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Le Farc confermano azione nel Cauca: almeno 33 militari morti

Del fatto aveva riferito l’ex vicepresidente Francisco Santos (cugino del presidente “Jena” Santos e accusato dall’ex capo paramilitare.

Salvatore Mancuso di aver diretto la creazione di un blocco paramilitare nella capitale Bogotá), parlando di un attacco alla 27ª Brigata nel dipartimento del Putumayo, e citando i 33 militari abbattuti.
Il Ministro della Guerra Juan Carlos Pinzón aveva seccamente smentito l’informazione, affermando che la 27ª Brigata non opera nella zona indicata; il comunicato dell’insorgenza chiarisce che lo scontro non è avvenuto nel Putumayo ma nel Cauca, nei pressi del municipio di Buenos Aires.

“Il combattimento -si legge nel comunicato- è iniziato alle 3 di notte contro una pattuglia dell’Esercito Nazionale che faceva una ricognizione nell’area. Diversi minuti dopo abbiamo realizzato il lancio simultaneo di otto bombole cariche di esplosivo, che sono cadute precisamente laddove si concentrava un gruppo numeroso di effettivi della suddetta Brigata”.

Nonostante la guerriglia non abbia potuto verificare il numero di militari nemici morti, con riferimento alla notizia data da Francisco Santos, comunica che “se il colpo cui si riferisce è quello avvenuto nell’azione menzionata, non c’è dubbio che si è trattato di un’azione contundente. In effetti, non è avvenuto nel Putumayo”.

La guerra contro il popolo dell’oligarchia colombiana si ammanta di menzogne, e vuole occultare la realtà dei fatti nello svolgimento del conflitto; ma la classe dominante, vittima di evidenti contraddizioni interne, si sconfessa da sola, e a poco valgono i maldestri tentativi del guerrafondaio Pinzón di nascondere i colpi inferti dall’insorgenza alle Forze Armate colombiane.

E la responsabilità di questi morti ricade interamente sul governo, che si ostina a non accettare la proposta dell’insorgenza di un cessate il fuoco bilaterale, che le FARC stesse avevano peraltro realizzato unilateralmente per due mesi, con l’intento di favorire un clima adatto ai Dialoghi di Pace in corso all’Avana.

da Nuova Colombia

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