InfoAut
Immagine di copertina per il post

Grecia: scontri tra polizia e il movimento contro la miniera d’oro

Aggiornamento delle 18:20: I manifestanti sono riusciti a raggiungere l’albero in cima al monte come annunciato. Tra gas lacrimigeni CS, pallottole di gomma e provocazioni poliziesche il corteo inizia lentamente a tornare a valle

 

“Noi abitanti della zona di Ierissos riuniti nell’assemblea popolare di martedì 31 luglio abbiamo deciso che scaleremo il monte Kakavos per difendere i boschi, l’acqua e la nostra vita”.

Ed oggi 5 agosto la scalata è iniziata al grido di “si parla di utili e di perdite, noi parliamo di vite umane!”. E’ una della manifestazioni organizzate dal movimento NO Gold Mining che da anni nella penisola delle Calcidi si batte contro il progetto della Hellas Gold, agenzia satellite della canadese Eldorado Gold. Comprare le montagne, sottrarre le terre alla popolazione, devastare i boschi, inquinarne le acque e costruire una grande miniera d’oro è l’obiettivo che la Eldorado Gold (un nome un programma!) è determinata ad ottenere anche in barba alle flebili resistenze della legislazione locale e nazionale. La strategia politica è: “la miniera d’oro porterà lavoro!”, ma lo slogan non ha sortito l’effetto sperato: nessun consenso da queste parti ad un progetto che letteralmente ti ammazza di lavoro.

Per contrastare le resistenze della popolazione, che mai creduto alle promesse dell’azienda canadese rispondendogli sempre con un secco “NO!”, è iniziata la battaglia sia legale che… militare. La strategia dell’azienda è farsi concedere e sequestrare ettari di territorio per realizzare dei così detti sondaggi tenico-scientifici, militarizzarli anche con squadre di sicurezza privata e lentamente accaparrarsi porzioni di montagna. Il movimento NO Gold Mining ha fin da subito denunciato la strategia utilizzata dall’impresa e dall’indotto di speculatori organizzando diverse manifestazioni, assemblee e momenti di contro-informazione che con il tempo hanno reso il movimento una determinata resistenza popolare che vive anche grazie al sostegno della solidarietà di parte della società greca. Oggi il movimento con la scalata del monte era determinato a mostrare alle autorità che militarizzano le montagne della regione e all’impresa Hellas Gold che quelle sono terre che non gli appartengono… e così è stato! In tantissimi fin dalle prime ore della mattina si sono radunati a valle e poi hanno iniziato la lunga marcia scandendo slogan ed esponendo striscioni. Intorno alle 13h e a pochi metri dalle istallazioni per i sondaggi, diverse decine di poliziotti in assetto antisommossa hanno iniziato a sparare lacrimogeni CS. L’aria divenuta subito irrespirabile non ha impedito ai manifestanti di continuare la marcia rallentata dagli incendi provocati dai candelotti lanciati anche dentro i boschi, e domati dai No Gold Mining. Davanti alla determinazione della manifestazione la polizia non ha esitato a sparare anche bombe assordanti e per la prima volta nella storia della Grecia sono stati utilizzati proiettili di plastica. Mentre i No Gold Mining si stanno ricompattando emerge chiaro e netto dalle Montagne delle Calcidi il rifiuto più intransigente di abbandonare il proprio territorio alla speculazione e alla devastazione ambientale; al ritornello del “la miniera d’oro porta lavoro!” qui non ci crede nessuno… e c’è da riconoscerlo che nella Grecia in crisi è già una straordinaria vittoria e una miniera di lotte e resistenze sociali per il futuro.

 

Su twitter @fulviomassa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Greciaminierenotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Atene: migliaia di greci in piazza in solidarietà con il popolo palestinese

Migliaia di greci hanno manifestato nella serata di giovedi 22 maggio nel centro di Atene verso l’ambasciata israeliana chiedendo la fine immediata degli attacchi genocidi israeliani contro Gaza

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: sciopero generale a due anni dalla strage ferroviaria di Tebi, manifestazione oceanica ad Atene

Grecia paralizzata per uno sciopero nazionale indetto da tutti i sindacati con oltre 200 manifestazioni – una delle mobilitazioni più imponenti degli ultimi decenni – per chiedere verità e giustizia in occasione dell’anniversario di due anni dalla strage ferroviaria di Tebi, in cui persero la vita 57 persone, tra cui molti studenti: 85 i feriti gravi, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.