InfoAut

Solidarietà ai compagni del CSA Dordoni (S.I. Cobas)

Ieri pomeriggio, approfittando della presenza in città di svariati fascisti arrivati per la partita di calcio, alcuni gruppi organizzati di fascisti hanno assaltato il centro sociale Dordoni di Cremona. L’infame agguato, premeditato e organizzato tra gruppi aderenti a varie tifoserie accorsi per l’occasione, ha avuto luogo nel tardo pomeriggio, quando una sessantina di fascisti, con la regia di Casapound, si sono radunati all’esterno del centro sociale con il chiaro intento di prendere a sprangate i dieci compagni presenti e devastare lo storico spazio sociale cremonese. 

I compagni presenti hanno risposto senza indugi all’aggressione e seppure in numero nettamente inferiore a quello della squadraccia, sono riusciti a difendere lo spazio con grande determinazione e coraggio. Purtroppo uno di loro è stato ripetutamente preso a sprangate, dopo di che, caduto in terra è stato preso a calci in testa. Emilio, così si chiama il compagno, si trova ora in ospedale in condizioni critiche. A lui, ai suoi cari e ai compagni vanno la nostra solidarietà e affetto.

Da segnalare, come sempre, che la Polizia, arrivata all’esterno del centro sociale, ha fornito appoggio all’aggressione dei camerati caricando i compagni e limitandosi a prendere le generalità di qualche fascista rimasto sul luogo.

Questa aggressione è d’altronde una chiara risposta alle attività negli anni messe in piedi dai compagni del centro sociale, i quali si trovano sempre in prima fila delle lotte sociali che animano il territorio cremonese e non solo. Il movimento per il diritto alla casa, la continua opposizione alle politiche xenofobe e razziste dei gruppi fascisti e dei loro mandanti istituzionali e il conflitto tra capitale e lavoro sono i terreni di lotta dove questi compagni sono in prima fila nella loro città. In particolare, da parte loro, abbiamo sempre avuto solidarietà e sostegno reale da parte di questi compagni durante le tante vertenze nei magazzini della logistica aperte nel territorio lombardo.

Proprio le lotte dei lavoratori della logistica hanno messo in luce che l’unità dei lavoratori,senza frontiere, di tutto il mondo è l’antidoto contro il fascismo che tenta di dividere gli operai Italiani da quelli stranieri per peggiorare le condizioni di tutti.

Con la rabbia dentro il cuore e la determinazione a portare avanti le nostre lotte per una società senza classi e sfruttamento, esprimiamo, come militanti e lavoratori del S.I. Cobas la massima solidarietà militante ai compagni del CSA Dordoni.

Emilio resisti!

Invitiamo tutti a partecipare il 24 Gennaio al corteo antifascista a Cremona.

 

ESECUTIVO NAZIONALE S.I. Cobas.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere