InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sciopero globale per il clima, secondo atto: in decine di migliaia in piazza in tutta Italia

||||

Sulla seconda giornata di lotta e di sciopero nazionale contro i cambiamenti climatici e la devastazione ambientale, chiamata dal Friday For Future.

Decine di migliaia di studenti e studentesse hanno dato vita oggi al secondo sciopero globale per il clima italiano. In più di centocinquanta città in tutto lo stivale si è manifestato contro i cambiamenti climatici e contro l’organizzazione capitalistica, contro il sistema che produce questa devastazione.

Un sistema fatto di nocività e grandi opere inutili di aziende inquinanti e gli scaricamento verso il basso dei costi della transizione ecologica necessaria. Un sistema che che non è più accettabile per la grande parte della popolazione soprattutto giovanile, che ormai è assolutamente conscia dei rischi che si addensano intorno al proprio futuro. Un sistema che va cambiato, a differenza del clima.

Replicata la riuscita dell’evento a più di due mesi dalla prima discesa in piazza nazionale dello scorso 15 marzo. Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma, dove il corteo è partito da Piazza della Repubblica ed è arrivato a Piazza Venezia. Durante la settimana gli studenti del Socrate erano riusciti a far dichiarare al preside della scuola l’emergenza climatica. Una piazza, quella romana, molto giovane, che racchiudeva dagli scolari delle elementari fino agli studenti universitari. Molti interventi hanno sottolineato la rabbia di una generazione che non è rappresentata da nessuno. “Cambiare il sistema, non il clima” è stato lo slogan scritto sullo striscione di testa.

Tantissimi in piazza anche a Milano, prima città a dichiarare lo stato di emergenza climatica per via del sindaco Sala ma che allo stesso tempo, molto ipocritamente, è ai primi posti delle città più inquinate del paese. Il corteo nella città lombarda si è concluso sotto la sede della Regione, mentre nel frattempo proseguiva l’occupazione della sede dell’Enel di via Carducci, realizzata per segnalare l’impronta climatica devastante di una delle aziende più inquinanti del nostro paese. In tantissimi anche a Torino, in corteo da piazza Statuto fino a piazza Castello. Durante il corteo è stato effettuato un minuto di silenzio per le vittime del cambiamento climatico, ma si è anche cantata a lungo “Bella ciao” perché questo movimento non guarda in faccia a nessuno ed è esso stesso la resistenza alle politiche capitalistiche sull’ambiente.

Grandi numeri, nell’ordine delle migliaia, anche a Napoli, dove alla fine del corteo è stata occupata la sede Enel di via Depretis. Risponde in massa anche Bologna. Nella città felsinea più di 2000 in piazza, con blocchi stradali effettuati sui viali che circondano il centro e tamburi che hanno suonato in solidarietà ai territori, come il quartiere chiamato proprio Tamburi a Taranto, dove più si sente la devastazione di un modello di sviluppo inaccettabile. A Pisa invece diverse centinaia di giovani partiti da piazza Vittorio Emanuele si sono dirette verso piazza dei Cavalieri, nel centro città, dove gli studenti delle scuole si sono di uniti ai manifestanti. Numeri buoni anche da Cremona a Cosenza, da Treviso a Firenze, da Venezia a tanti altri centri grandi e piccoli del paese.

All’ordine del giorno c’è per i manifestanti la necessità di individuare con sempre più precisione i nemici e responsabili su ogni singolo territorio delle politiche devastatrici dell’ambiente. Per riuscire a dare continuità durata e organizzazione a questo primo embrione di movimento sui temi climatici, è necessario avvicinare il bersaglio, definirlo con precisione. Per riuscire poi, di nuovo, dal particolare ad arrivare al generale, al rendere più evidenti quelle che sono le devastazioni prodotte da un sistema non più sostenibile.

Il ciclo, anche molto mediatico, aperto con lo sciopero studentesco di ogni venerdì e dall’appello di Greta Thunberg va verso una conclusione di fronte allo scenario elettorale europeo di queste ore. Per riuscire a rendere questa prima fase utile ad un passaggio più incisivo e a un maggiore radicamento di questi temi nell’opinione pubblica c’è necessità di organizzarsi e dare continuità al percorso. Si è ormai capito che la politica, locale nazionale ed internazionale, non può e non vuole attivarsi su questi temi. C’è bisogno di costruire una spinta..

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

climaFRIDAYFORFUTURE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Dubai è una farsa”: Scienziati in Rivolta organizzano una alter COP a Bordeaux

Il collettivo Scientists in Rebellion sta organizzando una COP alternativa a Bordeaux per denunciare il fallimento della governance climatica globale e inventare nuovi immaginari.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il clima come arma

Qual è il nesso, davvero, tra cambiamenti climatici e sicurezza?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Climate Strike a Torino: basta stragi di corpi e territori

Difendiamo il nostro futuro: Torino, ieri mattina, ha letto questa frase sullo striscione che apriva il corteo del Global Strike, dove migliaia di giovani – ma non solo – hanno occupato le vie della città per protestare contro un sistema che sempre più ci è avverso. Da piazza Statuto a piazza Vittorio, passando per corso […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima : ora o mai più!

Il 23 settembre in tutte le città del mondo si terrà lo sciopero per la giustizia climatica e sociale. In Italia, in un momento in cui la priorità dei partiti è la campagna elettorale risuona ancora più forte la centralità delle rivendicazioni che i giovani e le giovani da anni portano in piazza. Siccità, scarsità […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi non danza non sa cosa succede vol. 3

Proponiamo alcune valutazioni a caldo sugli ultimi eventi dell’estate, alcune riflessioni che fanno seguito ad altri approfondimenti già usciti su questo sito. Uno spunto per dotarsi di una chiave di lettura capace di dare slancio verso i mesi a venire facendo tesoro delle esperienze vissute insieme..  L’attesa era altissima. Ultimi giorni di preparativi dopo mesi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero Globale per il Clima: i giovani si riprendono il presente

Ieri 25 marzo, si sono svolti centinaia di cortei in tutto il mondo e decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Italia in occasione dello Sciopero Globale per il Clima organizzato da Fridays For Future. Quest’anno il Climate Strike si è connotato in maniera precisa dando centralità al tema della guerra aperta […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima: migliaia di giovani in tutta Italia riempiono le piazze

Lo sciopero globale per il clima lanciato da Fridays for Future torna a riempire le piazze italiane dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Cortei ed iniziative in decine di città italiane a sottolineare l’urgenza di cambiare direzione e mettere in discussione il modello di sviluppo imposto. In aggiornamento – Le migliaia di giovani […]