InfoAut
Immagine di copertina per il post

Block Friday: l’onda verde torna ad invadere le città

||||

Il Block Friday riempie di centinaia di migliaia di giovani le piazze di tutta Italia e di molte città nel mondo. 

Il movimento di Fridays for Future è sceso nuovamente nelle piazze di tutto il mondo. Uno sciopero chiamato “Block Friday”, in antitesi rispetto al Black Friday, la giornata dei saldi dei prodotti tecnologici (e non solo). A ridosso della Cop25 che si terrà a Madrid a partire dal 2 Dicembre, il movimento continua a chiedere interventi strutturali per affrontare la crisi ecologica. Nonostante la pioggia nel nostro paese sono stati organizzati presidi e cortei in oltre 100 città. A Roma circa 30.000 persone si sono mosse da Piazza della Repubblica, fino a Piazza del Popolo. Una composizione prevalentemente proveniente dalle scuole superiori. A differenza del 27 Settembre non si è registrata la stessa presenza di ragazzi delle medie e delle elementari, quando dalle stesse scuole le maestre e i maestri avevano accompagnato i propri studenti in piazza. Una grande scritta “Ilva uccide” è stata lasciata lungo il percorso in solidarietà con gli abitanti di Taranto. Diverse banche sono state segnalate lungo il percorso per denunciare il finanziamento degli investimenti inquinanti.

milano fff

A Milano in 20.000 sono partiti da Largo Cairoli. Il corteo milanese si è concentrato soprattutto sull’attaccare Amazon, per gli enormi profitti prodotti con il Black Friday. Profitti che alla base si poggiano su un consumo insostenibile e sullo sfruttamento di tanti lavoratori. A Napoli lo striscione di testa recitava “Non ci bastano le parole” sottolineando le responsabilità dei politici, incapaci di portare soluzioni concrete ai problemi ambientali. A Venezia la manifestazione è partita dalla Stazione di Santa Lucia. Circa 2.000 persone sono scese in piazza. Il corteo ha praticato diversi blocchi di fronte ai negozi di Burger King, H&M e campo di Santa Lucia. Venezia nelle ultime settimane è stata simbolo delle conseguenze drammatiche che la crisi climatica può comportare. Il corteo ha chiesto un futuro diverso rispetto a quello che ad oggi, sembra essere già stato scritto.

 torino fff
Torino

A Torino circa 4.000 giovani sono scesi in piazza divisi in tre cortei partiti dal Campus Einaudi, da Piazza Bernini e da Corso Dante con il fine di bloccare la città e mettere in difficoltà il traffico automobilistico. Durante i cortei molte sono state le controparti segnalate o sanzionate: dal Comune alla Rai, dalla Regione Piemonte che si rifiuta di dichiarare l’emergenza climatica fino al MIUR. Le tre piazze si sono poi ricongiunte davanti a Porta Nuova e hanno occupato Via Roma (salotto dello shopping cittadino). Anche a Torino molti interventi sono stati in solidarietà con i lavoratori di Amazon. Ad Avigliana, a pochi chilometri di distanza, moltissimi studenti hanno risposto alla chiamata di Fridays for Future – Val di Susa in Piazza De Andrè per contestare il nuovo McDonald’s e l’impatto ambientale dei fast food. Nel pomeriggio a Sannazzaro tra Pavia e Alessandria alcuni manifestanti hanno bloccato la raffineria di Eni. Sugli striscioni si legge “Eni distrugge il pianeta, usciamo dal fossile”.

 bologna fff
Bologna

A Bologna 3.000 persone hanno partecipato al corteo, partito da piazza XX Settembre, dietro uno striscione che portava la scritta “Block the Planet, Block Friday”. La giornata è stata all’insegna del blocco, a partire dal die-in messo in atto a Porta San Felice, in direzione dei Prati di Caprara dove da diverso tempo è in corso una lotta contro i processi di speculazione sull’area. Da lì il corteo si è mosso per i viali che circondano il centro cittadino, paralizzando il traffico. Presenti le tute verdi di Until the Revolution, che martedì scorso si sono riappropriate di uno spazio in università, ” La Huelga”. Sanzionati un negozio di Zara e un Amazon Locker per denunciare gli effetti sull’ambiente  e sui lavoratori da parte del Black Friday.

 Pisa fff
Pisa

A Firenze tanti giovani hanno riempito Piazza della Repubblica, in quanto luogo centrale per lo shopping fiorentino. In particolari si sono praticati blocchi verso i negozi della Apple, Rinascente, Zara, H&M e Benetton. Sempre in Toscana circa 500 giovani, per lo più studenti medi, hanno attraversato il centro di Pisa. Contestata la sede di Eni. Nel pomeriggio attivisti di diverse città toscane hanno raggiunto la raffineria Eni di Stagno, nei pressi di Livorno per denunciare la devastazione ambientale causata dalla multinazionale.

 eni fff
Blocco della raffineria Eni di Stagno

A Taranto prima della manifestazione di Fridays for Future, giovani, lavoratori e associazioni hanno bloccato gli ingressi dell’Ilva, invitando gli operai siderurgici a scioperare. Nelle ultime settimane l’Ilva è stata al centro del dibattito nazionale, visto il dietrofront della multinazionale Arcelor Mittal che aveva vinto la gara di assegnazione degli stabili. Vicinanza al popolo tarantino è stata manifestata anche dalle altre città. 

A Catania il corteo è partito da Piazza Roma. La manifestazione è cominciata con un’azione di fronte una sede dell’Unicredit per la speculazione che continua a portare avanti sui combustibili fossili e sulle missioni militari come quella turca in Rojava. Successivamente un die-in ha denunciato il consumismo sfrenato proposto dalle imprese del fast fashion. A Palermo lo striscione “Proteggiamo la nostra terra” ha aperto la manifestazione. Un corteo a cui ha partecipato anche la campagna “Si Resti Arrinesci” con la quale i giovani palermitani contestano l’emigrazione forzata cui sono costretti molte persone nate nel Sud Italia.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

FRIDAYFORFUTURE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Climate Strike a Torino: basta stragi di corpi e territori

Difendiamo il nostro futuro: Torino, ieri mattina, ha letto questa frase sullo striscione che apriva il corteo del Global Strike, dove migliaia di giovani – ma non solo – hanno occupato le vie della città per protestare contro un sistema che sempre più ci è avverso. Da piazza Statuto a piazza Vittorio, passando per corso […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima : ora o mai più!

Il 23 settembre in tutte le città del mondo si terrà lo sciopero per la giustizia climatica e sociale. In Italia, in un momento in cui la priorità dei partiti è la campagna elettorale risuona ancora più forte la centralità delle rivendicazioni che i giovani e le giovani da anni portano in piazza. Siccità, scarsità […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi non danza non sa cosa succede vol. 3

Proponiamo alcune valutazioni a caldo sugli ultimi eventi dell’estate, alcune riflessioni che fanno seguito ad altri approfondimenti già usciti su questo sito. Uno spunto per dotarsi di una chiave di lettura capace di dare slancio verso i mesi a venire facendo tesoro delle esperienze vissute insieme..  L’attesa era altissima. Ultimi giorni di preparativi dopo mesi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero Globale per il Clima: i giovani si riprendono il presente

Ieri 25 marzo, si sono svolti centinaia di cortei in tutto il mondo e decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Italia in occasione dello Sciopero Globale per il Clima organizzato da Fridays For Future. Quest’anno il Climate Strike si è connotato in maniera precisa dando centralità al tema della guerra aperta […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima: migliaia di giovani in tutta Italia riempiono le piazze

Lo sciopero globale per il clima lanciato da Fridays for Future torna a riempire le piazze italiane dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Cortei ed iniziative in decine di città italiane a sottolineare l’urgenza di cambiare direzione e mettere in discussione il modello di sviluppo imposto. In aggiornamento – Le migliaia di giovani […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Solidarietà a Dana da Fridays 4 Future!

Riprendiamo dal sito di Fridays for Future la lettera aperta che il movimento ha lanciato in sostegno a Dana e contro la sua ingiusta carcerazione. Il 17 settembre l’attivista no Tav Dana Lauriola, storica portavoce del movimento, viene tradotta in carcere a seguito di una condanna a 2 anni di reclusione. Per la magistratura torinese, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la centrale a carbone di Fusina, interrotta la produzione

Duecento attivisti dei centri sociali del nord – est hanno bloccato da questa mattina la centrale a carbone di Fusina a Marghera, al grido di “DeCOALonize the planet”. La centrale termoelettrica Andrea Palladio è di proprietà di Enel ed è stata costruita negli anni ’60. In Italia ci sono ancora 12 centrali a carbone sparse […]