InfoAut
Immagine di copertina per il post

Palestina: sciopero degli studenti all’università di Bir Zeit

Il Polo democratico, che rappresenta l’alleanza progressista all’Università di Bir Zeit, ha denunciato le misure senza precedenti adottate dall’amministrazione universitaria fin da giovedì mattina 19 gennaio 2012, per interrompere ed impedire un pacifico presidio studentesco organizzato da studenti attivisti all’università, che richiedevano una riduzione della retta e delle tasse.
Il Polo democratico ha detto che l’obiettivo del presidio, che sta avendo luogo nell’ufficio di presidenza dell’università di Bir Zeit e fuori nel cortile, è fare pressione sull’università per risolvere ciò che è diventata una seria crisi finanziaria per gli studenti, che non possono sostenere l’aumento costante e vertiginoso dei costi della retta e delle tasse, e di indirizzare altre richieste relative alla vita universitaria tra cui l’abbassamento delle barriere tra cambiamenti di corsi di studio. Le entrate delle università sono state chiuse per impedire l’entrata e l’uscita degli studenti e i dipendenti dell’università hanno impedito l’entrata di coperte e materassi richiesti dagli studenti per sedersi mentre era in corso il presidio. Il Polo Democratico ha detto che queste azioni sono inaccettabili e infrangono il diritto degli studenti di organizzare proteste pacifiche per ottenere risposta alle loro richieste. Il Polo Democratico ha incoraggiato il proseguimento del presidio e delle proteste fino all’accoglimento delle richieste degli studenti, mettendo in luce l’iniziativa del sindacato dei lavoratori universitari per dare uno sbocco al sit-in e rispettare le proteste e le richieste studentesche. Riguardo i diritti sindacali all’università, il Polo Democratico ha rigettato ogni pregiudizio contro i sindacati all’università, affermando che i diritti dei lavoratori sono una linea rossa. Ha inoltre avversato l’azione dell’università di sospendere i corsi durante la protesta, dicendo che questa azione non è in linea con la policy universitaria o con le libertà degli studenti, dicendo che tutti i blocchi studenteschi dovrebbero fare pressioni sull’università affinché si assuma le sue responsabilità nel risolvere queste questioni, e fornire seria attenzione alle questioni degli studenti e alle loro giuste richieste, che provengono da una continua crisi economica. Il polo democratico ha anche evidenziato la responsabilità dell’Autorità Nazionale Palestinese nella crisi finanziaria alluniversità, dicendo che l’autorità ha allocato il 40% del suo budget nei servizi di sicurezza e solo il 5% ai vari aspetti dell’educazione superiore, incluse università e scuola. Questa mancanza di risorse e sostegno ha causato un danno significativo a queste importanti istituzioni dovuto alla mancanza di volontà dell’Autorità di sostenere l’educazione superiore mentre continua a sostenere ingenti budget per la sicurezza. Il Polo Democratico ha detto che l’educazione è un diritto umano fondamentale e un principio nazionale palestinese sacro che non deve essere negato per mancanza di risorse finanziarie. Il Polo ha fatto richiesta urgente e immediata perché l’amministrazione universitaria apra le iscrizioni per tutti gli studenti senza il pagamento in anticipo della retta e delle tasse e riduca l’ammontare e le rate della retta e intraprenda azioni per sostenere gli studenti piuttosto che scaricare la crisi finanziaria creata dall’Autorità sulle spalle del corpo studentesco. Il Polo democratico ha incoraggiato l’amministrazione universitaria a presentare, davanti ai media i tagli ai finanziamenti universitari, e l’entità dei finanziamenti arretrati che l’Università non ha percepito dall’Autorità, e a indicare con chiarezza i fattori responsabili di questa crisi.
Il Polo democratico ha detto che il mantenimento degli standard di educazione più alti all’università è di vitale importanza, e che le attrezzature e i laboratori hanno bisogno di essere aggiornati e che ogni corso non dovrebbe prevedere più di quaranta alunni per mantenere l’ambiente educativo a Bir Zeit.
Il Polo democratico ha anche affermato che è dovere dell’università lavorare per abbassare i prezzi dei servizi e delle installazioni pubblici e privati connessi al campus, incluse le librerie, le caffetterie e le copisterie così come tenere informati gli studenti con resoconti finanziari. Ha anche fatto appello all’Università di riattuare politiche alternative per sostenere gli studenti in circostanze speciali, inclusi prigionieri, ex prigionieri e famiglie dei martiri.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

palestinauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Movimenti: è morto Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario

E’ scomparso all’età di 73 anni Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La banalità del male accademico: difendere un’ora di lezione e ignorare un genocidio

Di seguito pubblichiamo il comunicato uscito da Studentx per la Palestina Pisa e ripreso anche da Giovani Palestinesi e Rete Ricerca e Università per la Palestina in merito alle iniziative svolte in Università a Pisa in solidarietà alla Palestina e per dare seguito allo slogan “blocchiamo tutto”.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quando fallirà la promessa gialla?

Da Balfour a Trump, dal distintivo giallo alla linea gialla, la stessa storia si ripete in un unico colore, un colore che macchia le mappe e dipinge sia la geografia che la memoria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’è dietro il nuovo piano di Israele per dividere Gaza in due

Mentre Trump elogia la “pace”, Israele sta consolidando un nuovo regime di confini fortificati, governo per procura e disperazione orchestrata, con l’espulsione ancora obiettivo finale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: occupata l’Aula Nugnes del Consiglio Comunale, “Rispettate la mozione contro la collaborazione con Israele”

Nel corso del pomeriggio di venerdì 31 ottobre è stata occupata dalla rete Napoli con la Palestina l’aula Nugnes del consiglio comunale di Napoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.