InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dall’incontro nelle Marche, dentro un marzo di lotta per un abitare degno

Un’occasione di confronto con le realtà sociali che insieme alla rete “TerreInMoto” hanno intrapreso un percorso di lotta e rivendicazione per i diritti e la dignità delle popolazioni colpite dal sisma. Un appuntamento costruito attorno all’opportunità di interrogarci sul significato della battaglia per il diritto all’abitare in uno scenario delineato solo da macerie e distruzione, dove anche chi aveva una casa ora l’ha persa perché crollata, danneggiata, comunque inaccessibile dentro le “zone rosse” che hanno sostituito numerosi centri abitati.

Un contesto di totale precarietà abitativa, dove si stanno esaurendo anche le riserve di welfare familistico che tradizionalmente, in queste realtà, avevano contenuto i contraccolpi della crisi economica e dell’emergenza abitativa.

La resistenza diffusa in questi territori contro la “strategia dell’abbandono” nasce dalla decisa volontà di difendere e ricostruire la propria dimensione abitativa, e con essa gli spazi di vita, l’ambito delle relazioni sociali di intere comunità ora disgregate e disperse.

Alcune fra le criticità maggiori sulle quali si sta concentrando la mobilitazione nelle zone terremotate, restituiscono la centralità della lotta per la casa nel contesto dell’emergenza post-sisma: i ritardi e le insoddisfacenti modalità nell’assegnazione del contributo di autonoma sistemazione; le prospettive incerte e la provante condizione delle migliaia di sfollati ospiti delle strutture di accoglienza sulla costa; lo stallo che persiste nella predisposizione e nella realizzazione di casette e moduli abitativi.

Lo stato di eccezione permanente in cui sono sospesi i territori devastati del centro Italia fa emergere tutte le contraddizioni del sistema politico economico capitalistico, mette a nudo le differenze fra ricchezza e povertà, rivela quella che in realtà è la norma che conosciamo nelle città e nelle metropoli, dove le misure di welfare e di redistribuzione del reddito sono sacrificate all’altare della speculazione e della rendita.

Il non-intervento dello Stato e la ricostruzione ferma ripropongono in forma sempre più attuale il problema della gestione e della destinazione delle risorse: il frame dei soldi che non ci sono viene infranto ad ogni conferma istituzionale dei piani di investimento in mega-infrastrutture inutili e dannose. Rilanciare la battaglia delle comunità che resistono alle grandi opere è oggi decisivo, per bloccare progetti di devastazione ambientale come il Tav e destinare queste risorse alla messa in sicurezza del territorio e a favore dell’edilizia residenziale popolare.

Riconoscere la ricostruzione della dignità dell’abitare come un comune terreno di intervento e conflitto, aiuta a dare corpo a quel meticciato delle lotte oggi necessario per una ricomposizione dell’opposizione sociale all’altezza delle sfide del presente.

In continuità con l’azione di governo renziana, l’esecutivo Gentiloni ha ulteriormente approfondito l’attacco alle libertà e ai diritti di migranti e rifugiati, per mano del protagonismo interventista del nuovo ministro dell’Interno Minniti. Intensificazione delle operazioni di identificazione e controllo, retate e rastrellamenti per rimpatri immediati, nuovo impulso a sottoscrivere accordi coi paesi di provenienza. Fino alla pubblicazione del decreto legge Minniti-Orlando che, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, interviene con urgenza per rendere efficienti e rapidi i dispositivi di detenzione e deportazione nel contesto fallimentare del sistema accoglienza.

Una svolta securitaria che nello spazio metropolitano trova riscontro col decreto sicurezza e l’introduzione del Daspo urbano e si traduce nell’inasprimento delle maglie della repressione poliziesca e giudiziaria: i violenti sgomberi degli ultimi giorni e il costante ricorso a misure di prevenzione – come la sorveglianza speciale che priva ancora Luca e Paolo della loro libertà di muoversi e prendere parte alle nostre assemblee – sono lì a dimostrarlo.

Queste le direttrici sulle quali intraprendere un percorso di ampia attivazione sociale che produca un accumulo fatto di pratiche e contenuti politici che ponga le condizioni per una costruzione larga, partecipata e conflittuale della giornata di contestazione al Vertice Ue del 25 marzo.

Un fine settimana di mobilitazioni articolate e diffuse su tutti i territori è previsto per il 18/19 marzo, dove sono previste manifestazioni cittadine che a partire dalla questione abitativa vogliono portare in piazza le priorità e i bisogni di chi le città le abita. Altre iniziative a sostegno dei diritti di migranti e rifugiati sono in programma negli stessi giorni in risposta all’appello del City Plaza Hotel di Atene ad un anno del vergognoso accordo Ue-Turchia, come la marcia per l’umanità di Venezia sabato 19.

La centralità dell’appuntamento del 25 marzo nella capitale contro il vertice dell’Unione Europea che celebra l’anniversario dei Trattati di Roma ci offre l’opportunità di rompere l’alternativa fasulla fra Europa della finanza e delle banche e l’Europa dei nuovi nazionalismi, fatta di muri e confini.

Il 25 marzo per le strade di Roma possiamo dare voce a quanti dal basso contrastano le campagne xenofobe e razziste, rifiutano la guerra fra poveri e costruiscono ogni giorno l’Europa delle lotte e dei territori che resistono all’austerity imposta dalla Troika, reclamando nuovi diritti e nuovo welfare.

Abitare nella Crisi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Povero Brianco. Speculazione energetica nel basso biellese

Continua inesorabile lo sfruttamento territoriale e trasformazione dei territori del basso biellese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.