Al termine del corteo contro le politiche del min. dell’interno, Casa pound aspetta i manifestanti e li aggredisce con mazze e bastoni. La polizia interviene per difendere la sede fascista.
Ieri sera più di un migliaio di persone sono scese in piazza, a Bari, contro le politiche di Salvini, al razzismo di stato e alla guerra tra poveri propagandata a reti unificate. Un corteo che voleva far sentire una voce contraria dopo che Salvini, pochi giorni fa, aveva fatto una comparsata a favor di telecamere in città quando, con maquillage fotografici da circo, aveva millantato una folla ad attenderlo mentre c’erano solo poche decine di attempati fan in estasi mistica. Una prova in più che a Bari il rincoglionimento da social non ha cancellato i 20 anni di odio leghista contro il sud e le politiche statali contro il meridione di cui si è fatta promotrice.
Alla fine del corteo è scattata l’aggressione contro un gruppo di manifestanti che si stava allontando. Il pestaggio è partito dalla locale sede di casa pound situata in via Eritrea, dove i militanti neo-fascisti stavano aspettando la fine della manifestazione per aggredire con mazze e bastoni chi tornava a casa. Come riferiscono gli aggrediti il tutto è avvenuto tra i passanti in mezzo al rione Libertà, coinvolgendo anche bambini e passeggini che si trovavano nelle vicinanze.
Come da copione la polizia, che era magicamente sparita al momento dell’aggressione, è ricomparsa pochi istanti dopo schierandosi in assetto anti-sommossa per proteggere la sede neofascista. Alcuni manifestanti sono finiti all’ospedale con punti in testa e diversi giorni di prognosi ma nessuno, per fortuna, è grave.
Per oggi alle 12 di oggi è stata convocata una conferenza stampa in piazza del Redentore: “faremo di tutto affinchè la lotta antirazzista continui e ci veda uniti nonostante le aggressioni e le provocazioni” si legge nel comunicato.
(video dalla pagina fb di Non solo marange)
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