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DisServizio civile: Gentiloni non paga il compenso ai “volontari”

Ma cosa è successo? Il governo Gentiloni non ha firmato le deleghe per il dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile, l’ufficio deputato ad avviare le pratiche di pagamento per i volontari. 70 pesanti giorni di ritardo non coperti dalla Presidenza del Consiglio, titolare della facoltà di corrispondere i bonifici in assenza di una delega. Dalle notizie che frammentariamente arrivano alle migliaia di volontari in attesa di ricevere il bonifico sembra ora che la situazione si sia sbloccata. La nomina il 20 febbraio di Alessandra Gasparri ai vertici del dipartimento della gioventù e del servizio civile sembrerebbe aprire all’avvio delle pratiche di pagamento. Dal 7 al 9 marzo dovrebbero andare in pagamento i mesi di gennaio e febbraio, mentre per quanto riguarda i volontari impegnati del programma “Garanzia (sic) Giovani” che hanno preso servizio nel mese di ottobre il 9 marzo verranno effettuati i pagamenti relativi al mese di dicembre 2016. Nel frattempo i volontari aspettano e qualcuno inizia a suggerire pratiche di protesta: “Noi non possiamo scioperare e se ci asteniamo dal lavoro perdiamo il diritto a ricevere il compenso – dichiara una volontaria di un servizio di assistenza ai malati in un ospedale toscano – Bene, allora vorrà dire che pretenderemo che l’OLP (l’operatore locale di progetto) sia presente sempre sul posto a seguirci. Una forma di sciopero bianco. Non ci vorrà molto a ingolfare i servizi tutti a carico nostro e spacciati per formazione. Vogliamo i nostri soldi”. Sulla pagina facebook del Servizio Civile aumentano le lamentele e il caso si ingrossa.  


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