InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sosteniamo un compagno esule in Francia da 27 anni

Non siamo avvezzi a chiedere aiuto. Noi , quella generazione che è insorta contro le nefandezze di questa classe dirigente e di questo sistema basato sullo sfruttamento e sull’oppresione. Tuttavia oltre a galera ed esilio, l’umanità di questa nostra storia ci porta a fare i conti con il tempo che aggredisce la vita e la salute di compagne e compagni. Una brutta malattia ha colpito uno di questi compagni esule a Parigi, Enrico, e le condizioni amministrative e giuridiche dei rifugiati in Francia non consente loro di godere del sostegno pubblico. 

Chiediamo quindi un contributo anche economico a chi se la sente.

Qui sotto l’appello e il codice IBAN per fare versamenti a favore di Enrico: FATELO CIRCOLARE!

 

TRENI SORVEGLIATI

Molti militanti delle formazioni armate, più di un trentennio fa, hanno preso un treno e sono partiti. Alla fine del 1980, una massiccia ondata, la prima di quelle che avrebbero caratterizzato il decennio successivo, sbarcava in Francia, con l’urgenza di mettere il più di chilometri possibile di distanza con una Italia che si stava avvitando in una spirale di violenta repressione. Al primo respiro di sollievo in suolo di Francia, ne sono seguiti molti altri, a ogni libertà provvisoria concessa, a ogni avviso sfavorevole emesso dalle Chambres, a ogni decreto d’estradizione non firmato. Di fatto, tra un sospiro e l’altro, si è arrivati a credere che la promessa di François Mitterrand fosse una di quelle serie. Il gruppo degli italiani, difficile definirli comunità, si andava ingrossando ed inventava le più diverse forme di sopravvivenza, insomma investiva il proprio futuro su una dichiarazione ufficiosa. Intorno, si creava la solidarietà della terra d’accoglienza, che seguiva con estrema attenzione le vicissitudini del paese Italia e le sue derive autoritarie. A lustri di calma piatta si alternavano arresti adrenalinici, e gli italiani zampettavano verso i tribunali, valutando il passare del tempo dalle borse stile mercato rionale sotto gli occhi, le tempie ingrigite, uno spessore allarmante del giro vita. Nel 1998, lo spettro Europa cominciò a battere i suoi colpi dal tavolino di Shengen; partirono tre ordini di arresto e gli italiani si svegliano, o meglio vengono svegliati da un tam-tam ben allarmato. E la storia si ripete: prigioni, solidarietà, tribunali ed alla fine l’ulteriore respiro di sollievo, questa volta più udibile: con la messa in libertà dei tre arrestati, arrivarono decine di permessi di soggiorno, che avevano trovato sino ad allora la negativa più ferma, quanto incomprensibile della prefettura. Si poteva andare avanti, restando aggrappati a un puro istinto di sopravvivenza. Dall’altra parte della frontiera, si aggiustava il tiro, nel senso del tiro al piccione. Il concorso del giornalismo ha regalato un’apparenza di legittimità ad una montagna di luoghi comuni a proposito degli italiani in Francia (e di un numero più ristretto altrove), trasformando una storia collettiva in un romanzo d’appendice. L’esilio dorato, per citarne uno, quando lo si incontra scritto e sempre maiuscolo, riesce sempre a stupire: dorato? Basterebbe pensare a Dante, che pur non essendo obbligato a scavalcare le Alpi, trovava alquanto salato “lo pane altrui”. In verità gli italiani diventano oggetto di interesse solo nell’emergenza. O meglio così è stato sino all’estradizione di Paolo Persichetti, quando alla spontanea solidarietà dei suoi colleghi universitari si sono aggiunte le iniziative più diverse.

Ma la reazione più diffusa è stata di stupore e incredulità: dopo vent’anni ritornava il problema degli italiani rifugiati, peggio di guerre stellari! Poi in ordine di tempo è toccato a Cesare Battisti, poi a Marina Petrella. E non dimentichiamo la vergognosa estradizione di Rita Algranati dall’Algeria. La possibilità che in Francia era stata offerta, vivere liberi e preservare la propria memoria, al riparo per quanto possibile da pressioni e ricatti, è stata di nuovo messa in discussione. Oltre frontiera, opinionisti e politici puntarono di nuovo l’indice accusatorio verso la Francia e spesso più si collocano a sinistra e più sono incarogniti. Alla faccia della laicità della critica, qui siamo al peggio del dogmatismo religioso; di fronte a tanta pervicace ostinazione, una sola spiegazione è possibile: non vogliono capire, vogliono punire, schiacciare, umiliare. Eppure continua a restare incomprensibile cosa ci sia di gratificante nell’aver salvato l’Italia dal pericolo “terrorista” per consegnarla a Berlusconi, Fini, Bossi…

Intanto per gli scampati si vive solo il presente, che sia presente del passato, presente del presente, presente del futuro; ma in questa vicenda degli italiani esiliati, è come se tutto restasse sospeso in un tempo senza distinguo fra passato e presente e futuro. Per ritornare all’inizio, i treni che hanno portato in salvo in terra di Francia gli sbaragliati delle lotte armate italiane, sono ancora fermi al binario con il loro carico di salvi a metà, liberi a metà; da questi treni vorrebbero finalmente scendere.

 

Uno di loro è Enrico Villimburgo. Enrico è stato un militante della colonna romana delle BR. Uno di quelli che si è sottratto alla mannaia delle condanne infinite. Uno di quelli la cui condanna non scade. Adesso Enrico è malato e ha bisogno del sostegno che il piccolo gruppo di compagni che si stanno prendendo cura di lui non sono più in grado di garantire per intero.

 

Per sostenere Enrico:

IBAN IT04P0503437750000000000577 intestato a Manuela Villimburgo. Specificare nella causale: “per Enrico
 

c/o BANCO POPOLARE – FILIALE DI BORGO SAN LORENZO (FI)    –   VIA L. DA VINCI, 42


Novembre-dicembre 2013 _ Le compagne e i compagni di Enrico
 

*********************************

Le iniziative a Parigi:

  Chers amis, Un camarade italien, réfugié politique en France depuis 1986,  se trouve dans un état d’extrême précarité et a besoin de notre soutien. Avec l’aide du restaurant autogéré LA CANTINE, nous vous invitons à un repas solidaire le8 décembre à partir de 12 heures. Le restaurant peut accueillir une trentaine de personnes. Nous ferons, si nécessaire, deux services: le premier à partir de midi, le deuxième vers 13 h 30. Nous sommes obligés de procéder ainsi, car nous devons rendre le local à 15 h tapantes. Le prix est libre. Dans la situation difficile que vit actuellement notre camarade, tout geste de solidarité, quelles que soient les possibilités de chacun, est d’une aide précieuse.

Un groupe de camarades italiens
 

P.S. Faites suivre à vos réseaux

 

da: http://contromaelstrom.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

anni 70repressionesosteniamo enrico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Addio a Giovanna Marini: custode della musica popolare

E’ morta a 87 anni Giovanna Marini, cantautrice e ricercatrice della tradizione orale. Ha percorso tutta Italia raccogliendo una massa sterminata di canti popolari in lingua italiana e nei vari dialetti e lingue regionali.

Immagine di copertina per il post
Culture

50 anni dalla strage di Piazza della Loggia – Maggio 2024 su Radio Onda d’Urto

Radio Onda d’Urto dedica la programmazione dell’intero mese di maggio (dal 6 al 31 maggio 2024) al 50esimo anniversario della Strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando il polemos si fa prassi

Majakovsky aveva paura che «una corona» avrebbe potuto «nascondere la sua fronte così umana e geniale e così vera» e «che processioni e mausolei» avrebbero offuscato la «semplicità di Lenin».

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Culture

Le ultime parole scritte da Malcolm X riguardavano il sionismo. Ecco cosa disse

Per Malcolm X, il sionismo era indissolubilmente legato al più ampio colonialismo europeo. In un passaggio poco conosciuto scritto poco prima del suo assassinio, affermò chiaramente che vedeva il sionismo non solo come una minaccia per la Palestina, ma per l’intero Terzo Mondo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Oscar 2024: celebrità e stelle del cinema chiedono cessate il fuoco a Gaza

Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alle radici della Rivoluzione industriale: la schiavitù

E’ considerato come uno dei più noti storici dei Caraibi, insieme a Cyril Lionel Robert James, soprattutto per il suo libro intitolato “Capitalismo e schiavitù”, appena pubblicato in Italia da Meltemi editore.

Immagine di copertina per il post
Culture

ALTRI MONDI / ALTRI MODI VOL.II “Viaggio al centro della Terra”

Non si tratta di cercare degli altrove impossibili, altri mondi alternativi, comunità utopiche. Il centro della Terra è qui, in un angolo di mondo inesplorato.. in altri modi di agire, di contrapporsi, di emanciparsi, tutti da esplorare.

Immagine di copertina per il post
Culture

Art Not Genocide: oltre ventimila artisti firmano contro la presenza israeliana alla Biennale di Venezia

«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iskra: multe e repressione non ci fermeranno

Ieri abbiamo appreso la notizia della condanna al pagamento di oltre 4mila euro comminata a Eddy, nostro compagno, per una iniziativa di lotta del 2016 del Movimento “Disoccupati 7 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Terzo giorno di gas al peperoncino, proiettili di gomma e arresti

Una nuova repressione ha avuto luogo nelle vicinanze del Congresso dopo l’approvazione del progetto di Legge Omnibus.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: di fronte al Congresso, selvaggia repressione e caccia ai manifestanti di assemblee di quartiere, organizzazioni sociali, sindacati combattivi e sinistra

La ministra Bullrich è il braccio armato della dittatura: una nuova operazione su scala smisurata ha cercato di sgombrare alcune centinaia di persone che protestavano contro la Legge Omnibus. Ci sono state decine di feriti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La camera approva la legge contro gli ecoattivisti

La Camera ha approvato definitivamente la legge per contrastare le azioni simboliche dei movimenti che si battono per la giustizia climatica contro monumenti e opere d’arte. Pene da due a cinque anni di reclusione e sanzioni da 20mila a 60mila euro.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Centinaia di denunce e fogli di via in tutta Italia a Extinction Rebellion.

Sono un centinaio le denunce, i fogli di via e gli avvisi orali notificati nelle ultime settimane a persone che hanno partecipato ad azioni di Extinction Rebellion negli ultimi mesi. “Chiamate persino la notte di Natale, per notificare denunce surreali e misure di prevenzione del codice antimafia a persone totalmente incensurate” riportano alcune di loro. Il movimento dichiara di aver iniziato le procedure di opposizione per via amministrativa e lancia una conferenza stampa davanti al Comune di Torino, mercoledì mattina, con avvocati e docenti di diritto di UniTo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le contraddizioni e le moderne intuizioni di un editore militante

Molto si è scritto, detto e discusso a proposito della lotta armata in Italia, attraverso saggi, articoli, dibattiti e testimonianze di vario indirizzo, calibro e dalle finalità non sempre limpide.