InfoAut
Immagine di copertina per il post

Personalità del mondo della cultura francese scrivono a Macron sugli arresti degli esiliati italiani

||||

Signor Presidente,

è per volontà del presidente della Repubblica François Mitterrand che alcuni militanti italiani dell’estrema sinistra, che hanno intrapreso la via della violenza politica durante le lotte degli anni settanta, sono stati accolti nel nostro paese, a condizione esplicita di abbandonare ogni attività illegale. Lei, forse, non avrebbe fatto la stessa scelta. Ma il contesto era diverso, la “strategia della tensione” era ancora forte, e i giuristi francesi spesso perplessi per quanto riguarda le “leggi speciali” sulle quali le procedure italiane si reggevano. Qualsiasi cosa si pensi di questa eredità, lei converrà che non si può tornare indietro nel tempo, né cambiare gli eventi del passato. 

Quarant’anni fa, decine di persone sono uscite dalla clandesitinità, hanno deposto le armi, i loro fascicoli sono stati studiati dalle più alte autorità dei servizi francesi, della polizia e della giustizia. Il loro soggiorno in Francia è stato accettato, per poi venire ufficializzato con l’attribuzione di permessi di soggiorno. Alcune di queste persone si sono sposate, creando così delle coppie binazionali, molte hanno avuto dei figli, che sono oggi cittadini francesi, e alcune volte addirittura dei nipoti, anche loro francesi. Per decenni hanno contribuito alla ricchezza del paese con il loro lavoro, alcuni sono addirittura stati assunti dallo Stato francese. Tutte queste persone hanno rispettato il loro impegno di rinunciare alla violenza.

Nonostante queste persone abbiano oggi tra i 65 e gli 80 anni, con i problemi d’età, di salute, di autonomia limitata, alcuni in Italia se ne stanno servendo come comodi spauracchi per raggiugnere obiettivi di politica interna che non ci riguardano. La campagna mossa da costoro equivale ad accusare decine di funzionari dei nostri servizi amministrativi, ad accusare la polizia, la giustizia, l’amministrazione della Repubblica francese di aver, per quarant’anni, protetto degli assassini. 

 

Relativismo

Facendo come se il tempo si fosse fermato mezzo secolo fa, alcuni fingono di credere che gli esuli italiani siano rimasti bloccati in un eterno presente. In realtà, la Francia e l’esperienza dolorosa dell’esilio, della lontananza dal paese natale hanno permesso loro, al contrario, di avanzare nel loro percorso di vita, di divenire delle persone altre. Per la Francia, ciò è equivalso a dare fiducia all’essere umano, alle sue capacità di trasformazione e progresso, e questa fiducia è stata rispettata.

Nell’agosto 2019, istigata da Salvini, l’Italia ha ratificato la convenzione europea relativa all’estradizione tra Stati membri dell’Unione, cosa che il paese aveva cercato di evitare dal 1996. Questa iniziativa aveva come unico obiettivo quello di annullare le decisioni francesi sugli esuli italiani. Secondo le nostre regole di diritto, in effetti, i fascicoli che riguardano gli esuli italiani sono tutti prescritti, e non potrebbero consentire delle estradizioni a quaranta, in alcuni casi cinquant’anni di distanza dai fatti.

Ricordiamo che, in Francia, sono solo i crimini contro l’umanità ad essere imprescrittibili. Equiparare un qualsiasi affaire di omicidio ad un genocidio, assimilare delle persone accolte dalla Repubblica francese a dei nazisti nascosti da qualche dittatura del Medio Oriente, è far prova di un relativismo che non può beneficiare che i circuiti negazionisti e i loro amici di estrema destra. 

 

Meccanismi fondamentali della giustizia

Signor Presidente, la preoccupazione di prendere maggiormente in considerazione il punto di vista dei nostri partner europei non deve condurre al confusionismo storico e all’abbandono dei meccanismi fondamentali della giustizia. Nell’Orestea di Eschilo, un assassino erra nel suo esilio, inseguito dalle dee della vendetta, che reclamano la riparazione in nome della vittima. Ma Oreste dice una cosa curiosa: “Non sono più un supplicante dalle mani sporche: la sporcizia si è smussata. Si è consumata al contatto con gli uomini che mi hanno ricevuto nelle loro case, o che ho incontrato per la strada.” Come se il tempo, l’esilio, i traffici degli uomini avessero un potere di purificazione, come se Oreste non si riducesse più a colui che aveva commesso l’atto, il più terribile tra tutti: uccidere sua madre. Alla fine dell’opera, Atena, dea protrettrice della Polis, prende una decisione che assomiglia più ad un amnistia che a un’assoluzione. Le Erinni, invitate ad abitare ad Atene, come a voler riaffermare il rispetto delle vittime, accettano la fondazione del tribunale dell’Aeropago, la fondazione del diritto moderno. Il ciclo della vendetta è concluso, e arriva quello della giustizia. 

Com’è possibile che ci si dimentichi così spesso di questa leggenda , fondatrice della nostra cultura europea comune? La vendetta è nuovamente all’ordine del giorno. La sporcizia che non si cancella mai, che riduce un criminale al suo crimine, sempre presente, mai passato, è uno strumento di manipolazione dell’opinione, e di confusione per le coscienze. L’estrema destra italiana, responsabile dei due terzi dei morti degli anni conosciuti come “anni di piombo,” e che osa parlare a nome delle vittime, non potrà che dirsi soddisfatta dell’impresa. 

Signor Presidente, ci sarebbe sicuramente bisogno di Atena, per convincere il Parlamento italiano a votare la legge di amnistia nella quale si spera da così tanto tempo, e che consentirebbe alla società italiana di voltare pagina, e di guardare al futuro. Ma lei ha tutto il margine per mantenere l’impegno della Francia verso gli esuli italiani, i loro figli, e loro famiglie francesi. La decisione di estradarli non è una questione tecnica. Si tratta di una decisione politica, che dipende da lei. Desidera fare ciò che avrebbe fatto al suo posto un rappresentante del Rassemblement National? Vogliamo credere che lei preferisca piuttosto ricordarsi che ragione e umanesimo sono alla base delle nostre democrazie, che non fa bene aggiungere inutilmente infelicità all’infelicità, e vogliamo credere che lei forse preferirà citare ai suoi interlocutori transalpini i versi che Eschilo ha fatto una volta pronunciare ad Atena: “Tu vuoi passar per giusto, piuttosto che agire con giustizia.”

 

Firmatari: Agnès B., Jean-Christophe Bailly, Charles Berling, Irène Bonnaud, Nicolas Bouchaud, Valéria Bruni-Tedeschi, Olivier Cadiot, Sylvain Creuzevault, Georges Didi-Huberman, Valérie Dréville, Annie Ernaux, Costa-Gavras, Jean-Luc Godard, Alain Guiraudie, Célia Houdart, Matthias Langhoff, Edouard Louis, Philippe Mangeot, Maguy Marin, Gérard Mordillat, Stanislas Nordey, Olivier Neveux, Yves Pagès, Hervé Pierre, Ernest Pignon-Ernest, Denis Podalydès, Adeline Rosenstein, Jean-François Sivadier, Eric Vuillard, Sophie Wahnich, Martin Winckler.–––––

Da Liberation

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

estradizioneFrancia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kashmir, un attentato riaccende il conflitto tra India e Pakistan: visti revocati, trattati sospesi, venti di guerra

Una notte di sangue sulle montagne del Kashmir ha riacceso un conflitto mai sopito, trascinando India e Pakistan sull’orlo di una nuova escalation.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: liberati i due compagni delle basi di appoggio zapatiste sequestrati a fine aprile

Liberati in Chiapas i due compagni delle Basi d’Appoggio Zapatiste sequestrati dal governo federale del Messico e da quello statale del Chiapas il 26 aprile 2025.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: dopo l’attacco israeliano, Malta impedisce i soccorsi

L’incredibile vicenda della nave Conscience della Freedom Flotilla colpita da un attacco di droni in acque internazionali nei pressi di Malta mentre tentava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari è ancora una volta indicativa dell’ipocrisia che regna in Occidente sul genocidio dei palestinesi. Non solo il fatto è stato rapidamente archiviato dai […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma fa affari di guerra in Mozambico dove l’ENI festeggia il centesimo carico di gas

L’Italia rafforza la partnership militare con il Mozambico puntando gli occhi alle imponenti risorse energetiche del Paese africano. di Antonio Mazzeo Dall’8 al 12 aprile 2025 il porto di Maputo ha ospitato la fregata FREMM “Luigi Rizzo” della Marina Militare, unità specializzata nella guerra anti-sottomarini. La fregata italiana proveniva dalle acque antistanti la città di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato

Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos. di Abel Barrera Hernández Ha perso la vita perché gli hanno sparato in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco di droni contro la Freedom Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari

Nel cuore della notte tra giovedì 1 maggio e venerdì 2 maggio 2025, la nave della Freedom Flottilla Coalition per Gaza è stata colpita da un attacco di droni. La prua è stata colpita due volte. Le esplosioni hanno provocato un incendio e hanno aperto una breccia nello scafo. Colpito in particolare il generatore di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: bulldozer telecomandati contro la resistenza

Nonostante un rapporto di forza incredibilmente diseguale, la resistenza palestinese continua nelle rovine di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: i portuali impediscono la consegna di pezzi di ricambio per l’aviazione israeliana

Il regime marocchino sta guidando la normalizzazione con Israele nel mondo musulmano. Nel bel mezzo del genocidio di Gaza, lo Stato marocchino moltiplica i suoi gesti di simpatia verso Israele e persegue partnership commerciali e militari con lo Stato coloniale. tradotto da Contre Attaque Il popolo marocchino rifiuta questa fedeltà e da mesi fa sentire […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra e algoritmi: la nuova frontiera di Israele nella sperimentazione militare a Gaza

Un inchiesta pubblicata oggi (il25 aprile ndr) dal New York Times rivela come Israele abbia trasformato il campo di battaglia in un laboratorio sperimentale senza precedenti per l’intelligenza artificiale applicata alla guerra. Un laboratorio in tempo reale, con esseri umani, spesso civili. da Pagine Esteri Secondo il quotidiano statunitense, citando interviste condotte con nove funzionari israeliani e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli occhi dell’impero sulle Galapagos

La decisione del presidente ecuadoriano Daniel Noboa di cedere una base nelle Galapagos alle forze armate degli Stati Uniti dovrebbe scuotere la società

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vittoria: Gino è libero e non sarà estradato.

Pubblichiamo un aggiornamento uscito su contre-attaque tradotto: Vittoria questo mercoledì 9 aprile! Dopo mesi di caccia all’uomo, prigionia e incertezza, Gino, militante antifascista, è libero. Non sarà estradato in Ungheria né consegnato nelle mani del regime di estrema destra di Viktor Orbán. Rexhino Abazaj, soprannominato Gino, era stato arrestato lo scorso novembre dalla polizia francese […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Barnier come primo ministro, il figlio del RN e del macronismo

Macron voleva concludere il suo mandato governando con l’estrema destra. È con questo obiettivo che ha inaspettatamente lanciato uno scioglimento d’emergenza prima dell’estate.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: migliaia in corteo a difesa delle risorse idriche. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia che vieta le manifestazioni

Movimenti e organizzazioni di base sono impegnati da ieri mattina in Francia in una mobilitazione internazionale lanciata da Soulevementes de la Terre e Bassines Non Merci in difesa della terra e delle risorse idriche, contro la costruzione di mega-bacini idrici nell’area di Poitou, nell’ovest del paese. Migliaia di persone in corteo. La polizia, anche a […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Un suspiro de alivio, nada más

Más que la victoria a medias de la izquierda en Francia, lo que realmente podemos celebrar es la derrota de la Agrupación Nacional de Le Pen. Una derrota clara, una buena noticia a corto plazo pero que, después de haber suspirado de alivio, nos obliga a hacernos unas cuantas preguntas