
Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele
In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.
La mobilitazione in solidarietà con il popolo palestinese in Italia non si ferma. Mentre il circo mediatico-politico cerca di far dimenticare in fretta i crimini israeliani, le piazze continuano a sostenere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e la necessità di riconoscere il genocidio per mano sionista.
Il corteo convocato in occasione della partita Italia–Israele valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, si inserisce nella campagna internazionale “Show Israel the red card” che già in occasione della Partita Norvegia-Israele ad Oslo aveva messo in campo un’enorme manifestazione e contestazioni fuori e dentro lo stadio con la polizia norvegese che aveva attaccato il corteo e lanciato gas lacrimogeni.
La militarizzazione della città di Udine è stata imponente con una maxi-zona rossa attorno allo stadio Friuli, tra cecchini, droni e unità cinofile degli artificieri. Militari italiani – e agenti del Mossad, il servizio d’intelligence israeliano – attorno all’albergo della nazionale israeliana. Ma l’intimidazione di stato messa in campo non è stata sufficiente a sgonfiare la partecipazione: giovani, sportivi, squadre di calcio popolare, lavoratori e lavoratrici hanno partecipato in massa e con determinazione. Il numero dei manifestanti ha superato di gran lunga quello delle presenze all’interno dello stadio. Stadio in cui comunque, nonostante l’impressionante dispositivo di sicurezza, sono state sventolate bandiere della Palestina e la squadra israeliana è stata fischiata.
Non solo: una parte del corteo ha rifiutato di accettare i limiti imposti dalla Questura e una volta arrivata in Piazza Primo Maggio ha tentato di superare il blocco delle forze dell’ordine in viale della Vittoria per avvicinarsi allo stadio. Qui la polizia ha attaccato il corteo con idranti ed un fitto lancio di lacrimogeni che è durato circa un’ora. Sarebbero 13 i fermati tra i manifestanti, 8 di loro sono stati colpiti dai fogli di via da Udine e due le persone arrestate e trattenute in Questura tutta notte.
La piazza di Udine ha sottolineato la necessità di contrastare i tentativi di riabilitazione dello stato sionista attraverso eventi sportivi e culturali che hanno l’obiettivo di “normalizzare” quanto accaduto da due anni a questa parte nella Striscia di Gaza.
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