InfoAut
Immagine di copertina per il post

Contestati Fassino e Cota al Politecnico di Torino

Oggi, 5 dicembre, al Politecnico di Torino si è tenuta l’inaugurazione dell’anno accademico che si è svolta come ogni anno in un clima di militarizzazione dell’ateneo. Ad essa doveva presenziare il ministro Profumo, ma all’ultimo, come sua recente abitudine, ha preferito evitare le contestazioni, limitandosi a mandare solo un videomessaggio.

 

In un ateneo in cui le richieste di studenti e lavoratori vengono sistematicamente ignorate o calmierate attraverso concessioni minime elargite con fare magnanimo e paternalistico da parte dell’amministrazione, noi studenti insieme ai lavoratori ci siamo ritrovati al Politecnico per contestare questa celebrazione-farsa, attuata da pochi baroni e politici e del tutto scollegata dalla difficile realtà quotidiana che vive l’università. Noi studenti non possiamo accettare all’interno del nostro ateneo la presenza di personaggi come il governatore Cota e il sindaco Fassino, che portano avanti politiche con cui ogni giorno smantellano pezzo per pezzo diritti fondamentali come quello allo studio, e rendono sempre meno accessibili servizi basilari come trasporti, sanità, istruzione e servizi alla persona.

 

Nonostante il Rettore Gilli avesse assicurato che non ci sarebbero state forze dell’ordine all’interno dell’ateneo, questa mattina come al solito abbiamo trovato un nutrito cordone di polizia che voleva impedirci l’accesso alla nostra università. Ad ogni modo in poco tempo siamo riusciti ad entrare nel cortile dove circa 200 tra studenti e lavoratori hanno tenuto un’assemblea dalla quale è emersa la volontà di interrompere tutti insieme l’inaugurazione per far sentire la nostra voce a chi abitualmente usa le forze di polizia per evitare il confronto. La polizia si è così schierata, questa volta in tenuta antisommossa, per sbarrare la strada verso l’aula magna, mentre l’amministrazione del Politecnico pretendeva di far entrare solo una piccola delegazione di lavoratori e studenti che avessero accettato di mostrare la tessera dell’ateneo e di lasciare il proprio nominativo. Noi studenti non potevamo, né volevamo accettare un ricatto simile, ed al nostro tentativo di entrare tutti insieme le forze dell’ordine ci hanno respinto caricando, spintonando e dispensando calci.

 

Nonostante ciò il presidio è proseguito fino alla fine della cerimonia quando i vari baroni e politici sono tornati a casa uscendo come topi dalla porta sul retro, mentre un gruppo di studenti srotolava sulla facciata di fronte all’aula magna lo striscione: “Basta tagli e precarietà, politici e padroni fuori dall’università”.

 

Mentre l’uscita dall’aula magna del rettore dell’Università degli Studi di Torino, Ezio Pellizzetti, veniva contestata, Cota preferiva rilasciare interviste di nascosto in cui dichiarava che gli studenti avrebbero dovuto informarsi meglio prima di lanciarsi in contestazioni, poiché la “sua” Regione aveva garantito tutte le borse di studio, seppur cambiandone le regole. Ciò che il governatore non dice è che pur di poter affermare di garantire il 100% delle borse di studio, ha fatto in modo che gli aventi diritto risultassero essere un numero di granlunga inferiore rispetto a quello dell’anno passato. Quel che è certo è che Cota ha deciso consapevolemente di ignorare la situazione di molti studenti che dall’anno scorso sono rimasti senza borsa di studio, né un posto dove dormire, facendo in modo che non rientrassero più tra gli idonei ad usufruire del servizio.

 

Noi studenti e studentesse non ci faremo fermare! Domani 8.30 da Palazzo Nuovo parte una nuova giornata di lotta contro crisi e austerity.

Se il diritto allo studio diventa un privilegio, la lotta diventa un dovere.

 

Col.Po – Collettivo Politecnico

Verdi15Occupata

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

colpocontestazioneCotafassinopolitecnicoprofumoverdi15occupata

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Maxi-striscione di Extinction Rebellion su una gru dentro il Politecnico: “Stop alla ricerca per il genocidio”.

Un grandissimo striscione è stato appeso questa mattina da Extinction Rebellion al braccio orizzontale della gru che affaccia su corso Castelfidardo: “Politecnico: stop research for genocide”, in solidarietà agli studenti in occupazione per la Palestina.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Contestazione agli Stati Generali della natalità: non siamo macchine per la riproduzione, ma corpi in lotta per la rivoluzione.

Questa mattina la Ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un nutrito gruppo di studentesse e di studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia e da differenti collettivi.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: 23 aprile corteo contro il convegno vergognoso del Politecnico

Condividiamo di seguito l’appello degli studenti e delle studentesse universitarie torinesi mobilitati in sostegno al popolo palestinese in vista del convegno che si terrà il 23 aprile al Politecnico alla presenza del Ministro Tajani, di Eni e MAECI.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Accordi con guerra e fossile: Extinction Rebellion ricopre di manifesti l’ingresso del Politecnico di Torino.

Tappezzato l’ingresso del Politecnico di Torino, mentre una persona giace simbolicamente sotto le macerie. Una nuova azione di Extinction Rebellion per denunciare gli accordi con aziende del fossile e dell’industria bellica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: il movimento No Ponte contesta Salvini

Il Movimento No Ponte ha contestato il Ministro delle infrastrutture che oggi a Messina si è dovuto rinchiudere su un traghetto per la sua passerella politica. All’arrivo di Salvini è avvenuto un lancio simbolico di carta igienica. Cori anche contro la CISL che ha organizzato l’evento.