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Nazione Mapuche: Carcere di Angol, comunicato dei prigionieri politici in sciopero della fame

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Noi ci rivolgiamo all’opinione pubblica, per esporre il nostro caso all’autorità poiché dopo 56 giorni di sciopero della fame nessuno è venuto vederci.

Solo una volta vennero i rappresentanti dei Diritti Umani, ma non ci dettero nessun aiuto, si preoccuparono solo del momento, dandoci un calmante per smettere lo sciopero.

Compiremo 2 mesi di SCIOPERO DELLA FAME e nessuna autorità si è presentata per poter spiegare la nostra richiesta giacché per noi non è accessibile.

L’indagine con la quale ci si accusa è scorretta, per questo noi abbiamo deciso di prendere questa misura affinché la giustizia faccia il suo lavoro come deve, non con montature e supposizioni, facendoci vedere come colpevoli di qualcosa che non ci riguarda, facendo orecchie da mercante riguardo al nostro sciopero.

Proseguiremo fino alle ultime conseguenze, siamo disposti a prendere altre misure se non siamo ascoltati, perché quello che diciamo è la verità, per questo siamo disposti a rischiare tanto per la nostra innocenza.

Stiamo per compiere un anno come imputati e ancora non c’è nessuna soluzione.

“Noi chiediamo di parlare con qualcuno che ci ascolti”

Con attenzione:

Felipe Espinoza

Patricio Lican

Juan Lican

La Zarzamora

https://www.facebook.com/groups/141204375990285/permalink/3463524807091542/

Fonte: Colectivo de Prensa Popular

26 gennaio 2021

Resumen Latinoamericano

Da Comitato Carlos Fonseca

 

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pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

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