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Indovina chi? Goffi infiltrati nel corteo

Capita da qualche tempo anche a Torino, come in molte città d’Italia, che si notino strani personaggi che si aggirano nei cortei, tra la folla dei manifestanti, fingendosi ciò che non sono.

Li si può vedere infatti passeggiare tra la gente indossando kefieh colorate, foulards rossi, fazzoletti o spille no tav, sfoggiando altresì il look sportivo di chi è pronto all’azione.

Non si tratta però di nuovi aspiranti rivoluzionari, nè di proletari in cerca di riscatto, bensì  di individui con un’identità ed una propensione ben definita: lo spione.

Quella dello spione è sì un’attitudine naturale per coloro che scelgono di servire lo stato, tuttavia tale propensione dev’essere affinata nel tempo con la pratica, pena il rischio di incorrere in facili riconoscimenti.

In effetti, può non bastare indossare un fazzoletto rosso (ad intermittenza inoltre) se dalla tasca spunta inequivocabile un auricolare…oppure sfoggiare una kefiah bianca e nera se insieme gli si abbina il borsello d’ordinanza e le inconfondibili Hogan.

Si rischia per di più nei momenti di tensione di essere irrimediabilmente confusi, dimostrando di non sapere bene come muoversi, rischiando di tradirsi anzitempo nell’impeto di solidarizzare con i ben più rassicuranti colleghi questurini.

Se non si vuole passare per goffi imbranati è necessario inoltre non lasciarsi andare a facili entusiasmi e mantenere la lucidità  in ogni momento per essere, ad esempio, in grado di prevedere che non sarà una piccola sedia a bloccare un grosso furgone…

Indovina chi? E’ un utile passatempo per chi come noi ha interesse a tutelare i cortei da questi loschi figuri che possono in ogni istante intervenire effettuando fermi e facilitando così l’azione dei colleghi in divisa.

Possono anche ascoltare indisturbati discorsi tra manifestanti e osservare dall’interno le dinamiche della manifestazione, fornendo materiale utile alla procura di turno che procederà poi all’azione penale verso i compagni e le compagne più generose.

Per quanto ci riguarda il premio del primo maggio torinese 2014 lo vincono questi due:

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Quindi occhi aperti: lo spione è sempre dietro l’angolo, anche se è un cretino. State in campana!

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