InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sabato 30 gennaio 2021: Assemblea Pubblica – Reddito nella pandemia: riappropriazione, mutualismo e conflitto

||||

Appello di ADL Cobas per un nuovo momento di confronto per riaprire uno spazio politico conflittuale che metta al centro le pratiche di riappropriazione e mutualismo e le vertenze relative al reddito, sia esso diretto od indiretto

 

La seconda ondata della pandemia ha colpito in modo probabilmente ancor più pesante di quanto accaduto in primavera. Se abbiamo affrontato il lockdown nell’ottica di “tenere duro” per il tempo necessario, con la speranza che la nostra vita sarebbe in qualche modo ripresa, l’autunno ci ha dimostrato ancora di più come questa pandemia influenzerà le nostre vite ancora per molto tempo, con il rischio costante di subire chiusure e limitazioni.

Appare quindi sempre più evidente come la strategia adottata dai governi e dai poteri economici e finanziari sia quella di puntellare e agire in un’ottica di emergenza continua, senza però avvicinarsi alla radice del problema: l’intrinseca nocività del capitalismo in cui viviamo, motore del sistematico degrado ambientale all’origine della pandemia stessa. Questo modello non ammette riforme radicali, almeno finché non si trovi il modo di estrarne ulteriore profitto.

La partita sul recovery fund, che animerà il dibattito politico per i prossimi anni e che già sta producendo la sua prima crisi di governo, rischia di assecondare gli appetiti di padroni e devastatori ambientali, facendo di fatto pagare a tutt* noi – tramite il meccanismo del debito – i costi di una crisi che ha radici profonde, e di cui certo non siamo noi i responsabili: possiamo già sentire il rumore di Confindustria, Eni, Telt che affilano i loro coltelli, pronti ad accaparrarsi la fetta più grande.

Questa crisi tuttavia sta andando a colpire una composizione sociale molto variegata e che ha già pagato un prezzo altissimo: precari, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, piccoli ristoratori, baristi, camerieri, lavoratori e lavoratrici del sociale, lavoratori e lavoratrici del turismo e tutte quelle categorie in cui la natura del rapporto di lavoro è intrinsecamente precario, atomizzato e spesso a cavallo tra il lavoro nero e il lavoro regolarizzato.

Il 2021 rischia quindi di diventare una vera e propria macelleria sociale: cosa succederà nel momento in cui verranno sbloccati i licenziamenti? Cosa succederà quando verrà interrotto il blocco degli sfratti? Cosa succederà quando verrà interrotto l’esiguo flusso di denaro erogato tramite bonus?

In questo contesto crediamo sia fondamentale provare a stimolare un dibattito pubblico e politico e immaginare nuove forme organizzative che siano in grado di intercettare questa composizione sociale e che siano in grado di aprire un terreno di lotta dal basso sulla questione del reddito.

Un terreno di lotta conflittuale che provi a mettere in discussione non solo l’entità dei provvedimenti, ma la base ideologica che sta alla loro base: rifiutiamo il sistema del debito come unica forma di finanziamento del welfare, rifiutiamo l’approccio caritatevole statale e chiediamo invece forme di reddito permanenti ed universali che mettano a valore tutte quelle attività che quotidianamente svolgiamo e che però non vengono considerate degne di ricevere un salario, come ad esempio il lavoro di cura (sia esso rivolto alle persone, ai nostri territori o alle comunità).

Rifiutiamo anche un’allocazione delle risorse che dia per scontata la necessità produttivista della crescita capitalista infinita, con le conseguenze ambientali che ben conosciamo. 

Lottiamo invece perché quote di ricchezza sociale sempre più ampie siano al contrario allocate in modi diretti a liberarci dalla necessità di un posto di lavoro a tutti i costi, costi che si traducono sistematicamente in livelli intollerabili di nocività e degrado ambientale.

In particolare crediamo che il confronto debba avvenire partendo dalla messa in discussione delle forme classiche delle lotte per il reddito, che individuano comunque nello stato centrale l’ente erogatore di sussidi e welfare: siamo rimasti abbagliati dalle rivolte oltre oceano di Black Lives Matter, e quel “defund the police” che riecheggia ancora nelle nostre menti. Queste lotte ci parlano di pratiche di mutualismo e cura che trasformano la rivendicazione di una più equa redistribuzione della ricchezza in una pratica conflittuale di riappropriazione, stravolgendo quindi il modello societario stesso rimettendo al centro le persone e le comunità che vivono i territori.

Vorremmo quindi affrontare la questione del reddito, facendo seguito alla partecipata assemblea ospitata in settembre dal Climate Camp di Marghera, consci dell’intreccio inscindibile delle problematiche fondamentali che oggi caratterizzano in termini conflittuali, la possibilità o meno che si determini una netta inversione di tendenza rispetto alle cause che hanno prodotto la pandemia: dalla questione della sanità, a quella delle discriminazioni di ogni tipo – cresciute ulteriormente con la pandemia – al mancato rinnovo dei contratti nazionali che interessa milioni di lavoratori, a quella del salario minimo, al permanere di forme di lavoro schiavistico, al diritto alla casa, ad una istruzione degna, alla necessità di  trasformare le infinite forme mutualistiche che di sono rigenerate all’interno della pandemia in soggetti protagonisti delle lotte per una vita degna.
Vorremmo affrontare la questione insieme a tanti e tante con l’atteggiamento di chi vuole confrontarsi con tutte le altre soggettività che daranno la propria disponibilità a parteciparvi,  nella consapevolezza di essere una parzialità che ha assoluto bisogno di ricercare assieme ad altr*  strade condivise per produrre con i fatti e non con le parole quei cambiamenti assolutamente indispensabili qui ed ora. 

Per questi motivi, perché il copione del 2021 sia degno di un Oscar e non il solito “cinepanettone”, vi invitiamo sabato 30 gennaio alle ore 15.30 ad una assemblea pubblica per riprendere il confronto e riaprire uno spazio di lotta sulla riconquista del reddito, del tempo e di tutto ciò che ci spetta!

Per collegarsi via ZOOM, utilizza questo link  ——————–>   https://us02web.zoom.us/j/5968067125

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

lavoroREDDITO DI CITTADINANZA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il nuovo disordine mondiale / 28: l’antifascismo europeista e la diplomazia delle armi

La vera novità del nuovo giro di valzer di “The Donald 2.0” e dai suoi cavalieri dell’Apocalisse hi-tech è rappresentata dall’aggressività di carattere economico, ma anche politico, nei confronti degli “alleati” europei e non solo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla guerra in OpenAI e sull’intelligenza artificiale che promuove le diseguaglianze

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Stefano Borroni Barale sull’intelligenza artificiale. Stefano parteciperà al dibattito di giovedi 10 aprile alle 18 dal titolo “Transizione energetico-tecnologica: intelligenza artificiale, sfruttamento e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale, lo Studio Ghibli e la natura del capitalismo

Sta generando molte polemiche il nuovo aggiornamento di ChatGpt che permette di creare immagini nello stile dello Studio Ghibli. A gettare benzina sul fuoco l’utilizzo spregiudicato che l’amministrazione Trump sta facendo di questo generatore di immagini per propagandare la sua campagna di deportazione degli immigrati. Sono molti i temi che apre questo aggiornamento: dal dibattito […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Marx nell’Antropocene

Un convegno a Venezia dall’approccio interdisciplinare invita a ripensare le possibili traiettorie di convergenza tra marxismo ed ecologia.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Islam politico e religione: reazione o possibilità emancipatrice? 

A gennaio 2025 a Torino è stata organizzata una auto-formazione con Said Bouamama, storico militante algerino che abita in Francia e con cui avevamo già avuto modo di confrontarci in passato. Le pagine che seguono sono la trascrizione (e traduzione) di una parte di quel momento e quindi restituiscono il flusso del discorso direttamente dalle sue parole.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Working Class Heroes: lo sciopero alla Feltrinelli e le condizioni di lavoro nel settore dell’editoria libraria

Working Class Heroes: La Voce del Mondo del Lavoro su Radio Onda d’Urto Lo scorso lunedì su Radio Onda d’Urto per Working Class Heroes, la trasmissione quindicinale che mette al centro i temi cruciali del mondo del lavoro, siamo tornati a occuparci di quanto accade nel mondo dell’editoria, con diversi contributi e un focus sullo […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Non chiamateli incidenti, sono omicidi sul lavoro!

Si chiamava Francesco Stella, 38 anni, il primo morto sul lavoro in Italia nel 2025, precisamente il 3 gennaio. da Addùnati L’operaio, impiegato in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme, è caduto da un’impalcatura alta sei metri sbattendo la testa. Francesco, suo malgrado, apre la lista di un nuovo anno che purtroppo non […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Dall’India a Monza: il capitalismo è fondato sulle stragi di operai

Moustafa Kamel Hesham Gaber, un giovane di 21 anni proveniente dall’Egitto, è morto a Monza trascinato da un nastrotrasportatore di una azienda – la Corioni – che compatta rifiuti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro digitale: intervista ad Antonio Casilli

Collegato con noi c’è Antonio Casilli, professore dell’Istituto Politecnico di Parigi e autore di diversi lavori, tra cui un libro pubblicato in Italia nel 2021, Schiavi del Click.  Fa parte del gruppo di ricerca DiPLab. Intervista realizzata durante la trasmissione Stakka Stakka su Radio Blackout Di seguito la puntata completa: Qui invece l’estratto audio dell’intervista: Allora Antonio, […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.