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Comunicato del FPLP – Quattordicesimo anniversario di Abu Ali Mustafa

Masse del nostro popolo
Liberi di questo mondo

Portando avanti la battaglia popolare e patriottica, la battaglia di liberazione nazionale democratica, il compagno Abu Ali Mustafa, martire e leader nazionale, ha dedicato la sua intera vita alla lotta, con coraggio, chiarezza, fermezza di principio e convinzione nei suoi ideali, con spirito di sacrificio e una visione d’avanguardia rimasta fedele al progetto nazionale, culminata col suo martirio, e che rimarrà sempre un punto di riferimento per le masse.

In occasione del quattordicesimo anniversario del martirio del nostro leader, simbolo e maestro, noi del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina confermiamo la nostra aderenza al sentiero dei martiri, di tutti i martiri, continuandone il percorso di lotta, ispirati dal loro eroismo, percorrendo il loro percorso, nonostante possano aumentare le difficoltà, gli ostacoli, e nonostante questo implichi dei sacrifici da offrire sull’altare della libertà.

Abu Ali è stato un leader sul campo ed un esempio in dedizione, è stato, insieme ad altri dirigenti, uno dei fondatori della Rivoluzione palestinese contemporanea; tutti loro hanno guidato le battaglie da Al-Karama a Jarash, passando per la leggendaria fermezza dimostrata in Libano, fino alle Intifade della Patria: hanno quindi dimostrato di essere dirigenti straordinari nella salvaguardia dei principi della Resistenza, del rifiuto della sottomissione, e della categoricità rispetto ai diritti nazionali e storici del nostro popolo, a cominciare dal Diritto al Ritorno, il Diritto all’Autodeterminazione, e lo stabilirsi di uno Stato palestinese con piena sovranità e Gerusalemme Capitale.

Figli della nostra gloriosa Patria
Figli del nostro resistente Popolo

Ricordando il nostro leader nazionale, portiamo rispetto alla sua anima e a quella di tutti i martiri del nostro Popolo, tra cui Ezzeddin Al-Qassam, Abdel-Qader Al-Huseini, il saggio della Rivoluzione George Habash, Wadia Haddad, Gifara Ghazza, Abu Ammar, Abu Jihad, Omar Al-Qasem, Fuoad Nassar, Samir Ghousheh, Ahmad Yasin, Fathi Al-Shiqaqi; tutti loro hanno solcato con il sangue il sentiero della libertà ancora oggi lungo e tortuoso. La carovana di martiri ancora non si ferma e la nostra lotta continua ad essere aperta in prospettiva di altra battaglie contro il nemico fascista, che aumenta la sua aggressione politica e sul campo, che confisca terre e uccide uomini, che aggredisce prigionieri, che brucia gli infanti. E’ necessario fermare Oslo e le sue assurde e devastanti implicazioni che altro non fanno che permettere all’occupazione il prosieguo della persecuzione del Popolo palestinese e del suo impoverimento. E’ necessaria la fine della divisione politica palestinese e quel che ne consegue tra settarismo, sanguinarie lotte interne, agende esterne imposte al nostro Popolo in Patria e nella Diaspora.

Masse della nostra Patria e del nostro Popolo
L’anniversario del leader nazionale Abu Ali Mustafa giunge nel momento in cui il Popolo palestinese si trova nella peggiore situazione a livello Nazionale e Arabo, e sta affrontando l’escalation del progetto imperialista sionista. Tale progetto continua grazie alla collaborazione reazionaria araba e mira innanzitutto a rafforzare la funzione del nemico sionista nel controllo del Mondo Arabo tramite la divisione, la frammentazione etnica e geografica, e la distruzione delle capacità della Nazione tramite l’imposizione della dipendenza e del sottosviluppo, con l’obiettivo della capitolazione della nostra causa centrale, quella palestinese, causa che man mano, giorno dopo giorno, perde di priorità nell’agenda internazionale e araba.

Nell’affrontare queste circostanze, come Popolo palestinese che vive una fase di liberazione nazionale democratica e che non ha raggiunto i propri obiettivi, dobbiamo continuare ad affrontare il nemico non contando più sui dictat del progetto statunitense; dobbiamo abbandonare l’illusione dei negoziati con l’occupazione, sia diretti che indiretti, ancora in piedi grazie al pretesto di una cessazione dell’assedio dalla Striscia di Gaza e delle sofferenze dei suoi abitanti.

Chiediamo la fine dei negoziati, all’origine della divisione politica, del disperdersi degli sforzi nazionali, dello scoraggiamento delle sommosse popolari, invero mai cessate, grazie alle cui trattative il nemico si è sentito incoraggiato a persistere nella sua arroganza fascista, senza possibilità alcuna per una soluzione politica del conflitto, e senza via d’uscita dalla fase di stallo nazionale. L’unica via è la cessazione degli Accordi di Oslo e la fine della divisione, tornando così alla via dell’unità e della Resistenza; ciò non può accadere tramite una seduta del Consiglio nazionale Palestinese, ma tramite la riabilitazione della attuale dirigenza dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina rinnovandone la legittimità e ricostruendo il Movimento Nazionale Palestinese all’interno della struttura dell’OLP per tornare a renderla l’unico rappresentante del Popolo palestinese, riportandolo ad essere vera guida delle sue lotte nella Patria e nella Diaspora.

Figli del nostro Popolo e della nostra Patria

Nell’anniversario del leader, martire, maestro e simbolo, puntiamo all’aumento dello scontro con l’occupazione, sia per mezzo delle sollevazioni popolari continue, che attraverso le lotte degli eroici prigionieri, le operazioni della Resistenza, sia organizzate che spontanee, così da mostrare le reali capacità del nostro Popolo e rivelare quali alternative ed impegno può dimostrare, riflettendo la misura della sua consapevolezza delle priorità nell’affrontare le contraddizioni, e questo è ciò che lo rende lontano dalla devastante divisione politica interna. E’ l’ora della coesione con le iniziative popolari, del loro incremento, rispondendo alla loro spontaneità e alla loro consapevolezza dell’inutilità del progetto di neutralizzazione statunitense. Queste iniziative aprono una via alternativa di Resistenza che porterà, prima o poi, allo scoppio di una Intifada popolare in un momento che non può essere definito o previsto.
Nostro resistente Popolo

Ci impegniamo dunque con il nostro Popolo e con il nostro leader Abu Ali, e con tutti i martiri che hanno solcato il sentiero, a continuare sui loro passi; crediamo che la maggior dimostrazione di fedeltà sia l’incremento della lotta, della resistenza e della coesione con le scelte delle masse Popolari, fautrici delle conquiste, e unica parte a cui ci affidiamo per tener dritta la bussola per la nostra avanzata.

Nell’anniversario del suo martiri, onore ad Abu Ali Mustafa
Onore a tutti i martiri
Libertà ai prigionieri
Insieme sul sentiero dell’unità e della Resistenza, in tutte le sue forme

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Dipartimento d’Informazione Centrale
27 agosto 2015

fonte: udap.it

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