InfoAut
Immagine di copertina per il post

Verso il vertice Italia-Israele, iniziative di Roma e Torino

Mancano pochi giorni al vertice Italia-Israele dapprima previsto a Torino ed ora ufficialmente spostato a Roma.

Un’occasione ghiotta costruita dal governo italiano per stringere nuovamente la mano al premier Netanyahu che, dopo un incontro col papa, pranzerà insieme a Letta per poi entrare nel merito degli innumerevoli accordi di carattere economico, culturale, scientifico, politico e militare in corso e ipotizzati per il futuro.

In questo paese attraversato da una profonda crisi, il governo delle larghe intese non si astiene quindi dal preventivare importanti spese per le missioni militari, progetti e acquisti di materiale da equipaggiamento e sistemi di sorveglianza. Tutto “know how” e supporti materiali che poi vengono anche utilizzati sui nostri territori, per migliorarne la sorveglianza e il controllo.

Un incontro, questo, inaccettabile sotto molti punti di vista, anche e soprattutto alla luce del fatto di come Israele continui a perpetuare in Medioriente una politica criminale nei confronti del popolo palestinese, non da ultimo l’approvazione del piano Prawer, che prevede lo sgombero di 70.000 beduini del Negev per la costruzione di altri insediamenti illegali. Per il 30 novembre, in Palestina e a livello mondiale, si svolgeranno diverse iniziative per una “giornata della rabbia”, contro il Prawer Plan.

In Italia, dopo qualche giorno di discussione tra le realtà impegnate nella costruzione della contestazione al vertice, si stanno concretizzando diverse iniziative di mobilitazione sia nei confronti del vertice romano, sia in vista della “giornata della rabbia” contro il Prawer Plan e contro le complicità sioniste dei governi occidentali.

Roma le realtà romane in sostegno della Palestina si sono incontrate venerdì scorso, condividendo l’indicazione della giornata di lotta del 30/11 e la costruzione della protesta contro il vertice per la giornata del 2 dicembre.

Qui di seguito le iniziative in programma:

– sabato 30 novembre presidio/manifestazione convocato in piazza Venezia lato Colonna Traiana ore 15

lunedì 2 dicembre presidio ore 15, la località dell’iniziativa è in zona Monteverde limitrofa allo svolgimento del vertice ( il luogo esatto verrà comunicato nei prossimi giorni)

– il prossimo 27/11 ore 15 , presso la sede  ” un ponte per…”(piazza Vittorio 132) è convocata la riunione per l’ulteriore messa a punto delle iniziative previste.

E’ inoltre prevista un’iniziativa di avvicinamento il 26 novembre presso La Sapienza/Lucernario occupato alle ore 19 con un incontro su militarizzazione e sfruttamento, l’esempio del colonialismo sionista in PalestinaA seguire, cena benefit e proiezione video informativi info su https://www.facebook.com/events/1432393540307900/?previousaction=join&source=1

Iniziative previste anche a Torino:

– Venerdì 29 novembre, 20,30. Il ritorno, un diritto I rifugiati, il sionismo, la legalità internazionale presso Federazione PdCI Via Verolengo 180

– 30 novembre manifestazione ore 14 presso ex stazione Torino-Ceres (adiacente piazza della Repubblica).

– 1 dicembre: seminario sul sionismo ore 9,30 in via san pio V n. 18.

L’appello dell’iniziativa romana

“Netanyahu? non gradito!”

Mai ospitali con i razzisti e i colonialisti Israeliani
Per l’autodeterminazione e la libertà dei palestinesi

No al vertice Italia- Israele No ai vertici dei mercanti di morte

L’Italia è il quarto partner commerciale di Israele, col quale ha stretto numerosi accordi di cooperazione, commercio e ricerca in vari campi tra cui: esportazioni di gas israeliano, produzione di energie rinnovabili, comparto aerospaziale, sicurezza informatica, Expo 2015 di Milano, agricoltura innovativa, ricerca biomedica e compravendita di sistemi di sorveglianza di produzione israeliana (usati nella costruzione del Muro dell’Apartheid e destinati ad essere installati sulle coste delle grandi isole e del meridione italiano contro i migranti!).

Il governo Letta-Alfano da una parte impone misure di austerità e di riduzione della spesa pubblica, incurante della disoccupazione crescente, dall’altra destina fondi sempre più ingenti alla cooperazione con Israele, soprattutto in campo militare. Tutto ciò avviene mentre “l’Oasi democratica del Medioriente” accresce in modo esponenziale la sua politica razzista, colonialista e aggressiva nei confronti del popolo palestinese.

La colonizzazione sionista della Palestina e la pulizia etnica non si sono mai fermate e procedono anche perché la comunità internazionale, tra cui il nostro paese, sono silenti. Dopo aver espropriato il 78% del territorio storico palestinese per insediarvi uno “stato”, che è senza confini ufficiali e senza Costituzione, Israele, continuando la sua politica di apartheid non rispettando il diritto al ritorno sancito anche dall’ONU, prosegue con i piani di deportazione forzata della popolazione palestinese. Con il Piano Prawer-Begin circa 70.000 beduini del Negev, nel sud della Palestina storica oggi Israele, verranno deportati dalle terre dove hanno vissuto per decenni e secoli, come già sta accadendo alle comunità beduine e ai contadini delle colline a sud di Hebron, nella Valle del Giordano e ad Est di Gerusalemme: il tutto in violazione della IV Convenzione di Ginevra.

Contro il IV Incontro annuale bilaterale Italia – Israele, che si terrà a Roma il 2 dicembre, e in sostegno alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE a Torino il 30 e 1 dicembre:

A Roma le realtà romane in sostegno della Palestina convocano 2 appuntamenti di protesta :
– SABATO 30 NOVEMBRE dalle 15,30 presidio/manifestazione in piazza SS Apostoli (Piazza Venezia)

– LUNEDI’ 2 DICEMBRE dalle ore 15, presidio/manifestazione in zona Monteverde, ASSEDIAMO IL VERTICE Italia – Israele
(il luogo esatto verrà comunicato nei prossimi giorni)

COORDINAMENTO NETANYAHU NON GRADITO!!!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

2 dicembre30 novembremobilitazioneromatorinovertice italiaisraele

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Culture

Imparare a lottare: la mia storia tra operaismo e femminismo

Torna disponibile in una nuova edizione ampliata, nella collana Femminismi di ombre corte,  L’arcano della riproduzione di Leopoldina Fortunati, uno dei testi di riferimento nella teoria femminista marxista italiana — e non solo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la Cina ha vinto

Se l’obiettivo di un titolo apodittico come “La Cina ha vinto” è convincere il lettore della validità della propria tesi, Alessandro Aresu vi riesce pienamente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Mala tempora currunt

Don’t let this shakes go on,It’s time we have a break from itIt’s time we had some leaveWe’ve been livin’ in the flames,We’ve been eatin’ out our brainsOh, please, don’t let these shakes go on(Veteran of the Psychic Wars, 1981 –Testo: Michael Moorcock. Musica: Blue Oyster Cult) di Sandro Moiso, da Carmilla Che per l’Occidente […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale