
Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche
Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica.
I colpi, secondo gli inquirenti, potrebbero aver provocato nell’uomo un arresto cardiaco. Secondo quanto ricostruito al momento, i carabinieri sono stati chiamati dai vicini dell’uomo, che avevano sentito urla e forti rumori provenire dall’appartamento. Sul posto sono arrivate due pattuglie che hanno trovato il 47enne in “stato di agitazione”. A quel punto uno dei militari ha sparato un colpo col taser, che ha raggiunto di striscio sia l’uomo sia un collega. É stato dunque sparato un secondo colpo, ma anche questo non avrebbe avuto effetto. Sempre secondo le prime ricostruzioni, la pistola elettrica sarebbe a quel punto passata nelle mani di un secondo carabiniere, che ha colpito l’uomo. Quando il personale del 118 è arrivato, non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Sono intanto indagati per omicidio colposo i due carabinieri intervenuti ad Olbia la sera di sabato scorso dopo che alcuni cittadini avevano segnalato aggressioni da parte di un uomo per le strade del rione di Santa Mariedda. Fermato con il taser, Gianpaolo Demartis, 57 anni, originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia, è morto per arresto cardiaco nell’ambulanza verso l’ospedale.
Recenti studi hanno infatti evidenziato il rischio di aritmie ventricolari, arresto cardiaco improvviso e morte legato all’uso del taser, il cui impiego è tra l’altro considerato una forma di tortura dal Comitato delle Nazioni Unite e condannato da Amnesty International per l’elevato potenziale di abuso.
In Italia, il taser è in dotazione alle Forze dell’ordine dal 2022. Dopo la sperimentazione partita nel 2018 ad oggi sono circa 5 mila le pistole elettriche affidate a Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale. I due decessi registrati nel fine settimane di Ferragosto, entrambi successivi all’uso dell’arma da parte dei Carabinieri, non sono i primi ad essersi verificati in Italia. Anche nel giugno scorso, a Pescara, era deceduto un 30enne. Altri due casi si erano verificati nel 2023 a Chieti e nel 2024 a Bolzano.
Il commento di Italo Di Sabato Osservatorio Repressione Ascolta o scarica
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