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Profondo rosso Europa: Madrid salva le banche, Atene attende le elezioni

E’ notizia di questi giorni il prestito pattuito nei confronti della Spagna di Rajoy: il quartetto Bce, Ue, Fmi e Eba a guardia dei 100 miliardi di euro erogati per il salvataggio delle banche spagnole. Deboli le proteste di piazza, necessario lo zoom su un giro di miliardi consegnato pubblicamente per mettere al riparo le banche, soggetti della speculazione e dei profitti della crisi. Un passaggio che supera la retorica costruita attorno al fondo salva-Stati contro le ipotesi di default (vedi Grecia), nella misura in cui è un dispositivo preparato ed agito nel chiaro obiettivo di non far saltare i meccanismi bancari, economici e finanziari, delle banche!

La democrazia dello spread prima approva la misura, poi bastona su livelli altisonanti l’operazione, che a macchia d’olio contagia le piazze finanziarie europee, fino ad arrivare al profondo rosso registrato in piazza Affari…

Il fantasma della Grecia s’annida sulla Spagna? Quali le dinamiche e le particolarità del prestito? L’Italia come si rapporta alla fase progressiva della crisi del debito sovrano?

L’abbiamo chiesto ad Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’università di Pavia

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L’attenzione inevitabilmente si sposta sulla tornata elettorale della prossima domenica in Grecia, come Andrea Fumagalli indica nelle sue conclusioni dell’intervista.

Centrale è osservare come andranno le nuove elezioni elleniche, per comprendere – nel suo immediato post (con dinnanzi i risultati e le possibili tendenze) – quale eventuale nuovo scenario può andarsi ad aprire in Grecia come altrove.

Venerdì scorso su Il Manifesto Zizek, con il suo editoriale ‘La Grecia ci salverà’, probabilmente si espone ad una prospettiva troppo illusoria e forzata su una Syriza al potere, ma certo è che fondamentale sarà la dimensione che potrà venirsi a creare per l’Europa dinnanzi a contraddizioni palesi e irrisolvibili, nella contestazione (radicale?) alle misure di austerity e ricatto.

Dopo le sollevazioni contro il governo della troika la situazione della piazza greca si presenta bloccata, in attesa di un passaggio che non si vorrebbe si rivelasse come pacificatore.

Achille, compagno del movimento greco, ci descrive l’attesa della Grecia

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