InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia: La polizia sgombera la Sorbona, occupata dagli attivisti in solidarietà con la Palestina

Pochi giorni dopo una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese a Parigi, la polizia è entrata alla Sorbona per sgomberare gli attivisti che avevano montato delle tende all’interno degli edifici universitari.

da Osservatorio Repressione

Una cinquantina di manifestanti sono stati condotti all’esterno della sede storica della Sorbona nel Quartiere Latino e poi allontanati in gruppi, circondati dalla polizia, ha osservato un giornalista dell’Afp.

“Eravamo una cinquantina di persone quando la polizia è entrata di corsa nel cortile. Lo sgombero è stato piuttosto brutale, con una decina di persone trascinate a terra. Non ci sono stati arresti”, ha dichiarato all’Afp Rémi, vent’anni, studente al terzo anno di storia e geografia, che era uno dei manifestanti allontanati.

La prefettura ha descritto l’operazione come “durata solo pochi minuti” e “calma e senza incidenti”.

Il primo ministro Gabriel Attal ha “chiesto lo sgombero rapido della Sorbona”, come “aveva chiesto quello di Sciences Po il 26 aprile”, ha dichiarato il suo ufficio. “Sta monitorando da vicino la situazione ed è in contatto con la questura”, ha aggiunto.

L’università di Parigi 1-Panthéon Sorbonne ha dichiarato all’Afp che “la Sorbona sarà chiusa questo pomeriggio per decisione del rettorato”. “Le aule sono state sgomberate verso mezzogiorno”, ha dichiarato il rettorato di Parigi.

Accusata dall’esecutivo e dall’opposizione di destra di fomentare la protesta, l’Lfi ha auspicato che le mobilitazioni per Gaza “prendano slancio” nelle università e altrove, mentre Rima Hassan, candidata della lista Insoumise alle elezioni europee, ha dichiarato di “condividere pienamente” il suo appello alla “rivolta”.

“Spero che tutte le mobilitazioni che eserciteranno pressione sulle potenze acquistino slancio”, in modo che “il dramma umano che si sta svolgendo a Gaza possa terminare il più rapidamente possibile”, ha dichiarato il coordinatore de La France insoumise, Manuel Bompard.

Il sindacato delle scuole superiori Usl ha invitato gli studenti a “mobilitarsi nelle scuole per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, il riconoscimento dello stato palestinese e la fine della colonizzazione”.

Nel fine settimana, i sindacati studenteschi come l’Unef e l’Union étudiante hanno invitato a “intensificare la mobilitazione nei luoghi di studio a partire da lunedì”.

Le organizzazioni giovanili che sostengono la mobilitazione filopalestinese si scontrano con l’intransigenza del governo, che non vuole che il movimento nato negli Stati Uniti si diffonda in Francia alla fine dell’anno universitario.

“Non ci sarà alcuna tolleranza per le azioni di una minoranza attiva e pericolosa che cerca di imporre le sue regole ai nostri studenti e insegnanti”, ha dichiarato Gabriel Attal nel fine settimana.

fonte: Internazionale

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAFranciagenocidiopalestinaSorbonauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: Assemblea Popolare del coordinamento cittadino Torino per Gaza

Pubblichiamo il comunicato di invito all’assemblea popolare di Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il grande reggimento cinese dell’esercito globale dei gig-workers

200 milioni di precari tra industria e servizi, ma soprattutto giovani che rifiutano il mito del lavoro

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di via da Ronchi: la rappresaglia per il corteo del 13 settembre scorso

In una fase in cui il movimento per la Palestina ha attenuato la sua mobilitazione e pressione, la macchina burocratico-repressiva continua a funzionare a pieno ritmo.

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sainte-Soline: le prove dell’intento di massacrare i manifestanti

«Non riesco più a contare quanti ragazzi abbiamo accecato! È stato davvero divertente!»