In una Roma militarizzata e con i palazzi dell’Eur “protetti” dalla Zona Rossa è iniziato il G20. I potenti della terra cercano una convergenza che li possa portare a Glasglow per la Cop26 con un documento programmatico oltre che determinare regole condivise per affrontare la pandemia Covid19.
Entrambe le questioni non sono semplici da raggiungere. “Congratulazioni per il tuo G20. Lo hai gestito brillantemente, hai fatto un gran lavoro” sono le parole di Boris Johnson, primo ministro britannico, riferite al premier Draghi nel bilaterale prima del G20.
E mentre dentro ai palazzi si parlamenta in città non si ferma la protesta. Oggi (Ieri ndr) alle 15.00 appuntamento a Piramide per il corteo NO G20, in mattinata blocco stradale della Cristoforo Colombo, arteria principale della città, strada a 5 corsie che collega il centro città con la periferia. Attiviste e attivisti di Extinction Rebellion Italia e della Rete Ecosistemica Roma, partiti dal Climate Camp, hanno bloccato il traffico davanti al Ministero della Transizione Ecologica. La polizia è intervenuta portando via di peso le persone sedute in strada, che sono poi state identificate una ad una. Il blocco che nonostante le pressioni poliziesche è durato oltre due ore è stato poi tolto da compagne e compagni che sono tornati al Climate Camp presso Acrobax.
La corrispondenza di Riccardo Dinamopress Ascolta o scarica
La corrispondenza con Manuel della nostra Redazione alla partenza del corteo Ascolta o scarica
La corrispondenza con Alessandro della nostra Redazione realizzata alle 17.00 Ascolta o scarica
La corrispondenza conclusiva ancora con Manuel Ascolta o scarica
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