InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brescia: una giornata di lotta contro gli sfratti!

 

Grazie alla determinata mobilitazione del comitato contro gli sfratti le persone fermate sono state successivamente liberate. In un primo momento il comitato aveva anche costretto l’amministrazione a trattare, facendole lasciare la linea della fermezza xenofoba. Fermezza che si è però ripresentata, e che ha avuto come risposta l’occupazione dell’atrio del comune, conclusasi in mattinata.

Il resoconto con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/02/umbi-resoconto-gr14.mp3{/mp3remote}

 

In corso l’occupazione dell’atrio del comune di Castrezzato da parte del Comitato contro gli sfratti di Brescia e provincia. L’amministrazione destro leghista si è infatti rimangiata la parola data in precedenza, e intenderebbe smembrare il nucelo famigliare, costringendo la madre e i figli a recarsi in una comunità di Lecco, separandoli in questo modo dal padre. La linea della fermezza ripresa dal comune sta ottenendo come risposta l’occupazione dell’atrio del comune.

La corrispondenza con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti, che lancia un appello a raggiungere l’atrio occuapto del municipio di Castrezzato

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/02/castrezzato-occupaz-municpioi-umberto.mp3{/mp3remote}

 

Fortissima tensione in questa mattinata a Castrezzato, nella Bassa bresciana, in occasione dell’ennesimo sfratto iniquo contro una famiglia di lavoratori. Colluttazioni, provocazioni dei Carabinieri e altre scene incresciose evvenute in via Carducci, 2 a Castrezzato. A Castrezzato era in programma lo sfratto iniquo di una famiglia di origine marocchina con cittadinanza italiana, composta dai genitori e 4 figli (dai 5 ai 16 anni). Sette persone tra cui il padre sono state ammanettate sotto gli occhi dei bambini; la moglie si è barricata in camera e una delle bambine si è sentita male. All’arrivo dell’ambulanza il personale sanitario ha deciso di portarla al pronto soccorso perchè la piccola era visibilmente sotto choc: non riusciva a parlare ed era scossa da insistente tremore.

Il riepilogo della mattinata e gli ultimi aggiornamenti nella corrispondenza con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti e della nostra redazione

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/02/sfratto-castrezzato-riepilogo.mp3{/mp3remote}

 

Questa mattina, venerdi’ 25 febbraio a Castrezzato, era in programma lo sfratto iniquo di una famiglia di origine marocchina con cittadinanza italiana, composta dai genitori e 4 figli (dai 5 ai 16 anni). Il padre ha perso il lavoro causa crisi. L’Amministrazione comunale  ha rifiutato qualsiasi proposta per trovare una sistemazione alternativa e intende mandare i 4 figli in diverse comunita’ protette, separandoli tra loro e dai genitori. E’ il primo Comune (a guida Lega – Pdl) che vuole adottare una soluzione cosi’ punitiva e disumana che peraltro costera’ tantissimo (migliaia di euro al mese). Una soluzione  molto piu’ dispendiosa per le casse comunali  rispetto ad altre,  proposte dal Comitato contro gli sfratti e dall’Associazione Diritti per Tutti. La giunta di Castrezzato non esita a sperperare denaro pubblico per mantenere un atteggiamento di ottusa rigidita’ xenofoba. Il Comitato provinciale contro gli sfratti e l’Associazione Diritti per Tutti hanno indetto un presidio antisfratto.

Sentiamo l’intervento di Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti
{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/2011/02/25/wp-content/uploads/2011/02/castrezzato-ubeerto-tensione.mp3{/mp3remote}

Ci racconta i primi momenti della mattina una compagna del Comitato Antisfratti

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/02/castrezzato-elena.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Contributi

Falce ed Algoritmo, eccedenza e dispositivi

Note a partire dal disordine complessivo contemporaneo

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’economia genocida di Israele è sull’orlo del baratro?

L’economista Shir Hever spiega come la mobilitazione per la guerra di Gaza abbia alimentato un’”economia zombie” che sembra funzionare ma non ha prospettive future.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo Stato in assetto di guerra contro il dissenso

Ieri la polizia, ha sgomberato lo storico centro sociale torinese Askatasuna, occupato da 30 anni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.