InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lo sciopero nazionale delle lavoratrici di Inditex in Spagna: “È una scintilla in espansione”

In Spagna, la multinazionale Inditex (Zara, Bershka, Pull and Bear ecc) sta vivendo un acceso conflitto lavorativo al suo interno, da quando, lo scorso dicembre, un gruppo di lavoratrici ha organizzato uno sciopero molto partecipato che ha portato ad un aumento significativo dei loro stipendi.

Il presente testo è la traduzione di un articolo di Raúl Novoa González pubblicato in castigliano su El Salto il 07/01/2023.

Lo scorso sabato 7 gennaio in Spagna, in concomitanza con l’inizio dei saldi, le lavoratrici della multinazionale Inditex [di origine spagnola e proprietaria di marchi come Zara, ndt] hanno scioperato per rivendicare un aumento dei salari e un miglioramento delle loro condizioni lavorative. Dopo le mobilitazioni nella provincia di A Coruña [dove venne fondata Inditex, ndt], che hanno permesso alle lavoratrici di ottenere un aumento di 382 euro mensili, il resto delle lavoratrici in Spagna ha deciso di unirsi alla lotta a difesa dei propri diritti.

“Lavoro per Inditex / e non arrivo a fine mese”, è stato il loro motto. Madrid è stata la città dove i presidi sono stati più partecipati, in particolare quello convocato a Plaza España, davanti al grande palazzo di proprietà della multinazionale di Amancio Ortega, dove si sono riunite circa 500 persone, secondo i sindacati. Nella capitale, l’ampia partecipazione allo sciopero ha portato alla chiusura di una dozzina di negozi. Secondo dichiarazioni del sindacato Cgt [Confederación General del Trabajo, ndt], lo sciopero si è svolto anche a Logrogno —nei negozi di Lefties, Zara, Pull&Bear e Kiddy’s Class— così come a Siviglia, Barcellona e Valencia.

“Abbiamo organizzato lo sciopero per il 7 gennaio, quando le compagne di A Coruña hanno iniziato le loro mobilitazioni, in concomitanza con i saldi, una data chiave per l’azienda, che si attende grandi profitti”, indica Aníbal della Cgt. “È una scintilla che si è espansa in tutto il Paese”, assicura.

La loro principale richiesta è l’aumento degli stipendi. Percepiscono 1080 euro al mese e chiedono un aumento di 500 euro mensili, considerando che i loro colleghi e colleghe che lavorano nella logistica, nelle fabbriche e nelle centrali “percepiscono quasi il doppio e Inditex continua ad annunciare record nei profitti”. Chiedono anche che gli vengano pagate le domeniche nelle stesse condizioni dei festivi e di avere gli stessi aiuti sociali che ricevono i settori più mascolinizzati dell’azienda (tra i quali gli aiuti economici per il materiale scolastico, l’asilo nido e la mensa).

Secondo le dichiarazioni delle lavoratrici organizzatrici dello sciopero a El Salto, Inditex non si è ancora messa in contatto con loro per negoziare. Questo giornale ha contattato la multinazionale galiziana, ma senza risposta.

Conflitto coi grandi sindacati
Gli altri due sindacati maggioritari, Ccoo e Ugt [Comisiones Obreras e Unión General de Trabajadores, per certi versi paragonabili ai confederali italiani, ndt] assicurano attraverso un comunicato stampa che ci sarà una riunione a gennaio “per affrontare misure globali in materia di stipendi allo scopo di compensare l’impatto dell’inflazione”. Nel comunicato di Ccoo no si fa nessun accenno allo sciopero. Ma non solo: il sindacato ha perfino criticato le mobilitazioni delle lavoratrici ad A Coruña, oltre a non aver aderito agli scioperi, né a quello di dicembre né a quello del 7 gennaio.

Il nuovo contratto provinciale ad A Coruña, che ha permesso l’aumento salariale, è stato invece firmato da questi due sindacati, assieme a Cig [Confederación Intersindical Galega, ndt]. “Ma in nessun momento ci hanno chiamato. Non abbiamo avuto potere contrattuale”, denuncia Carmiña Naveiro, una delle organizzatrici delle mobilitazione contro il gigante del tessile.

“Vogliono assicurarsi di essere loro presenti al momento della firma, ma poi non sostengono le nostre lotte”, criticano rappresentati della Cgt. Da Ccoo non c’è stata ancora una risposta a El Salto, ma nel loro comunicato stampa accennano alla possibilità di creare un Piano di Uguaglianza e di migliorare i contratti provinciali.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi Pedro CastrilloTag correlati:

galiziaInditexscioperospagna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La restaurazione fiscale

Basta guardare questo grafico per comprendere che in 50 anni (dal 1974 ad oggi) le aliquote fiscali sui redditi (IRPEF) hanno subìto un’involuzione, per diverse ragioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: cariche contro i disoccupati. Arresti e feriti

Oggi c’era un incontro in Prefettura con il Viceprefetto, l’Assessore al Comune di Napoli e tecnici. Un incontro che doveva stabilire la partenza della formazione per i disoccupati e disoccupate di lunga durata appartenenti alle platee storiche per le quali da oltre 9 anni e soprattutto nell’ultimo anno e mezzo in centinaia di incontri, tavoli […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Pisa: prosegue il progetto di autorecupero delle case abbandonate di Sant’Ermete. Il Comune non si presenta all’incontro

A Pisa prosegue il progetto di autorecupero delle case di Sant’Ermete portato avanti dalla comunità e i suoi abitanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: disoccupati in piazza contro abolizione RdC. Un venerdì di lotta, condivisione e resistenza

Riprendiamo da Movimento Disoccupati 7 Novembre e da Laboratorio Politico Iskra alcune riflessioni sulla giornata di venerdì… Si è appena conclusa la mobilitazione che ha visto oltre 600 disoccupati invadere le strade di Napoli per far rispettare gli impegni assunti circa il piano di formazione e inserimento al lavoro della intera platea. Scontri sono avvenuti […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MIA. Arriva il reddito di esclusione sociale

Si chiamerà MIA – Misura di Inclusione Attiva – il sussidio governativo che sostituirà il reddito di cittadinanza, che l’esecutivo ha deciso di rottamare.La nuova misura tutela le famiglie e penalizza i singoli, secondo lo schema – dio patria famiglia – tanto caro a Meloni. Ma… A ben guardare i figli a carico alzano poco […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Disoccupati palermitani a Roma per difendere il reddito di cittadinanza

Quasi mille kilometri e 12 ore in autobus: è il viaggio dei disoccupati palermitani dalla Sicilia a Roma per difendere il reddito di cittadinanza. Questa mattina hanno manifestato a piazza dei Santi Apostoli, davanti la prefettura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lentini (SR): migliaia in piazza per la sanità pubblica e territoriale

Migliaia di persone in corteo a Lentini (provincia di Siracusa), in Sicilia, per difendere la sanità pubblica e in particolare per salvare l’ospedale locale dalla chiusura e dal collasso, denunciando le carenze di cui soffre la sanità del territorio come liste d’attesa ben superiori all’anno e una carenza totale di personale e di investimenti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Reddito alimentare: l’importanza di un dibattito critico

Nell’ultima legge di Bilancio è stato introdotto il Fondo per la sperimentazione del Reddito alimentare. Si baserà sull’“erogazione, a soggetti in condizioni di povertà assoluta, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Palermo: blitz dei disoccupati percettori di Reddito di Cittadinanza all’Assemblea Regionale Siciliana

Questa mattina un gruppo di disoccupati percettori di Reddito di cittadinanza si è dato appuntamento a Piazza del Parlamento, fuori dall’ingresso principale dell’Assemblea Regionale Siciliana, per contestare la scelta dei parlamentari siciliani di aumentarsi lo stipendio fino a 12mila euro. «I veri parassiti sono in Parlamento» è scritto sullo striscione che hanno portato in Piazza, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: l’emergenza abitativa (non) è un problema di ordine pubblico

A Bologna l’emergenza abitativa (non) è un problema di ordine pubblico da PLAT Questa mattina la famiglia di Bouabid ed Hanan con le loro due bambine, una di 6 e l’altra di 4 anni, hanno subito la violenta esecuzione di uno sfratto per finita locazione. Bouabid è un operaio, ha un contratto a tempo indeterminato […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La Francia al bivio? Considerazioni inattuali sulla riforma delle pensioni

Continuiamo a condividere alcune analisi e letture di quanto sta succedendo in Francia con il movimento contro la riforma delle pensioni. Di seguito un interessante documento di Il Lato Cattivo. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spagna, alla polizia piacciono le palestre popolari. Per infiltrarsi

Identificata un’agente infiltrata nei movimenti di Madrid. Si aggiunge alla lista di poliziotti infiltrati a Barcellona e Valencia di Ter Garcìa da PopOff Quotidiano Mavi, come si è saputo, ha contattato La Animosa per la prima volta il 5 novembre 2022 per proporle di organizzare un evento legato alla giustizia climatica. All’epoca, l’assemblea del centro […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: il governo ha alzato lo scontro. La mobilitazione sociale si estende e radicalizza

“Adesso il governo francese ha veramente alzato lo scontro e dall’altra parte non può essere fatto di meno; quindi da tante parti si solleva proprio un desiderio di alzare il grado sia qualitativo che organizzativo della mobilitazione con scioperi generali ad oltranza in tutti i settori per bloccare veramente il paese.” Da Parigi, dopo aver […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La vera storia del Cortège de tete

Pour ceux qui bougent (nel 2023): il 2016 nel retrovisore1 Riceviamo e pubblichiamo volentieri… In un passo arcinoto, redatto nel 1969, Furio Jesi descrive l’istante della rivolta come «lo spazio simbolico comune a un’intera collettività, il rifugio del tempo storico nel quale un’intera collettività trova scampo». Per coloro che nel corso degli anni Duemiladieci hanno […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: I “Robin Hood” offrono gas contro la riforma delle pensioni

Nella regione marsigliese, Paul* e Marcel*, tecnici del gas della GRDF,  hanno concatenato giorni di sciopero e manifestazioni. Ma non è tutto. Manomettono i contatori del gas in modo che gli utenti paghino solo la metà del loro consumo, o niente. Marsiglia (Bocche del Rodano). – Vestiti di nero, mascherati, guantati e discreti, annunciano il […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Parma: trentuno lavoratori licenziati «per aver scioperato»

Il sindacato Adl Cobas ha lottato duramente per riconoscere diritti e contratto ai 150 dipendenti della cooperativa che ha il subappalto dalla Kamila del gruppo lombardo Italtrans.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK, la Brexit non c’entra: la crisi è strutturale

Il Regno Unito inizia il 2023 in un clima di profonda crisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Euskal Herria. Manifestazione di massa per chiedere che il ritorno a casa dei prigionieri politici baschi diventi realtà

Sotto lo slogan “Etxera bidea gertu” e dopo due anni di mobilitazioni decentralizzate nei villaggi a causa della pandemia, Sare e Bake Bidea hanno riunito decine di migliaia di persone a Bilbao in difesa dei diritti dei prigionieri baschi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo 2023: appello verso lo sciopero globale femminista e transfemminista!

Il prossimo 8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà sciopero femminista e transfemminista  contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere.