InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: Prendocasa occupa in Via Marsala contro l’emergenza abitativa

Con l’occupazione di stamani, che durerà tre giorni, il Progetto Prendocasa composto da decine e decine di nuclei familiari sotto sfratto, vuole rilanciare lunedì 17 marzo l’assemblea “per un piano straordinario contro l’emergenza abitativa”, dove il comitato di lotta all’abitare proporrà diversi elementi e punti da discutere per contrapporsi all’emergenza abitativa dilagante: l’uscita del prossimo bando per la morosità incolpevole e la contestazione dei parametri di accesso; i picchetti antisfratto come leva per ottenere una moratoria per gli sfratti e nuovi accordi territoriali per gli affitti concordati; le pratiche di riappropriazione come necessità collettiva per l’utilizzo sociale degli immobili invenduti e nei piani di alienazione; la contestazione dei nuovi piani di sviluppo urbano legato a Grandi Opere Inutili e speculazioni di cemento come possibilità di decisione e di investimento necessari sul fronte del reddito e della casa.

 

Di seguito il comunicato dell’occupazione di stamani:

E’ TEMPO DI PRIMAVERA PER UN PIANO STRAORDIANARIO CONTRO L’EMERGENZA ABITATIVA

Stamattina circa 50 nuclei in emergenza abitativa hanno riaperto lo stabile di Via Marsala a Riglione, di proprietà del palazzinaro Pampana. Questa occupazione è il simbolo di una lotta contro una condizione di povertà in cui migliaia di persone sono costrette dalla speculazione immobiliare e dalla posizione di servitù in cui le Istituzioni locali stanno nei confronti dei padroni del mercato abitativo e della rendita finanziaria.

1200 sfratti in esecuzione; decine di migliaia di appartamenti privati in affitto a prezzi altissimi e molto superiori il costo di produzione; migliaia di persone costrette ad indebitarsi con finanziarie e banche per pagare l’affitto; decine di lotti di nuove costruzioni messi in vendita e rimasti sfitti; più di 5mila case invendute; decine di immobili pubblici inseriti in piani di alienazione; centocinquanta case di proprietà pubblica tenute sfitte in assenza di “fondi per la ristrutturazione”. Questi sono i pochi ma espliciti dati che confermano la crisi di un meccanismo malato fondato sulla proprietà privata, la cementificazione e l’indebitamento. Una situazione sociale in esplosione che ad oggi ha visto scendere in campo centinaia di persone che dai cortei ai picchetti antisfratto, alle occupazioni, passando per decine e decine di trattative con le istituzioni locali, hanno iniziato a mettere al centro del proprio agire pubblico la questione della dignità.

Quello che spaventa è la crescita di un’organizzazione collettiva capace di praticare con i fatti un progetto di riappropriazione sociale che si contrapponga all’irrazionalità delle leggi del mercato. In questa città gli sfratti iniziano a diventare una questione di ordine pubblico, nel momento in cui le istituzioni si sottraggono e mostrano la loro impotenza di fronte al potere di palazzinari e delle leggi dell’austerity. I recenti picchetti ed i prossimi appuntamenti antifratto mobilitano decine e decine di persone, che dai quartieri alla città si oppongono alle ingiuste leggi dell’impoverimento per molti e del privilegio di pochi.

Denunce, ricatti, intimidazioni, utilizzo della forza pubblica negli sfratti appaiono come tristi ma inefficaci tentativi di un potere debole che deve prendere atto della necessità di un cambiamento.
La partecipazione e la qualità della determinazione con cui sempre più famiglie (ex ceto medio, operai, disoccupati, italiani e stranieri, giovani coppie ed anziani) resistono e immaginano a partire da lotte reali un futuro diverso all’insegna della libertà e dell’autonomia e non del sopruso e della privazione, dimostra che in questa città, e non solo, esiste una forza sociale che pretende di non calpestare i diritti sotto il peso delle leggi del mercato.

Con l’azione di oggi abbiamo voluto rimettere al centro della mobilitazione la questione della ricchezza sociale e della sua distribuzione. Questo immobile è vuoto da 12 anni: esattamente 4 anni fa era stato riempito dalla gioia e dal coraggio di 8 nuclei sotto sfratto, che per due mesi hanno sfondato il muro della pacificazione indicando a migliaia di persone la possibilità di resistere e di essere protagonisti del proprio destino. Il padrone di questo immobile, così come quello di via del sanguigno, ha provato a strappare alla collettività un bene per destinarlo all’incuria della rendita.

Oggi riaffermiamo la necessità di un Piano Straordinario contro l’Emergenza abitativa, perché questa non scende dal cielo ma ha dei responsabili: via Marsala vuota è emergenza abitativa; via del sanguigno a 750 euro al mese è emergenza abitativa; Nazma, Abdel, Cristina, Chiara, Luca, e altri 1200 nuclei sotto sfratto, colpiti dall’avidità di palazzinari e di ufficiali giudiziari corrotti, è emergenza abitativa. Le porte sbattute in faccia dai servizi sociali è emergenza abitativa. L’agenzia immobiliare che ti chiede una busta paga a contratto indeterminato quando sei precario è emergenza abitativa. La solitudine è emergenza abitativa. Rovesciare questa emergenza per noi significa lottare e progettare, in destinazione ostinata e contraria alla speculazione.

DOMENICA 16 E LUNEDì 17 MARZO, dalle 8 di mattina alle 19, sarà attivo uno sportello in cui decine di famiglie del progetto prendocasa ascolteranno tutte quelle persone in preda a procedure di sfratto o costrette a sacrifici indegni per pagare affitti altissimi. LUNEDì 17 MARZO ALLE ORE 18, si terrà l’assemblea pubblica in cui costruire una campagna di massa per il diritto all’abitare, per ottenere sin dai prossimi presidi antisfratto queste rivendicazioni:

•  una moratoria di 6 mesi sugli sfratti per morosità incolpevole

• Imporre sulle nuove costruzioni private un 25% di patrimonio da destinare ad affitto sociale

• Strappare alle Banche cha hanno ottenuto dalla BCE miliardi di euro all’1%, fondi per la ristrutturazione e l’autorecupero di immobili inutilizzati, senza alcun interesse.

• Utilizzare immediatamente il patrimonio pubblico (tra case popolari e immobili comunali, della provincia, della regione, dell’INPS, dell’Università? All’emergenza abitativa.

• Cambiare i parametri del bando della morosità: concedendo fondi ai proprietari vincolando alla stipula di contratti concordati e non di libero mercato

• Aprire una spazio di trattativa tra soggetti sociali, istituzioni e proprietari legati alla morosità ed alle procedure di sfratto. L’occupazione terminerà MARTEDì 18 MARZO, alle ore 11, quando incontreremo la Commissione Tecnica dell’emergenza abitativa in cui porteremo queste rivendicazioni.

 

Progetto Prendocasa Pisa 

Famiglie in emergenza abitativa 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

emergenza abitativapisavia marsala

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.