InfoAut
Immagine di copertina per il post

Milano: bloccato uno sfratto, occupato assessorato del Comune

Dopo il blocco dello sfratto di Hakima questa mattina, alle 14.00 il Comitato Abitanti di San Siro e As.I.A. USB, decine di famiglie e attivisti, hanno occupato gli uffici di via Larga 12 dell’assessorato Casa e Demanio, pretendendo un incontro con l’assessore Benelli in merito all’insostenibile situazione relativa alle assegnazioni di alloggi in emergenza. Oltre 400 famiglie hanno visto un’assegnazione che dovrebbe essere immediata (in quanto il rischio di rimanere in mezzo alla strada, ad esempio in caso di sfratto, è reale), ma la cui consegna non si vede (si parla al momento di almeno 8 mesi di ritardi accumulati). Il Comune di Milano si è oggi impegnato, garantendo che nessuno di questi nuclei rimarrà di fatto senza un tetto sopra la testa e affermando che 15 alloggi da destinare a questi casi saranno assegnati entro 2 settimane.

La Benelli e i suoi assistenti hanno inoltre recepito la proposta del Comitato Abitanti di San Siro e As.I.A. USB di convocare un incontro con la direzione dell’Unep (l’ufficio del tribunale degli ufficiali giudiziari) per trovare mediazioni sulla proroga degli sfratti di queste famiglie che hanno già in mano una assegnazione di alloggio in emergenza e sono in attesa della consegna (ben consapevoli che una soluzione più generalizzata a questa emergenza sarebbe un blocco degli sfratti).

Il 17 Febbraio saremo a difendere nuovamente Hakima dall’esecuzione dello sfratto e ci aspettiamo che entro tale data una soluzione concreta per la sua famiglia sia stata trovata: una soluzione definitiva ovvero la consegna dell’alloggio a cui ha diritto. Purtroppo però sappiamo bene che le chiacchiere stanno a zero e ci prepariamo a resistere ancora una volta.

05 febbraio 2014

Hakima non esce! Le case assegnate solo a parole non sono una soluzione!
Altro che assegnazioni fantasma, vogliamo la casa promessa. #STOPSFRATTI

La crisi non si risolve a parole, ma con i fatti. Oggi abbiamo bloccato per la 12esima volta lo sfratto di Hakima, madre di un bimbo di 2 anni e con un anziana a carico, una delle cosiddette “morosità incolpevoli”, cioè famiglie che non riescono più a pagare l’affitto a fronte di un reddito insufficiente. 9 sfratti su 10 avvengono per situazioni del genere.

Hakima e la sua famiglia HANNO DIRITTO ad una casa popolare, il Comune l’ha riconosciuto assegnandole il 20 dicembre una casa in emergenza abitativa. Eppure questa casa ancora non si vede: è solo una delle oltre 440 assegnazioni fantasma (ovvero alloggi che dovrebbero essere consegnati tempestivamente per non lasciare per strada le famiglie sfrattate) che sono congelate da ormai 6 mesi. Con che sfacciataggine si possono tenere bloccate emergenze abitative per oltre 6 mesi? Un’emergenza, lo dice la parola stessa, necessita di soluzioni immediate.

– Non siamo disposti a credere che il Comune di Milano, capitale economica d’Italia e metropoli che si appresta a ospitare una fiera mondiale, non possa fare nulla: assegnare le case a parole e poi lavarsene le mani e sentirsi la coscienza a posto è un atto di vigliaccheria. Chi ha la responsabilità di garantire ai cittadini che vengano rispettati i loro diritti se non il Sindaco e la sua giunta?

– E’ vigliacca anche la scusa che la procedura di assegnazione vera e propria debba dipendere da Aler, un ente più che sputtanato da ripetute indagini dei vertici per truffe, appalti truccati, corruzione… Un ente che ha si è mangiato tutti i fondi provocando un buco da milioni di euro, e ha assegnato nell’ultimo anno appena una manciata di case, continuando a tenerne circa 5 mila vuote alla faccia dei contribuenti.

– Da anni ormai vediamo crescere l’emergenza abitativa, eppure le istituzioni si rimbalzano la palla scaricandosi a vicenda le responsabilità: Comune ha assegnato la casa ad Hakima più di un mese fa, per questo pretendiamo dei fatti concreti, cioè che la decisione presa venga portata a termine concretamente. Dunque una casa si deve trovare entro 12 giorni, poichè il 17 febbraio di nuovo Hakima rischierà di perdere la casa. Lo stesso ovviamente deve accadere per le altre 400 emergenze, facendo in modo che NESSUNA FAMIGLIA PASSI NEMMENO 10 MINUTI SENZA UN TETTO SOPRA LA TESTA.

da cantiere.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

diritto alla casaMilanosfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: maxi-operazione di polizia a Baggio. Sgomberati alloggi popolari ed utenze tagliate

Ieri mattina una maxi-operazione interforze disposta dalla prefettura ha impiegato quasi 250 uomini delle FFOO per effettuare 2 arresti e controllare oltre 600 persone, quasi per la metà di origine non italiana.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: a un anno dall’inseguimento mortale dei carabinieri Milano non dimentica

A Milano lunedì 24 novembre, si ricorda Ramy Elgaml, giovane ucciso al termine di un inseguimento di ben 8 km da parte dei carabinieri tra viale Ripamonti e via Quaranta, un anno fa; schianto che portò anche al ferimento, grave, di un altro giovane, Fares Bouzidi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: sfratto violento con cariche di polizia per fare spazio ad un B&B di lusso

Violento sfratto in via Michelino 41, Bologna, dove due famiglie con bambini piccoli sono state cacciate di casa a suon di manganelli da parte delle forze di polizia.