REBELLIONjet privatitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue. Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inizia il presidio permanente a San Giuliano

E’ iniziato ieri il presidio permanente con campeggio a San Giuliano. Ricordiamo che il presidio No Tav “Sole e Baleno” e i terreni sui quali è stato costruito, sono minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ciao Alberto, a sarà dura!

Nella tarda serata di ieri, giovedì 3 ottobre, ci ha lasciati Alberto Perino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero in corso del presidio di via Curtatone a difesa del bosco di Gallarate

Gallarate (VA): sgombero del presidio di via Curtatone in corso dalle 4 di questa mattina

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

3.1 Radura || Turismo Feroce

Benvenuti e benvenute alla prima puntata della terza stagione di Radura, il podcast che racconta i conflitti sociali nell’hinterland italiano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio No Tav di San Giuliano: mobilitiamoci per resistere insieme all’esproprio!

E’ la fine di ottobre del 2012: una lunga fila di persone occupa il terreno dove oggi sorge il Presidio No Tav di San Giuliano. Il clima freddo e pungente della Valsusa non ferma migliaia di attivisti e attiviste accorsi per prendere parte alla quarta edizione della campagna “Compra un posto in prima fila”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotta alla speculazione energetica in Sardegna: aggiornamenti da Oristano e Selargius

La lotta alla speculazione energetica in Sardegna prosegue, comitati e presidi si oppongono alla realizzazione del mega progetto energetico Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: il ciclone Boris continua a devastare l’Europa centro-orientale

Il ciclone Boris continua a devastare L’Europa centro-orientale, lasciando dietro di sé una lunga scia di distruzione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Giù le mani dal Meisino”: partecipata marcia ambientalista per salvare il parco di Torino

Un folto gruppo di attiviste e attiviste per l’ambiente, amici e amiche del Meisino, si è ritrovato sabato 14 settembre in piazza Modena a Torino, per una passeggiata all’interno del parco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’attivazione popolare in Sardegna contro la speculazione energetica si diffonde

Il tema della speculazione energetica e dello sfruttamento dei territori in nome di una falsa transizione ecologica è ciò che contraddistingue le numerose e diffuse mobilitazioni che sono avvenute in Sardegna negli ultimi tempi.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2/5 settembre 2024: programma campeggio di Ecologia Politica Network

Manca ormai pochissimo al campeggio di Ecologia Politica Network

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Confluenza – Per il bisogno di confluire tra terre emerse

Da gocce a fiume per far salire la marea. Il manifesto di Confluenza

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.