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Treviso: cariche contro antirazzist*. 5 arresti

Gli attivisti,  tra i quali diversi militanti di STOP, Adl Cobas e CS Django, hanno hanno bloccato gli ingressi della Prefettura, appeso lo striscione con la scritta  “Refugee Welcome” agli ingressi ed entrando in alcuni locali, chiedendo le dimissioni del Prefetto Marrosu,  colui che ha deciso in maniera strumentale di imporre l’arrivo improvviso e in massa di migranti a Quinto (poi rimangiata venerdì pomeriggio, nd. ore 15).

La diretta:

Ore 19.45 – Le accuse contro i 5 compagni ai domiciliari e i 28 denunciati vanno dall’oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, manifestazione non autorizzata e (sic) ingiurie.

Ore 19.15 – Il presidio si scioglie dopo forti momenti di tensione con il questore. Cinque compagni – due dei quali non erano tra quelli incordonati a terra davanti alla Prefettura, secondo gli antirazzisti – sono stati messi ai domiciliari in attesa domani della convalida da parte del magistrato. Annunciato al riguardo un presidio sotto il Tribunale di Treviso.

Con noi Marta, del cs Django di Treviso.

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Ore 18.20: confermati i cinque arresti per altrettanti compagni trevigiani, al momento non chiari i capi d’imputazione, mentre prosegue il presidio solidale sotto la Questura, con il questore e la Celere usciti dalla questura per provocare i compagni.

La diretta con Tommaso Cacciari, attivista del Laboratorio Occupato Morion e del Comitato #NoGrandiNavi – #NoMose oggi a Treviso.

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Ore 17.40: quasi tutti i compagni e le compagne sono stati rilasciati dalla Questura. Mancano all’appello 5 persone, per cui si starebbe valutando l’arresto, anche se al momento non è chiaro con quali accuse.

Ore 16: una ventina per ora i compagni rilasciati, gli altri sono ancora in Questura. Al momento non è stata notificata loro alcuna accusa.

La corrispondenza con Gaia, del centro sociale Django di Treviso, appena rilasciata.

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Ore 15: la Prefettura di Treviso si rimangia la decisione di mandare i profughi a Quinto e annuncia il loro trasferimento nella caserma ex Serena.

ore 11.45: La polizia, assente durante i raid squadristi di due sere fa, è arrivata sul posto e ha provocato ripetutamente gli attivisti prima e poi picchiato le persone a terra che presidiavano gli ingressi. Sono 38 le persone fermate, alcune di queste portate via in manette. La corrispondenza di Monica di Razzismo Stop.

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Ore 10: La prima corrispondenza con Monica di Razzismo Stop, che racconta della azione in corso.

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ROMA – A Roma intanto i fascisti di CasaPound colgono l’occasione per alimentare il vento del razzismo, sospinto a Nordest dai loro alleati leghisti (ma pure da Forza Nuova).

A Casale San Nicola, sulla Cassia, in un quartiere benestante fatto di ville e villini, si sono inseriti in una protesta di residenti che si oppongono all’arrivo di 19 rifugiati in un centro di accoglienza allestito in una ex scuola. Con loro hanno dato vita ad un blocco stradale per impedire l’arrivo dei richiedenti asilo con tensione, scontri e lancio d’oggetti verso la polizia, che ha circondato il pullman con i rifugiati fino all’ex scuola, con il prefetto Gabrielli a confermare la loro collocazione nonostante le pressioni fasciste.

Ci sarebbero due arresti e un denunciato.

La corrispondenza con Valerio, di Dinamopress.it

Ascolta o scarica qui


da Radio Onda d’Urto

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