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Sciopero generale dei lavoratori combattivi: blocchi e astensioni dal lavoro in tutta Italia (in aggiornamento)

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Da questa mattina è in corso lo sciopero nazionale e generale lanciato dal SI COBAS per dare risonanza e forza alle molte lotte in corso sui posti di lavoro per far fronte alla crisi pandemica. Tra salute e sicurezza sul lavoro, stop ai licenziamenti e adeguamenti salariali per i settori essenziali, tra il rinnovo dei Ccnl e il blocco degli affitti molte sono state le istanze inserite nella piattaforma di questo sciopero.

In diverse città oltre alle agitazioni nel campo della logistica, lo sciopero ha toccato altri settori quali quello dei trasporti, il multiservizi, la scuola e gli studenti e le studentesse che hanno partecipato alla giornata con cortei ed occupazioni.

A Piacenza la giornata di scioperi si è aperta con un blocco notturno davanti alla TNT – FedEx ed un volantinaggio di fronte ad un magazzino di Amazon che ha immediatamente chiamato reparti di celere per impedirlo. Picchetto inoltre davanti alla Quickly Logistics House di Gazzola, dove i padroni mantengono il pugno di ferro sui lavoratori grazie ad un ricorso smodato ai contratti precari. Di seguito alleghiamo una corrispondenza mattutina da Piacenza di Radio Blackout.

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A Bologna i lavoratori del magazzino UPS di Lippo di Calderara sono scesi in sciopero dal 28 contro l’uso indiscriminato della “causale Covid” per la cassa integrazione da parte dell’azienda per abbassare il costo del lavoro. Questa mattina invece gli scioperanti si sono trovati in presidio sotto l’ufficio immigrazione a chiedere per tutte e tutti di accedere al permesso di soggiorno, diritto che viene ancora troppo spesso negato e osteggiato, che permette tra le altre cose di accedere al sistema di welfare e alle cure mediche necessarie. Il presidio si è trasformato in un corteo che ha ragiunto poi Piazza Maggiore, sotto il comune dove una delegazione è stata ricevuta dall’assessorato al lavoro. Lo sciopero ha visto adesioni nelle scuole, negli uffici pubblici e nelle industrie metalmeccaniche.

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A Napoli 3 cortei hanno prima bloccato la città e hanno raggiunto poi il porto di Napoli, il più grande polo industriale della città, bloccando tutti i terminal della logistica. Contemporaneamente gli studenti e le studentesse dell’Università hanno occupato la Facoltà di Lettere.

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A Prato la giornata di lotta si è aperta con un ritrovo sotto il comune per chiedere alle istituzioni cosa hanno intenzione di fare per tutte quelle aziende dove si lavora 84 ore alla settimana, con un sistema di mafia e caporalato. Dopo essersi poi spostati al Macrolotto per segnalare le suddette aziende lo sciopero si è spostato davanti davanti ai cancelli di Texprint, dove da 12 giorni è in corso lo sciopero per il riconoscimento dei diritti nel distretto tessile.

A Torino lavoratori SDA-PosteItaliane di Settimo Torinese in sciopero, operai ManHandWork in lotta per il pagamento della cassa integrazione, premio di risultato 2020, protocollo di sicurezza Covid e rinnovo contratto nazionale Cnnl logisticaStudenti e studentesse sono entrati alla sede di Città Metropolitana per opporsi alle politiche scellerate del governo in merito alla riapertura delle scuole e si sono uniti ad i lavoratori in Piazza Solferino per un corteo che ha segnalato sul percorso il MIUR e Confindustria come responsabili delle condizioni che si vivono a scuola ed a lavoro.

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A Roma importanti giornate di sciopero al magazzino SDA di Passo Corese dopo che l’azienda Metra, fornitrice su Roma e Bologna, ha mandato ai lavoratori oltre 30 lettere di trasferimento coercitivo dal vecchio hub, oramai in chiusura, alla filiale di roma1. Agitazione anche alla GLS di Riano e sciopero alla TNT-FedEx in solidarietà con i lavoratori belgi.

A Modena tutti i principali impianti dove è presente il S.I. Cobas sono fermi. Da stamattina all’alba sono presidiate piazze ed aziende a Modena, Campogalliano, Sassuolo, Castelnuovo Rangone.

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A Messina una delegazione di #lavoratori e #disoccupati si é dato appuntamento questa mattina davanti al Municipio per tornare a rivendicare lavoro, salario e salute.

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