InfoAut
Immagine di copertina per il post

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Piattaforma per le iniziative regionali del 13 e del 20 settembre 

Il Coordinamento Piemontese per la Palestina invita tuttɜ coloro che vivono in Piemonte a mobilitarsi nelle giornate del 13 settembre con azioni di boicottaggio della filiera della guerra e delle aziende complici del genocidio o con altre iniziative e il 20 settembre con una grande manifestazione che si terrà a Torino per fermare la complicità delle nostre istituzioni con il regime israeliano. 

È da ventitre mesi che abbiamo assistito a un intensificarsi delle manifestazioni in sostegno alla causa palestinese, in solidarietà con la resistenza popolare all’occupazione e, oggi, all’invasione della Striscia di Gaza e alla disgregazione della Cisgiordania da parte di Israele. 

Quella che viene definita “l’unica democrazia del Medio Oriente”, uccide arbitrariamente attraverso le armi, la fame e la deprivazione di igiene e cure sanitarie la popolazione palestinese, mostrando il vero volto della decantata civiltà occidentale, che si vorrebbe esportare a suon di bombe a chi non si piega ai progetti coloniali sionisti e atlantisti. 

Nonostante il governo israeliano utilizzi il pretesto degli ostaggi per compiere il genocidio più mediatizzato della storia, appare più che evidente che i suoi reali obiettivi non siano certo la liberazione dellɜ prigionierɜ e “la distruzione di Hamas”. 

L’obiettivo a cui mira effettivamente il regime sionista fin dalle sue origini è una radicale pulizia etnica e l’annientamento del popolo palestinese, con la complicità della gran parte della comunità internazionale. 

I governi occidentali sono stati costretti, dopo quasi due anni, a utilizzare il termine “genocidio”, dopo essersi tanto spesi per negare categoricamente che lo fosse, ma questo non basta se la denuncia non viene accompagnata da azioni concrete di embargo verso Israele, soprattutto quando vaste parti di società si mobilitano con determinazione per chiedere la fine del sostegno dei propri governi allo sterminio. 

Questo piano criminale ha il fine dichiarato di impossessarsi non solo di tutta la terra palestinese, ma anche di altre regioni del Levante, con l’obiettivo, da parte dell’unico Stato a non aver mai ufficializzato i propri confini, di realizzare la “Grande Israele”. È un errore ritenere che questo progetto espansionistico sia nato recentemente dai partiti dell’estrema destra israeliana, come viene continuamente ripetuto dalla maggioranza dei nostri mass media, che dopo aver fallito nel tentativo di negare il genocidio, ora cercano di manipolare nuovamente la narrazione ascrivendone la responsabilità al solo governo Netanyahu. Sappiamo che quanto sta avvenendo è la naturale prosecuzione del progetto sionista, volto alla costituzione di un etnostato per il solo popolo ebraico. 

La Palestina non è un territorio conteso: è un grande specchio nel quale l’Occidente vede riflesso la verità del suo passato coloniale. 

In tutto questo, gli Stati Uniti, con la collaborazione degli storici alleati occidentali, violano importanti norme e sentenze del diritto internazionale, come il recente pronunciamento della

CIG che ribadisce l’illegalità dell’occupazione ordinando al regime israeliano di ritirarsi, esplicitando che per garantire il potere di poche persone si è dispostɜ a sacrificare la vita di popoli interi. 

Lottare con e per la Palestina significa non essere schiavɜ di questo ricatto, avere il coraggio di affrontare l’arroganza di chi si pone come il padrone del mondo e si dichiara invincibile. La resistenza palestinese con decenni di lotte ha minato questa idea di presunta invincibilità e al contempo ha smascherato e reso evidente a tuttɜ la vera natura del regime israeliano, dandoci l’occasione collettiva di lottare per un orizzonte di libertà effettiva e desiderabile a partire dal rifiuto della tirannia imperialista e sionista, che aggredisce la vita di miliardi di persone in tutto il mondo. 

Per questo organizziamo un momento di mobilitazione ampia e diffusa a cui vi invitiamo a partecipare, per lottare contro quello che è a tutti gli effetti un genocidio internazionale, poiché Israele (uno stato grande come la Lombardia che in due anni ha ucciso decine di migliaia di persone) non sarebbe stato in grado di portare avanti questo sterminio senza rifornimenti da parte dei governi e dalle aziende della morte di tutto il mondo, anche dell’Italia e del Piemonte. 

C’è bisogno di una lotta internazionale, per riaffermare che il popolo palestinese che si batte per la propria liberazione, è un popolo fratello e la sua lotta è anche la nostra lotta, per proclamare, come nel Sudafrica dell’apartheid, che nessunɜ è liberɜ se non tuttɜ sono liberɜ. 

Date queste considerazioni ci mobilitiamo in tutto il Piemonte il 13 settembre, confluendo poi a Torino il 20 settembre, per chiedere alla Regione Piemonte di: 

● Farsi parte attiva nei confronti del Governo per far bloccare l’esportazione e l’importazione di armamenti e tecnologie militari e dual use verso e da Israele

● Interrompere i rapporti istituzionali e politici con lo stato israeliano 

● Revocare ogni accordo economico, produttivo, commerciale, accademico e finanziario con il regime israeliano 

● Escludere Israele da ogni iniziativa culturale e sportiva 

CON LA PALESTINA FINO ALLA LIBERAZIONE!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

coordinamento ragionale per la palestina piemontemanifestopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: destituzione veloce di Dina Boluarte. Ragioni, scandali e un rimpiazzo poco raccomandabile

Con un brusco finale di cui è stata la prima presidente, il Perù scrive un nuovo capitolo di una lunga agitazione politica che il paese vive dal 2016.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele viola il cessate il fuoco: sei palestinesi uccisi a Gaza. OMS: 15.000 persone hanno perso gli arti nella guerra

Martedì mattina, sei cittadini palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in attacchi israeliani contro le città di Gaza e Khan Yunis.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: pratiche di lotta, agibilità politica e repressione

Riflessioni a margine della doppia visita di Salvini a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Show Israel the red card! Corteo nazionale a Udine

Domani, 14 ottobre, alle 20:45, si giocherà a Udine Italia–Israele, match di qualificazione ai Mondiali 2026. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La giudice federale impedisce a Trump di inviare truppe della Guardia Nazionale a Chicago

Il pendolo tra guerra civile e guerra esterna negli Stati Uniti di Trump oscilla sempre più vorticosamente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Desenzano del Garda (BS): assemblea per la Palestina interrotta dalla polizia, “grave intimidazione”

Il Collettivo Gardesano Autonomo di Desenzano, in provincia di Brescia, denuncia una “grave intimidazione” da parte di agenti di Polizia, intervenuti nella giornata di domenica durante una partecipata assemblea per la Palestina presso la Casa dei Popoli Thomas Sankara.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

El trabajador inexistente

Para las derechas, los trabajadores y las trabajadores son “inexistentes” sino como agentes de la producción capitalista. Están privados de una subjetividad propia: no pueden y no deben tener opiniones, pensar, cabrearse o, dios no lo quiera, ocupar las calles.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato sull’operazione di polizia a Torino: tutt* liber* , Palestina libera!

Pubblichiamo il comunicato congiunto scritto da Torino per Gaza, Non Una di Meno Torino, Progetto Palestina e Giovani Palestinesi d’Italia in merito all’operazione di polizia di questa mattina a Torino. Sabato 11 ottobre si torna in piazza per una manifestazione cittadina alle ore 15 con partenza da piazza Castello.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ ufficiale il “cessate il fuoco” a Gaza

Il governo israeliano ha ratificato a tarda notte la prima parte del piano Trump con la dura opposizione dei ministri dell’ultra-destra Ben Gvir e Smotrich.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.