InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il caso Embraco. Carlo Calenda alla ricerca del capitalismo leale

||||

Il caso dell’Embraco, stabilimento del gruppo whirlpool è ormai salito alla cronaca nazionale. Una vicenda che si trascina ormai da quasi quindici anni, emblema dell’Italia industriale: quella degli imprenditori che prendono i milioni, promettono e poi delocalizzano.

13 milioni di fondi pubblici dati all’azienda come fosse un ente caritatevole e 553 dipendenti lasciati a casa. Nel 2005 c’era stata la firma del protocollo d’intesa con l’impegno da parte dell’azienda a presentare un piano di rilancio. Un disastro annunciato. Neanche un anno e mezzo dopo parte la cassa integrazione per 395 operai ma i soldi continuano ad arrivare. Poi ancora finanziamenti, questa volta dalla regione Piemonte, e rassicurazioni. Nuove firme, accompagnate da tweet-spot di Renzi. Ma per i padroni, si sa, gli impegni sono sempre subordinati ai profitti: ce lo chiede il mercato. Allora si va in Slovacchia.

Schermata 2018 02 21 alle 12.14.22

La nostalgia gadlerneriana dell’Italia industriale che non c’è più invade oggi le redazioni dei giornali. Figurine degli operai, la “responsabilità sociale dell’impresa”, azienda-mamma-dove-sei… riabilitati persino gli anni ’70 e i loro scioperi. Mistificazioni della memoria, un mondo che è stato un campo di battaglia descritto come un presepe. Parolai che ogni giorno spingono innovazioni e competitività, poi s’inteneriscono quando ne vedono gli effetti. 

C’è la campagna elettorale e bisogna fare qualche spot, sulla pelle di questi lavoratori. La parte del leone la fa Calenda. I dirigenti? “Gentaglia ” dice il ministro. Addirittura? Sì, perché la Slovacchia si rende responsabile “competizione non leale”. L’eterna metafora del capitalismo come gara di atletica. Solo che a correre sono solo i lavoratori, in Slovacchia come in Italia. Gli fa eco Matteo Renzi “Tutti noi contestiamo le regole che permettono una delocalizzazione sbagliata all’interno dell’Europa”. E Romano Prodi: serve più Europa, altrimenti ogni paese fa i suoi interessi. Ma è proprio questo il punto. L’unione europea è esattamente un progetto di riorganizzazione funzionale dello spazio economico per la competizione globale. Le delocalizzazioni non sono l’aberrazione dell’UE ma il suo obiettivo. All’Italia pizza, turismo e mandolino non certo i frigoriferi!

Schermata 2018 02 21 alle 13.20.42

 

Continua però la grande farsa, con Calenda che propone tutto serio un Fondo per ‘l’aggiustamento della globalizzazione’.  Dopo l’abbassamento delle tasse alle imprese, la defiscalizzazione di ogni investimento e i tagli di ogni garanzia sul lavoro per far contenti i dirigenti ancora soldi alle multinazionali per blandirle e far arrivare il tanto agognato lavoro. Ma non erano gentaglia? Ah già, non questi, ma quegli altri.

28168815 168079440509699 8692901925075504079 n

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

delocalizzazioneEMBRACO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: occupato ad oltranza il consiglio comunale. “Giù le mani da GKN. Difendere la fabbrica, rilanciare la lotta!”

“Basta parole, vogliamo risposte e le vogliamo adesso”. Così i lavoratori e le lavoratrici della GKN di Firenze hanno deciso di occupare, nella serata di lunedì 14 novembre, il Consiglio comunale del capoluogo toscano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

[Sulla via della ruggine] Le nuove crisi industriali a Torino

Che il cuore della Torino città industriale, della “motorcity” italiana, non batta più da un pezzo è quasi scontato dirlo. Basta passeggiare per il muro di cinta della città fabbrica di Mirafiori ed ascoltare il silenzio che, rotto appena dalle auto che passano, si percepisce per chilometri e chilometri. Gli Agnelli, dopo aver venduto per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lavoratori in ferie e l’azienda svuota e delocalizza.

Succede che nella rossa e ricca Modena certe aziende, approfittando delle chiusure estive, decidano di chiudere definitivamente e di delocalizzare verso paesi dove il costo del lavoro è molto più basso. E’ il caso della Firem di Formigine, produttrice resistenze elettriche. A questo tentativo da parte dell’azienda i lavoratori hanno risposto con un picchetto, evitando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lavoratori in ferie e l’azienda svuota e delocalizza

  Succede che nella rossa e ricca Modena certe aziende, approfittando delle chiusure estive, decidano di chiudere definitivamente e di delocalizzare verso paesi dove il costo del lavoro è molto più basso. E’ il caso della Firem di Formigine, produttrice resistenze elettriche. A questo tentativo da parte dell’azienda i lavoratori hanno risposto con un picchetto, […]