InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena, quando la street art diventa inopportuna

||||

Oggi venerdì 11/01/19 vogliamo riprendere parola su quanto accaduto il 9 gennaio davanti alle ex fonderie modenesi.

Ritorniamo su quanto accaduto per permettere a tutti e tutte di farsi un’idea su un evento specifico accaduto nel corso di una giornata che come abbiamo già spiegato qui è stata molto significativa per noi e per la nostra memoria all’interno del territorio in cui politicamente agiamo e pratichiamo processi  di autonomia e contropotere.

Torniamo per un attimo a due sere fa. Un’artista locale del collettivo reggiano Fx si rende disponibile per eseguire un’opera artistica nei pressi del cippo che ricorda gli operai uccisi per mano della polizia di Scelba, capendo l’importanza di dare un segnale non solo di piazza ma anche artistico e quindi fortemente comunicativo accettiamo di buon grado di contribuire alla realizzazione di quest’opera.

Il disegno è preciso, chiaro e immediato, rappresenta un fotografo mentre scatta una foto con in seconda scena un poliziotto inginocchiato che spara un colpo di fucile a un operaio che cade a terra. La rappresentazione immediatamente ci coglie di sorpresa, è esattamente il messaggio che volevamo lanciare per questa giornata. Non la vuota, patetica, commemorazione a fini elettorali di fatti accaduti 63 anni fa ma il vero motivo per cui ricordiamo quelle giornate: il potere e la brutalità del capitale quando si scaglia contro chi protesta. Questo è il filo rosso che unisce i fatti del 1950 con ciò che è accaduto nel nostro territorio negli ultimi anni (pensiamo agli sgomberi delle occupazioni abitative di Sant’Eufemia oppure alle lotte davanti ai cancelli della aziende modenesi).

Il 9 gennaio, alle 8 e mezza di mattina, una pattuglia di ufficiali Digos della Questura di Modena si presenta in anticipo rispetto all’inizio della commemorazione ufficiale, nonostante questo anticipo una decina di persone è già presente sul posto. Appena i solerti agenti individuano il disegno iniziano a riprenderlo e a fotografarlo arrivando, successivamente, a strapparlo tra le prime reazioni indignate dei presenti. A chi chiede spiegazioni, oltre alla richiesta dei documenti è stato detto che ‘ l’opera era inopportuna’, solo oggi sui giornali locali abbiamo potuto leggere la spiegazione: ‘una persona che spara a civile è inappropriato per questa giornata e quindi l’abbiamo rimosso’.

Le motivazione addotte dalla Polizia di Stato le troviamo vergognose per quanto in linea con un comportamento sempre più diffuso nel nostro paese. Ciò che non è in linea con il decoro urbano e con le volontà di una presunta società civile deve essere rimosso, non è possibile a Modena rappresentare la brutalità della polizia. Qua emerge già un punto molto interessante per noi, dettato dal fatto che nella nostra città si è logorato quel velo di ipocrisia che non permetteva alla maggior parte della popolazione di poter vedere come il potere tenti di difendersi brutalmente quando viene attaccato, esattamente come accaduto 69 anni fa. Se la Polizia ha strappato quel disegno lo dobbiamo principalmente al fatto che nei mesi precedenti i video della celere, sia quelli in cui lanciavano lacrimogeni e manganellavano lavoratori e lavoratrici piuttosto che giovanissimi modenesi in piazza Mazzini il 25 aprile scorso o, ancora quelli in cui manganellano e rompono la faccia a una 17enne, sono diventati di dominio pubblico. Non era ammissibile un’opera d’arte in grado di svelare un’amara (per loro) verità: la polizia non è buona o amica, nel momento in cui protesti e rivendichi i tuoi diritti cala il manganello e vola il lacrimogeno.

Le reazioni sdegnate che si sono susseguite durante l’arco della giornata hanno creato un notevole eco che ha accompagnato anche la manifestazione serale. La libertà della street art è stata messa in discussione da un gruppo di funzionari della Questura, basterebbe solo questo per, immediatamente, associare termini specifici a tutto ciò: repressione, censura, fascismo ecc..

Per quanto ci riguarda crediamo che la street art per essere tale non si indigni di fronte alla rimozione di un’opera, anzi. Come ci hanno riferito diversi artisti locali, tra cui lo stesso che ha eseguito l’opera, il concetto di street art non è qualcosa di eterno e di immutabile ma, al contrario, vive delle stesse logiche che troviamonelle nostre strade, repressione e deliri legalitari.  Proprio grazie a quest’ultimo passaggio questa forma artistica trova terreno fertile, ad ogni colpo repressivo, per ogni disegno cancellato diventa possibile e urgente realizzarne dei nuovi, ancora più grandi e ancora più significativi. Questo è il messaggio più importante per noi, non troviamo grosse differenze rispetto a quando ci troviamo politicamente e collettivamente ad affrontare la repressione, non ci interessa certo il piagnisteo di certi pezzi politici modenesi sempre più in crisi e neanche il malcelato utilizzo di quanto accaduto per puri scopi propagandistici (ricordiamo che a breve a Modena si terranno le prossime elezioni).

Crediamo che, per il momento, l’obiettivo del 9 gennaio sia stato raggiunto pienamente.

A fronte di quanto accaduto, sabato 19 gennaio al Laboratorio S.CO.S.S.A di via Carteria 49 si terrà un’iniziativa pubblica sul tema ‘Arte Urbana e repressione’ in cui il tema verrà ampliato permettendo a tutti e tutte di comprendere la gravità di quanto accaduto ma, soprattutto la volontà intrinseca a questa forma artistica di non mollare e, anzi, di rilanciare con diversi progetti nella nostra città.

 

MOD2

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Modena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

INCREDIBILE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MODENA: Italpizza è equiparata allo Stato, e il sindacato dovrebbe risarcirla come tale

Riprendiamo dalla pagina facebook del Si Cobas di Modena la notizia sull’assurda decisione del Tribunale, l’ennesimo precedente che si inserisce nella strategia di normalizzazione del dissenso sociale che sta diventando sempre più articolata a livello nazionale. Oggi, lunedì 3 ottobre 2022, nel corso dell’udienza preliminare per il maxi-processo Italpizza, il Tribunale di Modena ha preso […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MODENA: REPRESSIONE CONTRO I SI.COBAS, DAI MAXIPROCESSI ALLE RITORSIONI DELLA QUESTURA CONTRO CHI LOTTA

A Modena prosegue la repressione contro lavoratori e lavoratrici attivi nel sindacato di base e conflittuale Si.Cobas. Nella giornata di questo 6 dicembre 2021 si è tenuta la seconda udienza del maciprocesso  che vede imputati 86 lavoratori iscritti al Si Cobas per aver preso parte agli scioperi davanti ai cancelli della Alcar Uno, grande azienda […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il Circolo Panzieri di Modena e l’enigma dell’organizzazione

L’operaismo emiliano dalla fabbrica al territorio di Matteo Montaguti* Da Sinistra in Rete La recente scomparsa di Marcello Pergola, protagonista insieme a Paolo Pompei e Guido Bianchini della vicenda dell’operaismo emiliano, può essere l’occasione per ricordare un patrimonio di esperienze per molto tempo relegato ai margini della ricostruzione e della memoria sugli anni Sessanta e Settanta, […]