InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sta nel sogno realizzato

Riprendiamo un contributo di Chiara Sasso da notav.info, originariamente apparso su Comune-info.net

Sono arrivati in migliaia con la tenda e lo zaino. Molti si sono iscritti nella “ciurma” per dare una mano concretamente. Capita così che accanto agli storici del movimento, ci siano ragazzini che a testa bassa tagliano frutta per la sangria raccontando da dove arrivano, gli studi fatti, le loro speranze: Marsiglia, Erasmus in Canada, dottorato a Londra, New York (per una tesi sulla Valle), Firenze, Parma, Messina, Bologna… Sono arrivati per un festival di musica che qualcuno ha fatto di tutto per fermarlo senza riuscirci, sono arrivati per abbracciare chi ogni giorno protegge una valle nota in tutto il mondo, sono arrivati per non smettere di sognare in tempi cupi. Il Festival Alta Felicità è una straordinaria festa, in grado di far intravedere una nuova cultura politica. “Sta nel sogno realizzato, sta nell’immaginazione, nella musica sull’erba, nella provocazione…”, hanno gridato in migliaia sulle note di una versione rivista di Ma chi ha detto che non c’è?

Ma chi l’ha detto che non c’è? “Sta nel fondo dei tuoi occhi sulla punta delle labbra sta nel corpo risvegliato nella fine del peccato”. Lo cantava Gianfranco Manfredi negli anni Settanta. Lo ha riproposto in una straordinaria interpretazione il cantautore Errico Cantamale dal palco del Festival Alta Felicità. Attualizzandola con un’altra canzone dedicata a un quartiere di Torino “Vanchiglia Lyrics”. “Amici state calmi ascoltate una canzone che parla di cose brutte polizia e repressione della disgraziata volta in cui mi hanno messo dentro. Di giorno mettete le reti e di notte noi le tagliamo. Anche stanotte sono in giro i ragazzi di Vanchiglia. Siamo tutti baschi siamo tutti portoghesi”. Già, “state calmi”, una parola. Una botta di energia che ha tirato su dal prato tanta di quella polvere per il numero di ragazzi che saltavano con le braccia al cielo. Il cielo tornava nell’immaginario e sembrava riflettersi su quella interminabile fila di tende azzurre che per tre giorni hanno occupato i prati di Venaus. Il venerdì si parlava di ventimila, poi o numeri delle presenze sono ancora saliti 30 40mila.

Sta nel sogno realizzato, sta nell’immaginazione, nella musica sull’erba, nella provocazione” Ma chi ha detto che non c’è? (Forse per un bel po’ di tempo si è distratto).

Intanto i ragazzi sono in fila, in lunghissime file davanti al tendone dei pasti, dei panini, delle birre, dell’acqua e inevitabilmente anche dei servizi igienici. Premio resistenza ai militanti addetti alla cottura della polenta, alle griglie, il caldo ammazza.

Arrivano da tutta Italia scendono dal pullman con la tenda e lo zaino. Molti si sono iscritti nella “ciurma” per dare una mano concretamente. Capita così che accanto agli storici del movimento, ci siano ragazzini che a testa bassa tagliano frutta per la sangria raccontando da dove arrivano, raccontando gli studi fatti, i sogni: Marsiglia, Erasmus in Canada, dottorato a Londra. Steven da New York venuto per una tesi sulla valle, da Firenze, da Parma, da Messina, da Bologna. Da Lecce: “Ho lasciato a casa due figli grandicelli ma dovevo venire l’avevo promesso ad un’amica che non c’è più”. Intanto si fermano le navette e scaricano nuovamente una quantità incredibile di ragazzi come non ci fosse un domani… Chi l’ha detto che non c’è. Parte un coro: “Pierooo Pieroooo” da un gruppo all’altro del campeggio di voce in voce “Pierooo”. Un richiamo che sbatte conto le pareti di roccia di Novalesa, superano gli alberi. “Pierooo”.

Il festival non si doveva fare, in tutti i modi hanno cercato di fermarlo. Prima sono arrivati i fogli di via per tutta una serie di persone, anche se Venaus non ha cantieri è diventato un posto dove negarne l’accesso. I fogli di via sono decisi dalla Questura per le persone ritenute socialmente pericolose, è stato introdotto nell’ordinamento nel 1956 in sostituzione del confino. Poi sono cominciati i tira molla con il sindaco di Venaus, la prima delibera confermava la contrarietà dell’amministrazione alla grande opera, e come conseguenza anche la presa in carico del festival, salvo in seguito richiedere tante e tali limitazioni dell’organizzazione da mettere in serie difficoltà l’evento. Poi è arrivata la raccomandata del Comune con richiesta di sgombero dello storico presidio notav per: “presunte violazioni alle norme in materia di urbanistica” (il presidio è attivo dal 2005 dunque quasi vent’anni). Poi è arrivata la diffida del sindaco ad adempiere nel rispetto delle norme per le seguenti attività: “Attività di campeggio, di ristorazione, di area spettacoli”. Prontamente è stato risposto che le norme erano state rispettate.

Poi il giorno stesso dell’inizio del festival sono arrivati funzionari dell’ASL (azienda sanitaria locale) per controllare ancora. Il risultato? Un verbale che dimostrava quanto tutto fosse in regola. Parte a raffica sui social la comunicazione rassicurante: “Tutto a posto, tutto in regola”. Ma che te lo dico a fa. I ragazzi sono già in viaggio, i treni per la valle zeppi.

Intanto si discute sul nuovo Decreto Sicurezza che limiterà maggiormente spazi di azione e di controinformazione. Le conseguenze riguardano non solo chi sceglie di proteggere territori come la Val Susa, ma anche quei pezzi di società che ovunque e in tanti modi diversi camminano con i più fragili. Viene in mente lo scritto del pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller contro il nazismo. “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari… ed ero contento perché rubacchiavano…”. Niemöller fu arrestato su ordine di Hitler e rinchiuso a Dachau. Non esiste una versione definitiva del suo sermone, il testo scritto e rimaneggiato nel tempo più volte, cambiando le persone discriminate e il loro ordine.

La straordinaria partecipazione di tanti giovani al Festival è la conferma che la canzone di Manfredi rimane attuale: “Chi l’ha detto che non c’è”. Nel momento stesso in cui si decide con un colpo di mano di far gonfiare la cupola della tenda su un prato di Venaus è già di per sé un atto politico. Il resto viene da sé, sarà da costruire “Partire dalla speranza e non dalla paura” cita Comune-info. Insieme a un cartello appeso al collo di un ragazzo che si aggira e propone: “Abbracci notav gratis”. Ma Piero è poi stato trovato?

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Festival Alta Felcitià 2024movimento notavno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il porto crocieristico di Fiumicino

Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Comune di Bussoleno allunga le mani sulla stazione internazionale ed è subito bufera

“Metti la cera, togli la cera”. Chi di noi non si ricorda della famosa frase pronunciata dal maestro Miyagi nel film “Karate Kid” all’inizio degli anni 80.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La violenza colpisce la scienza: gli esperti sono minacciati per aver rivelato gli impatti sulla biodiversità

Messaggi intimidatori, attacchi fisici, avvertimenti. Secondo l’International Council on Science, gli scienziati ambientali latinoamericani sono sempre più minacciati. di Ana Cristina Alvarado, da ECOR Network “Stiamo assistendo a casi di persone che pubblicano informazioni scomode e, alla fine, si attaccano gli scienziati al fine di mettere a tacere il loro lavoro”, afferma Laura Furones, autrice […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: corteo No Ponte sullo Stretto in occasione del Carnevale, la polizia carica a freddo i manifestanti

Un’ampia manifestazione a Messina contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto ha animato questo sabato 1 marzo la città siciliana. Un corteo colorato ha legato la giornata di lotta con la festività del Carnevale, da sempre festa popolare e giorno in cui – fanno sapere i No Ponte – “si rovescia, si fa beffe del potere, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Opporsi al ponte sullo Stretto costa: 340mila euro!

La storia del Ponte sullo Stretto si arricchisce di una nuova, incredibile pagina. di Peppe Marra, da Volere la Luna Presentato come un’opera strategica, il Ponte è in realtà un grande inganno (https://volerelaluna.it/controcanto/2024/02/15/messina-linganno-del-ponte/), tali e tante sono le criticità legate alla sua realizzazione. In sintesi: il territorio dello Stretto è una zona ad alto rischio sismico e costruire una struttura di queste dimensioni su un’area così instabile […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Viaggio nei cantieri del Tav tra mito e realtà. Il sistema “grandi opere” per espropriare, devastare e speculare

Sono passati 30 anni da quando, a inizi anni ’90, nasceva il movimento No Tav in Val di Susa (TO). Parallelamente alla sua storia, emergeva quello che sarebbe diventato il modus operandi di gestione manageriale dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica in Italia: le “grandi opere”. Un quantitativo ingente di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: allargamento al cantiere di San Didero

Durante la giornata di ieri a San Didero sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda antistante al cantiere, sin da subito i No Tav hanno presidiato il piazzale del presidio, luogo in cui l’allargamento della rotonda potrebbe proseguire.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio inizia a scontare ai domiciliari

Arriva la notizia che Giorgio ha iniziato a scontare una pena definitiva ai domiciliari, questo avviene nel quadro di una continua persecuzione nei confronti dei No Tav. da notav.info Si tratta di un cumulo di definitivi: il maxi processo per le giornate di lotta del 27 giugno e del 3 luglio 2011, per il quale […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.