InfoAut
Immagine di copertina per il post

Paese Mapuche: il CAM in Sciopero della Fame dice che “Non ci può essere dialogo con militarizzazione, prigionieri politici e senza la restituzione delle terre”

Dal 13 novembre sono in sciopero della fame i prigionieri politici mapuche del CAM (Coordinamento Arauco-Malleco) reclusi nel CCP Biobío di Concepción, Ernesto Llaitul, Esteban Henríquez, Ricardo Delgado Reinao e Nicolás Alcamán, per chiedere l’annullamento della sentenza di condanna a più di 15 anni di reclusione che pesa su di loro.

A questo sciopero della fame si sono uniti successivamente Héctor Llaitul dallo stesso carcere penale Biobío, Pelentaro Llaitul, Daniel Canio, Luis Menares, Carlos Mardones e Jorge Caniupil dal carcere di Temuco. E dal 13 dicembre, dal penale Biobío, si sono aggiunti José Lienqueo, Roberto Garling, Bastian Llaitul, Oscar Cañupan e Axel Campos. In totale sono 15 prigionieri politici Mapuche del CAM in sciopero della fame, nonostante ciò la radicale misura è totalmente resa invisibile dai media ufficiali.

Proseguita la mobilitazione si sono conosciute le parole di Consuelo Contreras direttrice dell’Istituto Nazionale dei Diritti Umani INDH, che ha segnalato che qualsiasi soluzione alla violenza nel sud deve passare attraverso un tavolo di dialogo che includa tutti gli attori, ci piaccia o no la loro posizione. Consultata specificatamente sul CAM ha dichiarato che “… sempre che non compia atti violenti durante quel periodo”.

Le dichiarazioni della Contreras hanno risvegliato ogni tipo di reazioni a favore e contro la proposta. Nel frattempo il governo progressista ha mantenuto un tono sgradevole contro l’autonomismo, con il medesimo disprezzo di tutti i governi, verso coloro che sono capaci di organizzarsi e recuperare terre senza dipendere dallo stato. I governanti odiano e temono coloro che non desiderano essere governati, come se qui si trattasse della semplice frivolezza di un rivoluzionario nottambulo, e non della lotta di un popolo che resiste da più di 500 anni, prima all’impero spagnolo e ora allo stato cileno e argentino.

A differenza della disinformazione intenzionale dei media sullo sciopero e le sue ragioni, la ministra portavoce del governo, Camila Vallejo, ha fatto riferimento all’organizzazione autonomista dichiarando che “…non si può dialogare con chi non vuole dialogare, e che non si può dialogare con la pistola sul tavolo”, frasi anche queste nottambule in mezzo ad un conflitto storico, dove l’attuale governo ha voluto aver una parte importante nella strategia che cerca di disarticolare, criminalizzare, imprigionare e isolare le comunità e le organizzazioni che recuperano le proprie terre in modo autonomo, con azioni legittime per tutto quel popolo che ha il proprio territorio occupato, sotto sfruttamento e la sua popolazione con ridotta partecipazione legale dentro lo stato occupante. Dove, a sua volta, si parla con le comunità che così vogliono, dando un trattamento differenziato alle cosiddette comunità pacifiche. Anche così la resistenza autonoma è sempre esistita, nonostante il macabro gioco dello stato del “Dividi e vincerai”, sempre pronta ad accogliere quelli e quelle che sono delusi dall’assistenzialismo e dall’essere strumentalizzati/e.

Da parte sua il vicepresidente del senato Francisco Huenchumilla ha dichiarato che è d’accordo con la direttrice dell’INDH, dicendo che “ciò che chiede il CAM è la restituzione di terre ancestrali e autonomia (…) qui in Cile questo non lo si intende e lo intendono come indipendenza”. Su questa linea, ha aggiunto che “è difficile dibattere se i politici cileni non intendono questi concetti basilari”. Aggiungendo, come membro della Commissione per la Pace e l’Intesa, di aver fatto buoni progressi e di non aver ancora pensato di parlare con il CAM, tuttavia in questo 2024 potrebbe proporlo.

Nel frattempo una grande quantità di membri del CAM, condannati ingiustamente, hanno già fatto quasi due mesi di sciopero della fame. Proprio in questo momento sarebbe giustamente opportuno conoscere le intenzioni, essendo un passo chiaro a tal fine iniziare a rendere visibile lo sciopero.

Un altro membro di questa commissione è l’ex ministro Alfredo Moreno, che ha riferito al CNN “…ho visto un dialogo molto silenzioso, senza tante storie, ma con molta buona disposizione -delle diverse parti coinvolte-”. A quali parti coinvolte si riferiva Moreno? Si riferirà ai conclave dove si avvicinano persone del mondo mapuche, agricolo e politico della regione, mentre si invadeva con il Commando Giungla e si assassinava Camilo Catrillanca?

Analogamente il Coordinamento Arauco Malleco ha risposto “Non ci può essere dialogo con la militarizzazione del Wallmapu a difesa delle imprese forestali, con la repressione dei lof che lottano per la terra, e meno, quando ci sono prigionieri politici mapuche in sciopero della fame con condanne ingiuste.

IL CAM sarà sempre disponibile… ma NON tratteremo sull’autonomia per il nostro Popolo e sulla restituzione del territorio ancestrale”.

Riferimenti:

Werken Noticias https://web.facebook.com/photo?fbid=905795117867830&set=a.276065390840809

https://www.cnnchile.com/lodijeronencnn/exministro-moreno-propuesta-indh-dialogo-cam_20231227/

https://www.cooperativa.cl/noticias/pais/regiones/zona-sur/macrozona-sur-directora-del-indh-propuso-mesa-de-dialogo-que-incluya-a-la-cam/2023-12-26/073828.html

https://cooperativa.cl/noticias/pais/regiones/zona-sur/ante-propuesta-del-indh-vallejo-dice-que-la-cam-no-ha-mostrado-ninguna/2023-12-26/164021.html

https://www.emol.com/noticias/Nacional/2023/12/26/1116852/vallejo-indh.html

https://www.emol.com/noticias/Nacional/2023/12/28/1117025/senador-huenchumilla-incluir-cam-dialogo.html

https://www.emol.com/noticias/Nacional/2023/12/28/1117025/senador-huenchumilla-incluir-cam-dialogo.html

3 gennaio 2024

Radio Kurruf

Traduzione a cura di Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

camcilemapuchePOPOLI INDIGENI

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina, le linee guida del plenum sul piano 2026-2030

Si è conclusa la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito comunista. Fissati gli obiettivi generali del XV piano quinquennale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento dell’impianto chimico

Il 21 ottobre 2025, la città tunisina di Gabès è stata paralizzata da uno sciopero generale e da massicce proteste contro l’inquinamento causato dall’impianto chimico statale gestito dal gruppo Tunisian Chemical Group (CGT)

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: solidarietà internazionalista, João Pedro Stédile spiega la posizione del MST sul Venezuela

João Pedro Stédile, nell’intervista che ha concesso a Rádio Brasil de Fato, spiega la posizione politica del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) di fronte alla situazione in Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sui diritti degli Indiani americani

In corrispondenza con noi Sibilla Drisaldi del Healing and Freedom Movement e Donald Hatch, detto Buddy, rappresentante della tribù Cheyenne e Arapaho del Sud Oklahoma. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: accendiamo i riflettori della festa del cinema sulla Palestina, blocchiamo l’ambasciata israeliana

Venerdì 24 novembre alle ore 18 in piazza Verdi a Roma è stato chiamato un corteo da parte di diverse realtà di cui riprendiamo il comunicato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la difesa dei propri territori i popoli creano l’Assemblea Maya per l’Autonomia

Città del Messico / Comunità di diversi popoli maya hanno concordato di creare e di organizzarsi nell’Assemblea Maya per l’Autonomia e nel Consiglio Maya per l’Autonomia, per rafforzare le lotte locali a difesa del territorio contro l’attività mineraria, la turistificazione, l’agroindustria e le altre forme di saccheggio nella Penisola dello Yucatán. L’accordo di unirsi nell’Assemblea per […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Autonomie e autodifesa in Amazzonia

Le autonomie territoriali e l’autogoverno popolare devono difendere i propri spazi in un periodo di crescente violenza statale e criminalità organizzata, che sono attori delle guerre di esproprio. di Raúl Zibechi, da Comune-info Se non lo facessero, sarebbero seriamente a rischio sia la sopravvivenza delle persone e dei gruppi, sia le autonomie. Tuttavia, molte autonomie […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]