InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sei persone rischiano di andare in carcere per aver tentato di ripopolare un paese abbandonato in Spagna

||||

Nel 2013 una dozzina di persone ha iniziato a lavorare per recuperare e ripopolare uno delle migliaia di paesi abbandonati presenti nell’altopiano iberico, un frammento della cosiddetta “Spagna svuotata” (España vaciada), prodotto dell’esodo rurale estremo avvenuto a partire dagli anni 50 e 60 del secolo scorso. Questo collettivo di “migranti alla rovescia” ha scelto per il suo progetto di ripopolamento Fraguas, nella provincia di Guadalajara, una delle aree con minore densità di popolazione di tutta la Spagna (soltanto 0,75 abitanti per kilometro quadro). Il territorio della frazione di Fraguas, con soli dodici residenti ufficiali (prima della pandemia di covid), era stato sgomberato forzatamente dal regime franchista nel 1968 per la realizzazione di manovre militari e altri utilizzi. Dopo la morte del dittatore e l’arrivo della monarchia parlamentare, la nuova regione autonoma di Castiglia-La Mancia (già Nuova Castiglia) divenne la nuova proprietaria del territorio.

Di Pedro Castrillo

Prima di occupare il paesino, il collettivo di popolatori aveva cercato ripetute volte di ottenere una cessione legale da parte del governo regionale, ma questa gli era stata sempre negata. E non solo: lo stesso governo che lo scorso anno ha presentato urgentemente al parlamento un’ipocrita Legge contro lo Spopolamento, ha denunciato sei delle persone che lavorano per il recupero di Fraguas (quattro delle quali non ci abitano nemmeno) per vari reati di occupazione di suolo pubblico, edilizia abbusiva e danni ambientali.

Nel 2018 il Tribunale numero uno di Guadalajara ha condannato ognuna delle persone denunciate ad un anno e sei mesi di prigione, oltre che a due multe ammontanti a 3240 euro. Ma la condanna non si ferma lì: include anche i costi della demolizione del paese, ovvero delle case e gli edifici recuperati dal collettivo (inclusa la chiesa locale, in stato di rovina prima del loro arrivo). Secondo il progetto della Regione, dopo la demolizione si avvierebbe il rimboschimento della zona.

Qualche giorno fa, il giudice penale ha fissato la quantità precisa che i sei di Fraguas sono stati condannati a pagare: 109.840,87 euro. Lalo Aracil, uno dei ripopolatori, ha spiegato a El Salto che “o pagano quei soldi, oppure vanno in prigione per due anni e tre mesi”. Ma il collettivo non si è arreso, avendo fatto partire una campagna di sostegno, Fraguas Revive.

In realtà, ci sono voci discordanti anche dentro le istituzioni statali. Nel 2021, quando la demolizione era quasi in corso, il Csic (omologo del Cnr italiano) ha indicato in un suo report l’illegalità dell’azione, adducendo che tutto il paese era protetto dalla Legge di Patrimonio della Regione. María del Carmen Molina Mansilla, giudice istruttice del caso, si è vista costretta a sospendere la demolizione. Ma è durato poco: ha subito incaricato – come evidente contromossa – un report al Seprona (dipartimento ambientale della Guardia Civil) sul valore artistico degli edifici ancora in piedi a Fraguas. Gli esiti di questo studio, senza nessuna sorpresa, hanno permesso alla magistrata di riattivare la procedura nei giorni scorsi.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ABBANDONORIPOPOLAMENTORURALEspagna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

American Primeval

Dell’omicidio di Charlie Kirk e del suo presunto esecutore Tyler Robinson si sta parlando ampiamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mobilitazione generale a fianco della Palestina: presidi in tutta Italia

Striscia di Gaza, 16 settembre 2025. Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando bombardamenti a tappeto su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nella logica distorta di Israele, veganismo e genocidio vanno di pari passo

Un elemento meno noto della campagna di disinformazione israeliana è il suo status autoproclamato di nazione leader in materia di diritti degli animali

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nepal: intervista da Katmandu con Navyo Eller, “Mai vista una rivoluzione così veloce, netta e senza compromessi”

È tornata la calma nel paese himalayano dopo le durissime quanto rapide proteste della scorsa settimana a Katmandu e in molti altri centri del Nepal.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Infiltrati tra attivisti e partiti: il caso italiano ed europeo

Riprendiamo questo ariticolo di Checchino Antonini da Diogene Notizie, che partendo dal caso italiano del poliziotto infiltrato dentro Potere al popolo ricostruisce alcuni dei maggiori casi degli ultimi anni. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Culture

Donald Trump fa una parodia del populismo

Definire Trump un “populista” significa dissacrare la memoria del movimento del XIX secolo che ha affrontato i robber barons come lui.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Scontri in centro a Madrid, l’ennesima manifestazione di una destra ipocrita e disperata

“Chi può fare qualcosa, la faccia” diceva qualche giorno fa José María Aznar, ex premier e leader spirituale del Partito popolare (Pp). Il messaggio è stato rilanciato da altri rappresentanti politici e mediatici della destra ed estrema destra spagnola —se nel paese iberico è ancora possibile fare questa distinzione— e ha spronato centinaia di persone […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Spagna: un’agricoltura che consideri l’acqua come un bene comune

L’inquinamento e la scarsità dell’acqua derivanti dal cambiamento climatico ostacolano le prospettive delle generazioni attuali e future.