
Condanne a Roma alla lotta per la casa

Potremmo continuare ad allungare la lista con cifre sbalorditive, è la vita reale per chi lotta quotidianamente fatta di soprusi, di violenze di un sistema che ci vorrebbe assoggettati alle pratiche repressive per cui la sistematica svolta autoritaria in corso da anni nel nostro paese sta diventando sempre più una prassi quotidiana di gestione e governo dei conflitti, dinamica e tendenza peraltro sempre più di scala europea e transnazionale.
Capita così che per un’iniziativa del 2006 sotto l’Assessorato alla  casa dei movimenti per il diritto all’abitare tre di noi si  ritrovano con una richiesta iniziale del PM Amelio a due anni e sei  mesi ad una condanna di primo grado di un anno per un compagno e di nove  mesi per gli altri due, verbalizzata appena la scorsa settimana. Capita  così che il tutto va ad aggiungersi alla sfilza di denunce per reati di  lieve entità, o altre condanne legate alle lotte sociali che poi per  qualcuno si traducono in vecchi dispositivi della repressione molti dei  quali messi a punto durante il ventennio fascista e in seguito adattati  alle leggi della Repubblica, come l’ex articolo 1 della legge 1423  varata nel lontano 1956 sulla così detta pericolosità sociale. E così  avviene anche che una compagna viene chiamata a testimoniare per un  processo in seguito ad una delle tante manifestazioni che da anni  vengono organizzate e per poco non finisce indagata perché la sua  versione dei fatti sarebbe una falsa testimonianza! piccoli e grandi  segnali di incarognimento degli apparati.
 Il laboratorio della repressione che agisce nella penalizzazione della  partecipazione politica alla vita sociale e all’autorganizzazione, ha  quindi colpito ancora, ma perché è lo stesso interesse alla  partecipazione della vita politica comune ad essere in realtà l’imputato  principale, la stessa agibilità politica delle lotte e dei movimenti  così come sono gli stessi spazi politici di democrazia diretta e di  autogestione [autogoverno] ad essere sotto attacco e interdizione  diretta, attraverso i continui fronti giudiziari che si sovrappongono e  confondono con le nuove tecnologie di controllo sociale, insieme alla  militarizzazione del territorio e alla definitiva penalizzazione delle  lotte relegate ormai a mero ambito di ordine pubblico.
Come sempre LA LIBERTA’ NON CADE DAL CIELO, ORGANIZZA LA TUA RABBIA!
Laboratorio Acrobax – Coordinamento cittadino di lotta per la casa Roma
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