InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”: la diretta dalla manifestazione nazionale di Milano

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano.

La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio e alla deportazione del popolo palestinese; PER un cessate il fuoco immediato e duraturo; PER la ricostruzione di Gaza e l’invio di aiuti umanitari; CONTRO il governo italiano e il suo sostegno a Israele; FERMIAMO la corsa al riarmo e la repressione; A FIANCO del popolo palestinese e della sua resistenza. Non restiamo in silenzio!”

Il corteo da piazza Duca D’Aosta, all’esterno della Stazione Centrale  – dove sono arrivati numerosi convogli (uno anche da Brescia, con diverse centinaia di persone) oltre ai bus di manifestanti da mezza Italia, si è mosso lungo via Galvani, via Pola, piazzale Lagosta, via Traù, via Alserio, via Farini, piazzale Baiamonti, viale Montello e piazza Sempione, per chiudersi all’Arco della Pace.

LA DIRETTA DI RADIO ONDA D’URTO – 

Ore 22.15 – Rilasciate dalla Questura di Milano tutte e 7 le persone fermate durante le cariche del pomeriggio in piazzale Baiamonti, con le forze dell’ordine a spezzare in due il corteo.

Ore 20.30 – Corteo arrivato all’Arco della Pace.

Ore 20.10 – Corteo nuovamente ripartito.

Ore 20 – Ancora tensione al corteo, provocatoriamente…pressato a pochi metri di distanza dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.

Ore 19.45 – Corteo ripartito da piazzale Baiamonti in direzione dell’Arco della Pace.

Ore 19.30 – Dalla Questura sarebbero state rilasciate 2 delle persone fermate, per le altre 5 il rilascio dovrebbe avvenire in serata. Da piazzale Baiamonti il corteo ha quindi annunciato la volontà di ripartire, in direzione Arco della Pace: la strada però è bloccata dalla Celere. Ancora Siham, della redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica

Ore 19 – Fonti di stampa mainstream riferiscono di “7 persone fermate portate in Questura”, dove è arrivata una delegazione di compagne-i, in particolare del sindacalismo di base, per la liberazione dei manifestanti. Intanto si resta in piazzale Baiamonti, “fino al rilascio delle persone fermate”. Qui è arrivato anche il primo spezzone del corteo, tornato indietro dall’Arco della Pace. Ancora Siham, della redazione di Radio Onda d’Urto.Ascolta o scarica

Ore 18.45 – Permangono cordoni di polizia attorno a piazzale Baiamonti, uno in via Ceresio e l’altro all’incrocio con viale Pasubio. Migliaia le persone ancora presenti nella zona, che richiedono la liberazione immediata delle persone fermate, che sono 7 e si trovano in Questura. La corrispondenza da piazzale Baiamonti con Siham della redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica

Ore 18.30 – Situazione di stallo: tutto lo spezzone di movimento resta fermo in piazzale Baiamonti, fronteggiando la Celere ed esigendo il rilascio delle persone fermate, non è chiaro con quali contestazioni.

Ore 18.00 – Carica e fermi di polizia in piazzale Baiamonti, con la Celere che è entrata provocatoriamente in mezzo allo spezzone di movimento. Effettuati 7 fermi. Lo spezzone si è fermato, esigendo la liberazione dei fermati. Umberto, della redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica

Ore 17.45 – Nuova corrispondenza dal corteo di Milano per la Palestina con Siham della redazione di Radio Onda d’Urto, che si trova in direzione dell’Arco della Pace, luogo di conclusione della manifestazione. Ascolta o scarica

Ore 17.30 – Circa 50mila le persone in piazza a Milano, secondo le realtà organizzatrici.

Ore 17.15 – Un altro blocco di interviste realizzate da Radio Onda d’Urto dentro il corteo nazionale per la Palestina di Milano. Ascolta o scarica

Ore 16.45 – “Il corteo è un fiume di decine e decine di migliaia di persone, con una fortissima componente giovanile“. L’aggiornamento dalla manifestazione nazionale per la Palestina di Milano con Marco, della redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica

Ore 16.30 – L’intervento dall’impianto di amplificazione di un portavoce dei Giovani Palestinesi d’Italia e uno di Udap – Comitato Free Anan, Ali e Mansour. Ascolta o scarica

Ore 16.15 – Altre interviste, realizzate casualmente da Radio Onda d’Urto nel corteo di Milano per la Palestina, attraversando i diversi spezzoni. Ascolta o scarica

Ore 16 – “Si tratta senza dubbio di un corteo davvero molto partecipato, difficile dare numeri precisi al momento, ma dalla prima parte della manifestazione, in via Pola, non si vede la fine e si procede lentamente. Le ampie strade sono completamente gremite, marciapiedi compresi. E’ un corteo fortemente intergenerazionale e variegato” . Queste le prime valutazioni da Milano di Umberto, della redazione di Radio Onda d’Urto, con altre interviste dal corteo per la Palestina.Ascolta o scarica

Ore 15.30. Il corteo è in partenza in questi momenti, partecipazione molto alta, con decine di migliaia di persone, anche se è difficile al momento fare una stima precisa vista l’affluenza molto elevata. In testa il grande striscione “Contro genocidio, riarmo e repressione. Con la Resistenza palestinese”, in lingua italiana e in lingua araba. La prima diretta con Siham della redazione di Radio Onda d’Urto e le prime interviste realizzate al concentramento di piazza Duca d’Aosta. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAcarichecorteo nazionaleMilanopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone oggi ad 80 anni dalle bombe nucleari USA su Hiroshima e Nagasaki

Nella puntata odierna andiamo in Giappone, facendo il punto sulla politica domestica del Paese nipponico e sugli scenari internazionali del quadrante asiatico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armarsi per salvare il capitalismo finanziario! La lezione di Rosa Luxemburg, Kalecki, Baran e Sweezy

Per quanto grande sia una Nazione, se ama la guerra perirà; per quanto pacifico sia il mondo, se dimentica la guerra sarà in pericolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dati trapelati rivelano una massiccia campagna israeliana per la rimozione di post pro-Palestina da Facebook e Instagram

Una repressione radicale dei post su Instagram e Facebook critici nei confronti di Israele, o anche solo vagamente a sostegno dei palestinesi, è stata orchestrata direttamente dal governo israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“No alla prima fabbrica di armi per REARM Europe”: comunicato stampa della “Rete Mamme da Nord a Sud”

La Rete Mamme da Nord a Sud lancia un appello all’adesione e alla mobilitazione contro la nuova fabbrica di esplosivi nel Lazio e contro la militarizzazione dell’Europa. Le fabbriche di morte finanziate con fondi pubblici dalla Commissione europea rischiano di diventare presto realtà: apprendiamo con sgomento che la ex Simmel Difesa, oggi Knds (gruppo franco-tedesco, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Un processo profondamente ingiusto

È iniziata il aprile a L’Aquila la sessione in Corte d’Appello del processo all’attivista cisgiordano Anan Yaeesh, arrestato in Abruzzo con Alì Irar e Mansour Doghmosh (e ancor oggi detenuto) per fatti accaduti a Tulkarem.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

I giovani come pericolo pubblico

Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito ad una sequenza che indica un cambio di passo da parte del governo nei confronti della cosiddetta “pubblica sicurezza”. Dopo l’approvazione del “Decreto Sicurezza” con firma in calce del Presidente della Repubblica Mattarella, al netto di risibili modifiche, abbiamo assistito nel giro di tre giorni alle cariche di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane