InfoAut
Immagine di copertina per il post

Università e guerra: costruiamo le alleanze per la de-escalation militare

Sì è svolta lo scorso giovedì 11 maggio al Polo Piagge dell’Università di Pisa l’iniziativa “Università e guerra: quali alleanze per una de-escalation militare?” organizzata dalla rete RiseUp4Rojava Pisa.

da Riscatto Pisa

Strutturato in due momenti, l’evento si inseriva nel solco delle mobilitazioni di dicembre, quando l’università di Pisa era stata occupata e l’amministrazione universitaria aveva espresso pubblicamente la propria solidarietà alle popolazioni in quel momento bombardate da Erdogan.
L’obiettivo era proprio quello di dare seguito alle belle parole dell’Università, che in quell’occasione si era impegnata anche ad aprire un’istruttoria rispetto agli accordi che ha con aziende mortifere come la Leonardo SpA.


Nella mattinata, quindi, è stato organizzato un incontro con l’università del Rojava, in cui è stato lanciato un gemellaggio fra gli Atenei pisani e le istituzioni formative nella Siria del Nord e dell’Est. Questo gemellaggio vorrebbe andare proprio nella direzione di costruire un’università che lavori alla de-escalation, formando lə studentə alla pace e non alla guerra.
È stata anche un’occasione per approfondire l’ipotesi formativa portata avanti all’interno del processo rivoluzionario, i suoi principi e il metodo con cui è strutturata
Si è trattato del primo passo verso un gemellaggio che deve essere nei fatti ancora più che nelle intenzioni e nelle parole dell’università.

Il pomeriggio invece si è tenuto un momento di conoscenza, approfondimento e aggiornamento della situazione in Kurdistan e in Turchia, rispetto alle elezioni del 14 maggio: quali sono le possibilità e quali scenari si aprono dopo la tornata elettorale? Ne abbiamo parlato insieme al giornalista Murat Cinar, a UIKI ONLUS e alla campagna internazionale End Cross Border Bombings.
Abbiamo approfondito in modo particolare il mercato delle armi, sempre in crescita in Turchia, e che la lega anche all’Italia e alle sue università.
In un momento come questo, in cui in ogni ambito della società si sta puntando ad una sempre crescente escalation militare, è quanto mai necessario costruire un processo di de-escalation, a partire anche dai luoghi della formazione.
L’obiettivo, quindi, è continuare la mobilitazione e la costruzione della solidarietà attiva alla rivoluzione confederale della Siria del Nord e dell’Est.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerraRojavauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale e cortei nazionali: di nuovo decine di migliaia in piazza in tutta Italia

La due giorni di mobilitazioni del 28-29 novembre contro la finanziaria di guerra ed il genocidio del popolo palestinese ha nuovamente portato in piazza decine di migliaia di persone da nord a sud.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Leva-tevi

Germania, Francia ed Italia stanno reintroducendo la leva militare, ad oggi su base volontaria, domani chissà.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu.