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Suicidi nelle Marche, contestata Laura Boldrini in visita

L’ennesimo caso che in tempo di crisi restituisce il ritratto dei tanti che, in balia di incertezza, povertà, senso di vergogna ed impotenza ricorrono a gesti di disperazione individuale.

Appresa la notizia, è partito il consueto coro di addolorate voci istituzionali che solo di fronte a queste vicende sembrano ricordarsi del fatto che la crisi non molla la presa e che c’è chi paga quotidianamente le conseguenze delle politiche che in questi anni hanno sempre mirato a scaricarne i costi verso il basso.

Tra questi Laura Boldrini che si trovava nelle Marche e ha deciso di recarsi sul posto per esprimere vicinanza ai parenti delle vittime ma non è stata accolta di buon grado dalla città: mentre entrava nel palazzo comunale per incontrare il sindaco, il commento amaro della sorella di uno dei suicidi ha restituito bene l’atmosfera di ostilità e diffidenza che regnava tra le persone radunatesi lì: ‘Faceva meglio a non venire’.

Alcuni la propria rabbia l’hanno gridata direttamente in direzione della Boldrini, per la piazza si sentiva dire ‘Li hanno uccisi l’Inps ed Equitalia’; il sentimento generale era chiaro ed era quello di chi è ormai sfiduciato verso un’intera classe politica che individua come responsabile e di cui quindi mal digerisce la solidarietà in situazioni come quella di ieri. Una piazza che per buona parte ha scelto di rompere il velo di ipocrisia che vorrebbe ridurre queste vicende a ‘tragiche fatalità’, chiamando invece in causa la responsabilità delle politiche di impoverimento e sacrificio e di chi le promuove.

 

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