InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tap e turbogas: ecco come la Axpo saccheggia e devasta i territori

Axpo è la multinazionale svizzera che si cela dietro al progetto TAP. Non solo. La Axpo ha grandi interessi su tutto il territorio europeo. In Italia vanta tre grosse centrali a Turbogas, una a Sparanise in provincia di Caserta chiamata Calenia, una a Ferrara, una a Rizziconi in provincia di Reggio Calabria. Questa mattina un folto gruppo di militanti delle lotte ambientali dell’Agro Caleno ha effettuato un blitz alla centrale Calenia di Sparanise (CE) contro la multinazionale che, con il ricatto dei posti di lavoro e la promessa di benefit energetici, saccheggia e devasta in Terra di Lavoro come in Salento. Riportiamo di seguito un approfondimento sul ruolo e gli interessi della multinazionale a cura del csoa Tempo Rosso di Pignataro Maggiore (Ce).

 

 

 

Si Scrive Axpo, grossa multinazionale Svizzera con diramazioni dirette in Italia e in tutta Europa, ma un po’ ovunque in giro per il belpaese si legge devastazione ambientale, estrazione di profitto dai territori, corruzione e capitalismo mafioso. Negli ultimi tempi la grande multinazionale specializzata in energie, è balzata agli onori delle cronache nazionali grazie al progetto del TAP (Trans-Adriatic-Pipeline), il gasdotto che dall’Azerbaijan, arriva fino in Italia sulle coste del Salento. La Axpo, specializzata soprattutto in centrali turbogas di grosso wattaggio e nel progetto Tap, possiede qua e la anche alcuni impianti da rinnovabili, eolico e fotovoltaico in particolare, tanto per dare un volto piu’ eco-friendly alle grandi speculazioni che mette in campo. Il sito della multinazionale infatti è una rassicurante vetrina sulla stabilità dell’azienda e sulla costruzione di una immagine “etica” e “buona”!

Il copione però è sempre lo stesso, e anche i personaggi chiave sempre i soliti. La Axpo è una multinazionale con grandi interessi su tutto il territorio europeo e con una capacità di compenetrare nei territori che le ha valso non solo il progetto Tap, ma anche almeno tre grosse centrali a Turbogas, una a Sparanise in provincia di Caserta chiamata Calenia, una a Ferrara, una a Rizziconi in provincia di Reggio Calabria. Il copione come dicevamo è sempre lo stesso, tante promesse di nuovi posti di lavoro, di benefit energetici per le comunità interessate dai progetti e una buona capacità di intessere relazioni con i gruppi di potere politico, e quindi, anche mafioso.

Axpo insomma ad oggi risulta essere uno dei maggiori responsabili di vari progetti che scientificamente traggono profitto dallo sfruttamento dei territori e dall’estrazione di ricchezze a scapito della salute di intere comunità. Il più delle volte i progetti Axpo devastano violentemente il patrimonio naturalistico e storico delle aree interessate dai lavori, come appunto la vicenda del Tap sulla costa salentina, o come, a quanto pare, con la distruzione di reperti archeologici di epoca romana durante la costruzione della centrale di Sparanise. Ma andiamo per gradi e cominciamo a vedere cosa si cela dietro questi progetti a cominciare dal Tap.

Il Tap (Trans Adriatic Pipeline) è la parte finale di un gasdotto di quasi quattromila chilometri che parte dall’Azerbaijan. Il costo preventivato è di 45 miliardi. In Salento, a Melendugno, sono iniziati gli scavi del tunnel in cemento autorizzato dal ministero dell’Ambiente per passare sotto la spiaggia. Da lì sono previsti altri 63 chilometri di condotte fino a Mesagne. Già di per se il progetto, giudicato di interesse strategico europeo, mostra la determinazione di Axpo nel poter accumulare maggiori profitti possibili anche a costo di dover devastare una delle coste più belle della penisola. Infatti non solo è prevista la costruzione del gasdotto sotto spiagge frequentate da migliaia di persone, ma è anche previsto l’espianto di circa 10mila olivi secolari. La costruzione della pipeline risulta essere quindi un affaire grandissimo che non guarda in faccia a nessuno. Come si evince da alcune inchieste comparse su varie testate giornalistiche nazionali, da subito la vicenda si è colorata a tinte fosche. La società madre del Tap è la Egl, guidata dal manager italo-svizzero, Raffaele Tognacca, personaggio coinvolto in storie di riciclaggio di denaro della n’drangheta, attraverso la sua società Viva Transfer. Addirittura si parla di rapporti diretti, in alcune inchieste, con oligarchi russi e di tesorerie off-shore per dei manager di Stato in Azerbaijan e Turchia, come si evince dai Panama Papers.

Poco sappiamo sulla centrale “sorella” a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, ma anche in quel caso ci furono promesse di posti di lavoro e di agevolazioni energetiche, nulla si è poi fatto, ma a vedere il modus operandi messo in campo a Caserta, possono nascere i sospetti anche per quanto riguarda Reggio Calabria.

A Sparanise il caso Calenia, di cui è facile trovare tantissimo materiale in rete, è stato un affare che ha messo d’accordo il clan dei casalesi con Nicola Cosentino (Pdl), il Pd e le amministrazioni locali. Anche questa volta è lo stesso Tognacca a parlare in una intervista rilasciata per il giornale svizzero Swiss Info nel 2005: “Per ciò che riguarda la Campania ci siamo calati nella realtà locale e con le autorità comunali e regionali siamo riusciti a creare un consenso sociale attorno ai nostri progetti, e questo in totale trasparenza”, dove sempre nella stessa intervista il manager rassicurava che non c’erano stati alcuni problemi con la camorra, a riprova del buon rapporto con Cosentino e i casalesi. La messa in scesa fu la solita anche a Saparanise, una pomposa campagna mediatica sui territori con promesse di posti di lavoro e di benefit energetici, distribuzione di opuscoli che decantavano la creazione di 700 nuove unità lavorative, intere pagine dei quotidiani comprate, lo sponsor del sindaco forzista Merola. Logicamente nessun, o pochissimi, posti di lavoro, di certo non 700, e tutti nella fase di costruzione. Costruzione affidata alla Cales Costruzioni, anima dell’azienda l’ingegnere Nello Verrengia, cognato di Gianni Cerchia. Quest’ultimo all’epoca dei fatti segretario Ds a Sparanise e animatore insieme ad Amilcare Nozzolillo del “Comitato Democratico contro la Centrale”, nato al di fuori del già attivo “Comitato Popolare” che raggruppava vari strati sociali del centro casertano e che si opponeva da mesi alla costruzione dell’impianto. Il Comitato Democratico funse piu’ da depotenziatore degli sforzi popolari contro la centrale, che venne di li a poco costruita, proprio dall’azienda del cognato di Cerchia. Il professor Cerchia tempo dopo curo’ la postfazione del Volume “Il Casalese”, sulla storia di Cosentino, dicendo che la lotta alla turbogas era stata persa per colpa dei centri sociali, a cominciare dal Tempo Rosso, che in città non avevano creato il clima sereno per lo sviluppo del movimento, il “temporossismo”, scrive Cerchia, è l’altra faccia del “cosentinismo”. La realtà è che tra sponsor milionari della Calenia, intreccio nella vicenda di politici e camorra, intimidazioni e denunce da parte della magistratura, il movimento ebbe una forte sconfitta. Ad oggi la centrale è ancora li, con pochissime persone impiegate e il continuo sforamento dei livelli di Pm10 nell’atmosfera, le ultime notizie rilasciate dalla Calenia stessa in merito risalgono al Marzo 2017. Nessuno, o quasi, dice nulla, a cominciare dalla neonata amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Martiello, eletto in una lista di ispirazione civista. La nuova amministrazione, doveva essere secondo i proclami elettorali, l’amministrazione della discontinuità con quelle precedenti, fatto sta che anche la nuova compagine amministrativa non manca di farsi sponsorizzare, con tanto di logo in bella mostra, eventi culturali e finanche a difesa dell’ambiente e degli spazi pubblici dalla stessa Calenia.

Quanto accaduto a Sparanise, con molta probabilità è accaduto anche in altri posti e probabilmente anche per il progetto del Tap, con la differenza che il giro di milioni e di interessi sotto al Tap è di gran lunga maggiore rispetto alle turbogas costruire finora. Vicende che noi non (ancora) conosciamo e che forse verranno a galla tra anni, abbiamo fatto una breve cronaca della vicenda sparanisana per dare la cifra di come Axpo ha finora fatto i suoi affari sui nostri territori.  Quello che ci interessava, piu’ che fare un’inchiesta di carattere giornalistico (esiste in rete tantissimo materiale utile per ricostruire dettagliatamente tutte le vicende), era delineare in modo netto il contorno delle strategie con cui la Expo ha operato e opera sui nostri territori. Un continuo laboratorio sperimentale del capitale sui territori per estrarre profitto e valore, a discapito delle comunità e della loro salute. Un progetto, quello del Tap, che ad oggi, risulta avanguardia per quanto riguardo i mezzi e le strategie del capitale per sfruttare e devastare. Quella della Axpo è una storia che non solo va continuata a seguire, ma va anche combattuta. Quella aperta tra Axpo e le comunità locali deve essere la prima linea di una trincea di scontro tra il capitale da un lato e gli oppressi dall’altra. Così come Axpo viola le nostre vite e attenta alla nostra salute, in questo modo è necessario mettere in campo iniziative di autodifesa e sabotaggio degli interessi di Axpo in Italia, dal Tap alle turbogas.

A questo proposito lanciamo un appello a tutte le comunità resistenti, che nei loro percorsi si ritrovano a fronteggiare l’arroganza di Axpo per mettere in piedi reti di solidarietà ed iniziative comuni per boicottare Axpo, sabotare i suoi progetti sui territori, opporsi in modo collettivo ai progetti di devastazione e saccheggio.

Contro Axpo, Tap e Turbogas, resistenza e autodifesa!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il nuovo disordine mondiale / 28: l’antifascismo europeista e la diplomazia delle armi

La vera novità del nuovo giro di valzer di “The Donald 2.0” e dai suoi cavalieri dell’Apocalisse hi-tech è rappresentata dall’aggressività di carattere economico, ma anche politico, nei confronti degli “alleati” europei e non solo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla guerra in OpenAI e sull’intelligenza artificiale che promuove le diseguaglianze

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Stefano Borroni Barale sull’intelligenza artificiale. Stefano parteciperà al dibattito di giovedi 10 aprile alle 18 dal titolo “Transizione energetico-tecnologica: intelligenza artificiale, sfruttamento e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale, lo Studio Ghibli e la natura del capitalismo

Sta generando molte polemiche il nuovo aggiornamento di ChatGpt che permette di creare immagini nello stile dello Studio Ghibli. A gettare benzina sul fuoco l’utilizzo spregiudicato che l’amministrazione Trump sta facendo di questo generatore di immagini per propagandare la sua campagna di deportazione degli immigrati. Sono molti i temi che apre questo aggiornamento: dal dibattito […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Marx nell’Antropocene

Un convegno a Venezia dall’approccio interdisciplinare invita a ripensare le possibili traiettorie di convergenza tra marxismo ed ecologia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fondi PNRR per impianti di biometano: dalla provincia di Salerno fino in Lussemburgo

Riceviamo questo articolo frutto di un’inchiesta svolta sul territorio nella provincia di Salerno […] Ad Auletta un gruppo di aziende con una struttura societaria molto complessa guida la realizzazione di un nuovo impianto finanziato con 14,5 milioni del PNRR. I cittadini contestano il progetto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Scontro aperto tra India e Pakistan: operazione “Sindoor”

A seguito dell’attentato che ha ucciso 26 turisti indiani nel Kashmir amministrato dall’India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l’Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]