InfoAut
Immagine di copertina per il post

La realtà è più forte di Confindustria

||||

E alla fine il governo ha ceduto. Sabato sera il premier Conte ha annunciato, nel suo discorso alla nazione, la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali. Si tratta di una scelta necessaria per contenere la pandemia riducendo ancora di più la possibilità della trasmissione del virus.

Tuttavia è una scelta che arriva troppo tardi, e in questo caso di fronte alla morte di circa 800 persone nella sola giornata di sabato, non si tratta di un eufemismo. Le pressioni di Confindustria e di Alleanza delle cooperative per continuare il loro business ha fallito di fronte al dato di fatto della realtà. Il dato notevole è che, dentro una situazione sempre più caotica in cui le lunghe liste dei morti, gli appelli delle autorità sanitarie, le contraddizioni interne alla classe politica italiana e agli apparati dello stato, il grido disperato dei sindaci delle zone più colpite premevano sulla condotta del governo, si è levata una possibilità concreta di azione dal basso nella crisi.

Le mobilitazioni sui posti di lavoro delle ultime due settimane ci hanno indicato una possibilità di perseguire interessi differenti da quelli del Pil. I blocchi e gli scioperi nel settore metalmeccanico e non solo da nord a sud, le denunce del personale sanitario della Lombardia e la paralisi sostanziale della logistica grazie all’indicazione di SI Cobas e ADL Cobas di astensione di massa dal lavoro hanno creato le condizioni per una ingovernabilità delle attività produttive in nome del profitto e per l’affermazione di un interesse collettivo alla salute pubblica. E questo mentre i Confederali sconfessavano il nocciolo delle rivendicazioni firmando col governo un protocollo che consentiva la continuazione delle attività non essenziali, lasciando di fatto alle aziende la discrezionalità sulle misure di sicurezza da adottare, cambiando timidamente idea solo una settimana dopo, poco prima del discorso di Conte.

Ora si tratta di capire tramite l’applicazione di queste misure se questo annuncio roboante del governo non nasconda delle trappole – ad esempio sulle tempistiche di chiusura delle fabbriche o sul tentativo di rendere strategica tutta la “macroarea logistica-trasporti” – come sembrano suggerire Il sole 24 ore, il giornale di Confindustria, e una circolare del Viminale pubblicata nella giornata di sabato prima del discorso di Conte. La lotta, dunque, continua.

Riportiamo il comunicato del S.I. Cobas che fa il punto della situazione dopo il discorso di Conte e la settimana di lotta.

***

 

Il governo Conte si arrende alla drammatica evidenza dei fatti e dichiara finalmente la chiusura di tutte le attività non essenziali!

La battaglia lanciata da SI Cobas e Adl Cobas ha pagato, mentre la corsa ai profitti e il produttivismo a tutti i costi di Cgil-Cisl-Uil e dei loro compari di Confindustria riceve una sonora battuta d’arresto grazie alla mobilitazione dei lavoratori.

Se solo avessero ascoltato già una settimana fa le indicazioni degli esperti e avessero recepito le rivendicazioni di chi come noi conosce realmente le condizioni dei luoghi di lavoro, ci saremmo sicuramente risparmiati innumerevoli nuovi contagi e avremmo evitato centinaia di morti.

Ora si tratta di capire come queste dichiarazioni si tradurranno in realtà soprattutto nella logistica, laddove da sempre i servizi essenziali costituiscono una minuscola fetta delle attività.

Quel che è certo è che i padroni non si daranno per vinti facilmente.

Già in questi minuti il Sole 24 Ore si affretta a precisare che i trasporti e la logistica rientrano a pieno titolo tra i “servizi essenziali”: quindi per i padroni beni come i cosmetici, l’abbigliamento e gli elettrodomestici continuano ad essere equiparati ai medicinali e agli alimentari…

La battaglia per restare davvero tutti a casa continua!

SI Cobas nazionale

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

confindustriaCORONAVIRUSlogistica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: la lotta paga. Applicato il CCNL della logistica a tutti gli appalti

È ufficiale. Dal 1 marzo in tutti gli appalti Mondo Convenienza verrà applicato il CCNL della Logistica. All’inizio dicevano che era “impossibile”. Ora sarà realtà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: l’idea di difesa degli USA

I bombardamenti guidati da USA e Gran Bretagna in Yemen contro gli Huthi vengono spacciati dalla Nato come “difensivi”. Ma cosa difendono e per chi?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA e Gran Bretagna attaccano lo Yemen. Navi, sottomarini e aerei colpiscono la capitale e le città portuali

Le forze Houthi hanno fatto sapere che i bombardamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ucciso 5 persone e ferito altre 6. I raid sono stati 73 e hanno colpito 5 regioni dello Yemen controllate dagli Houthi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: dopo gli Houti nel Mar Rosso anche la Malesia blocca le navi israeliane

Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Il castello di carte della questura è sempre più instabile.

A proposito del processo conclusosi in primo grado per i fatti di Confindustria a Torino, in occasione di una manifestazione studentesca dell’anno scorso contro l’alternanza scuola-lavoro, di seguito diamo spazio ad alcune valutazioni da parte degli studenti e delle studentesse coinvolti e che parteciparono alla mobilitazione di quel periodo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo agli studenti per i fatti dell’Unione Industriale: emessa la sentenza

Si è concluso ieri il processo di I grado che vedeva imputati 11 giovani per gli scontri davanti all’Unione Industriale nel febbraio 2022, durante una manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro e per protestare contro le morti di 2 giovani studenti vittime nello svolgimento dei loro stage.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: rotte le trattative. Entra in sciopero il colosso della logistica

Se entro la fine di luglio non verrà trovato un accordo sul rinnovo del contratto, i 340.000 lavoratori del gigante della logistica statunitense rhood of TeamUPS – organizzati dall’International Brothesters (IBT) – entreranno in sciopero.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cosa c’è dietro il sistema degli appalti al ribasso nella logistica?

Due note aziende della logistica sono state recentemente poste sotto inchiesta giudiziaria  per le condizioni di sfruttamento in cui versano i propri dipendenti. Cosa ci racconta questa vicenda?

Immagine di copertina per il post
Culture

Presentazione di “Il Magazzino” con l’autore Alessandro Delfanti al Centro Sociale Askatasuna

La brutale realtà lavorativa dei magazzini di Amazon, fatta di ritmi insostenibili, tattiche antisindacali aggressive e sorveglianza digitale, non è più un mistero, come testimoniato da numerose inchieste giornalistiche.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Dall’altra parte della via Emilia

Le lacrime versate sul disastro che ha colpito la Romagna ci stanno insegnando a cambiare approccio verso il governo del territorio, a fermare nuove impermeabilizzazioni, puntando solo sulla manutenzione del territorio?