InfoAut

Fassino contestato… si è subito agitato

Ieri è stata un’altra giornata importante per il movimento dei disoccupati e dei precari torinesi.

Come di consuetudine, di lunedi, martedì e mercoledi, alle ore 9 ci siamo recati davanti davanti al Centro per l’impiego di Via Bologna mentre centinaia di persone in coda, entravano con tanta speranza di trovare un’occupazione.
Da lungo tempo ormai non vengono più effettuate chiamate pubbliche per un posto di lavoro, e  noi che siamo lì da mesi a parlare con loro, scorgiamo dalle facce la profonda delusione e, frequentemente, la disperazione che emerge dalle parole molto spesso dure e piene di rabbia,
Siamo li per invitarli al presidio del pomeriggio davanti al municipio; la sfiducia dell’agire è diffusa, ed emerge con frasi del tipo. “bisogna prendere i bastoni”,  “bisogna spaccare tutto” ecc. Molti sostengono la nostra petizione alla Regione e si fermano con noi a discutere manifestando, nonistante tutto, la volontà di aggregarsi alla lotta.
Tocchiamo con mano la realtà umana dei dati della disoccupazione torinese, fatta di tanti singoli casi di disperazione, ma accomunati dallo stesso problema. Un grande potenziale umano che se uscisse dall’isolamento individuale potrebbe sfociare in quella forza utile per riprendersi la parte di ricchezza sociale sempre più concentrata in poche mani, ricchezza che garantirebbe un minimo di vita dignitosa per chi oggi non ha reddito.
Questa è la nostra lotta per il Salario Garantito,; questo è quello che cerchiamo di fare come disoccupati organizzati.

Alle ore 11 ci spostiamo ai giardini di Via Rapetti.
Alcuni di noi partecipano all’inaugurazione della nuova area verde con parco giochi per i bambini, alla quale è prevista anche la partecipazione del Sindaco Piero Fassino.
Una piccola folla di 300 persone è lì ad aspettarlo.A quelli di noi che prima erano stati all’ufficio di collocamento in Via Bologna, appare subito evidente il contrasto tra la disperazione dei disoccupati in coda per trovare un impiego e il clima pacifico e sereno di chi festeggia la realizzazione di un giardino comunale.
Come disoccupati e precari del Comitato 5 Giugno abbiamo aperto uno striscione con su scritto “Fassino grazie per il giardino – I genitori disoccupati senza reddito”.
Immediatamente giungono decine di fotografi e gente comune, a chiederci cosa ciò volesse significare,
I più intelligenti e perspicaci hanno colto immediatamente l’ironia,delle frasi, mentre le forze dell’ordine no, e quindi ci hanno lasciati stare.
Diversamente è andata la contestazione più evidente sulla discriminazione dei poveri portata avanti da un gruppo di giovani del quartiere, i quali sono stati duramente respinti dalle forze dell’ordine.
Il Sindaco ha dovuto così interrompere alcune volte il suo discorso, e alla fine ha sbottato in direzione dei contestatori dicendo loro di vergongarsi a venire li per rovinare una festa per la gente del quartere.

Ancora una volta il signor Fassino ha dimostrato mancanza di autocontrollo e scarsa capacità di dialogo non accettando la posizione di chi esprime idee differenti dalla sua.

Dalle ore 15 i disoccupati si sono ritrovati per un presidio davanti al Municipio della città.
E’ il primo presidio dopo quello svoltosi a Luglio davanti al Comune e durato dieci giorni e dieci notti, al fine di ricordare alla giunta comunale che la lotta dei disoccupati e dei precari continuerà fino a quando non otterranno adeguate risposte alle loro istanze

  • destinare almeno il 10% del bilancio come sostegno al reddito;

  • apertura di cantieri per lavori socialmente utili;

  • provvedimenti immediati e concreti per far fronte al dilagare degli sfratti.

Facciamo presente che durante le riunioni del consiglio comunale di Luglio, in nessun ordine del giorno è mai stata presentata una discussione su queste nostre rivendicazioni, Ciò è per noi un segnale forte di come le istituzioni siano poco interessate ad affrontare questioni vitali come l’occupazione e la soppravvivenza di chi è senza lavoro.

Intanto viene rinnovato l’appuntamento per la manifestazione di martedì 18 Settembre alle ore 9 davanti alla sede del Consiglio regionale, in Via Alfieri 15 a Torino, per ribadire anche a questa istituzione le nostre istanze riguardanti il piano per l’occupazione.

Inoltre ci stiamo preparando ad accogliere il ministro Fornero, la quale verrà nella nostra città il prossimo 24 Settembre.
In tale occasione le chiederemo come mai nella riforma del lavoro varata dal governo lo scorso Giugno, non si parli di Salario Garantito per chi è senza lavoro, ricordandole che tale forma di tutela al reddito è presente ormai da molti anni nella maggior parte dei paesi Europei.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

fassinotorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.