
Global Sumud Flottilla: a Catania in migliaia in corteo. In Palestina il genocidio prosegue
Ieri sera in 15mila a Catania e oltre un migliaio a Siracusa, per augurare “buon vento” alla Global Sumud Flotilla.
L’iniziativa navale sfida il blocco della Striscia per consegnare aiuti umanitari e a bordo della quale ci saranno anche 4 parlamentari italiani di Pd, Avs e M5s. Le opposizioni chiedono a Meloni di garantire protezione diplomatica, con la premier che nicchia: “il Governo italiano assicura tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora, anche se avvalersi dei canali umanitari già attivi, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa a rischi”. Sui tre jet militari israeliani atterrati nella base militare italiana di Sigonella nelle scorse ore, invece, il Ministero della Difesa parla genericamente di “supporto logistico”…al genocidio.
Oggi presidi in numerose città (a Milano ore 17 fuori dalla Stazione Centrale) a sostegno dell’iniziativa, che ha posticipato la partenza dalle coste siciliane a domenica, per attendere le imbarcazioni in viaggio dalla penisola iberica, dove ieri – nei Paesi Baschi – è stata bloccata la tappa ciclistica della Vuelta a Bilbao da manifestanti proPalestina, contro la presenza di una squadra israeliana, la Israel Premier Tech. Alfonso Di Stefano, Comitato catanese di solidarietà col popolo palestinese
Nel frattempo l’esercito occupante israeliano, seppur lentamente e incontrando sul terreno la Resistenza palestinese, avanza verso il centro di Gaza City, tra stragi continue per bombe, droni e mancanza di cibo: 66mila i morti ufficiali a Gaza, 79 solo ieri, mentre le ultime ore sono definite “infernali” dai pochi giornalisti palestinesi ancora in vita. 31 i morti accertati al momento, decine i feriti. Nel quartiere di Zaitoun, il più grande della città vecchia di Gaza City, fatta saltare in aria l’ultima scuola elementare, la Fourqan, assieme a diverse abitazioni limitrofe. 3 morti cercando cibo a Khan Yunis; 7 – un’intera famiglia – sterminata dentro la tenda a Nuseirat. Altri morti, tra cui 4 bambini, nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City.
Netanyahu intanto respinge la proposta di Hamas di discutere di un accordo globale con liberazione di tutti gli ostaggi; Israele vuole tutta la Striscia, minacciando di morte oltre 2 milioni di persone, mentre nella Cisgiordania Occupata il ministro fascista e colono Smotrich mostra le mappe che prevedono la volontà di annettere l’82% della West Bank. Proseguono qui i raid; 11 persone rapite tra Nablus, Salfit e Hebron, dove pochi giorni fa è stato fatto prigioniero persino il sindaco. Superano così gli 11mila i palestinesi prigionieri in Cisgiordania; non ci sono numeri ufficiali sulle persone rapite a Gaza. Si parla QUI di almeno 6mila persone; per l’inglese Guardian, almeno 3 prigionieri su 4 sono donne, bambini, anziani, giornalisti, operatori della Protezione civile e sanitari.

Un aggiornamento di questa mattina con la Global Sumud Flottila su Radio Blackout
È in partenza in questi giorni la Global Sumud Flotilla, azione di solidarietà contro il genocidio in Palestina, che mira a rompere l’assedio a Gaza portando aiuti umanitari e a riaccendere l’attenzione sul genocidio. Le manifestazioni si stanno moltiplicando, accompagnano la partenza della Flotilla, lo abbiamo visto a Genova e non solo. Ma nascono anche nuove campagne, come ad esempio ad Udine per il boicottaggio sportivo. A Torino e in Piemonte la partecipazione alle iniziative è rinnovata ed è nato in questi giorni un coordinamento regionale per affrontare in modo più unito la situazione. Ci colleghiamo con Simone, membro della Flotilla, per aggiornamenti sulla missione, commenti sulle risposte delle piazze in Italia e in altri paesi europei. Riflettiamo sui significati che ha la Global Sumud Flotilla in un contesto di inasprimento della violenza a Gaza e quindi di più che mai necessaria organizzazione di molteplici risposte dal basso.
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