InfoAut

La squadraccia della Monsanto

A Córdoba, a due mesi dall’accampamento nel terreno dove la multinazionale Monsanto vuole installarsi, c’è stato un nuovo tentativo di sgombero.

La squadraccia dell’UOCRA, insieme alla Fanteria, con rabbia e brutalità ha fatto una ventina di feriti.

Erano circa le 7.00 am di giovedì quando nell’accampamento Primavera senza Monsanto, mentre molti dormivano, salvo coloro che stavano facendo la guardia, hanno subito un attacco. Di fronte all’occupazione che si trova all’entrata principale c’è sempre una postazione di poliziotti, ma questa mattina non c’era. Due autobus si sono fermati, e sono scese circa 60 persone tra uomini e donne membri di una squadraccia dell’UOCRA (Unione Operaia delle Costruzioni). Si sono rapidamente messi a intimorire, a tirare pietre e sono entrati nell’accampamento con minacce e colpi. La polizia e la guardia della fanteria che si erano avvicinati al luogo, li hanno solo appoggiati facendo da spettatori.

Il feroce attacco della squadraccia è continuato con armi da fuoco, bastoni e pietre, hanno minacciato e nelle vicinanze hanno distrutto tutto. “Si sono rubati oggetti personali dei ragazzi, macchine fotografiche, computer, documenti, ci hanno bruciato gli alimenti, hanno praticamente distrutto tutto” ha denunciato Eduardo Quispe dell’Assemblea Malvinas Lotta per la Vita. Dopo aver attaccato questo posto, si sono diretti a 400 metri dove è l’accampamento che impedisce l’ingresso dei camion con il materiale, lì la situazione è stata peggiore. I membri dell’assemblea sono stati travolti, bastonati e presi a pugni e vari giovani sono rimasti feriti dalle pietre al punto che a causa delle ferite dopo li hanno dovuti portare a mettere i punti. Altri sono stati ingessati avendo subito delle fratture. Tutto di fronte alla polizia che a quell’ora della mattina faceva da scudo alla squadraccia.

Diversamente dalla brutale bastonata che stavano dando, questo gruppo organizzato dell’UOCRA è giunto sul luogo con delle donne per aggredire specificatamente le donne dell’accampamento, in questo senso Celina Molina, dell’Assemblea Malvinas Lotta per la Vita, ha dichiarato che mentre era colpita al suolo, Ariel Gurierrez delegato dell’UOCRA indicava alle donne chi colpire: “ha detto loro: questa prelevatela, e subito mi sono venute sopra varie donne e hanno cominciato a colpirmi e a trascinarmi al suolo”.

La situazione è diventata insostenibile quando la guardia di fanteria ha smesso di lasciare libera la zona e si è unita alla repressione, agendo come la mano destra della squadraccia e guardandole le spalle, ha represso con proiettili di gomma ed è entrata con la forza in uno degli accampamenti, non prendendo in considerazione le proteste di coloro che si erano accampati ai quali era stato sottratto tutto.

Giustificare l’ingiustificabile

Nell’accampamento ci sono stati una ventina di feriti e Sofía Gatica è stata portata sconvolta su una ambulanza, dopo che solo alcuni giorni fa era stata minacciata di morte e all’uscita dal lavoro era stata attaccata da due uomini.

In una conferenza stampa, Adrián Vilaplana, direttore degli Affari Aziendali della Monsanto, immediatamente se ne è uscito con una serie di dichiarazioni incrociate, smentendo quanto detto da quelli dell’assemblea e quanto riportato da vari mezzi di comunicazione. Secondo Vilaplana, non c’è stato niente di vero, al contrario le persone che erano giunte alla Monsanto con gli autobus erano “lavoratori e lavoratrici dell’impianto che vanno sempre, ma quella mattina si sono ritrovati che gli accampati fossero violenti e non li lasciassero passare, così sono iniziati i fatti”, ha detto a varie radio di Córdoba. Puntualizzando, inoltre, di aver chiesto alla polizia di “ristabilire l’ordine e l’armonia”. Nonostante ciò ci sono dei video e delle foto dei “lavoratori” armati e incappucciati, si è anche potuto appurare che gli autobus su cui avevano viaggiato fino a Malvinas Argentinas erano autobus dell’amministrazione di De La Sota.

Rio Cuarto ha detto NO

Lo scorso 22 novembre l’amministratore Juan Jure, di Rio Cuarto, località situata nel sudovest della provincia di Córdoba, ha rifiutato la possibilità che la Monsanto si installi a sud di questa città, già alcuni giorni prima l’UNRC si era opposta all’installazione, così come anche il collettivo Rio Cuarto Senza Pesticidi.

“Abbiamo il morale molto alto”

Anche se parte dell’accampamento è rimasto parzialmente distrutto, dopo la brutale repressione subita l’Assemblea Malvinas Lotta per la Vita ha fatto un’assemblea e ha deciso di continuare con l’accampamento, si sono riorganizzati, sono tornati a tirare su le tende, e uno a uno i feriti una volta dimessi stanno ritornando.

Contemporaneamente, alle ore 18.00, nella città di Córdoba Capitale è stato fatto un corteo di massa da Colón a Cañada, che sebbene all’inizio fosse per chiedere giustizia per Alejandro Godoy, solo una settimana fa giovane vittima del grilletto facile nel quartiere Barranca Yaco da parte di un ufficiale della fanteria, si sono anche uniti per rifiutare i fatti avvenuti nella mattinata a Malvinas Argentinas.

2/12/2013

Marcha

tratto da La Haine

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Lucrecia Fernández, “La patota de Monsanto pubblicato il 02-12-2013 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=73519] ultimo accesso 03-12-2013.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinamonsantosgomberosquadrismo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: La polizia sgombera la Sorbona, occupata dagli attivisti in solidarietà con la Palestina

Pochi giorni dopo una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese a Parigi, la polizia è entrata alla Sorbona per sgomberare gli attivisti che avevano montato delle tende all’interno degli edifici universitari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il pensiero politico e la “New Left” dentro la Repubblica Popolare Cinese

Proprio di questo e in particolare di “New Left” cinese nell’arco degli ultimi decenni parliamo in questa conversazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un’altra provocazione di Milei che annuncerà un indulto per i genocidi

Il presidente Javier Milei, su richiesta della sua vicepresidente Victoria Villarruel, ha deciso che il prossimo 24 marzo concederà un indulto a tutti i militari genocidi

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’ASL di Torino si preoccupa dell’inagibilità dello stabile di corso Regina Margherita 47: chi c’è dietro tanta solerzia?

A seguito dell’avvio del percorso per fare diventare Askatasuna “bene comune” siamo venuti a conoscenza, attraverso i media, di un fatto particolarmente anomalo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Genova: la Regione annuncia lo sgombero del Laboratorio Buridda

Sarà aggiudicato entro ottobre 2024 l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione di una residenza universitaria nell’ex Magistero di corso Monte Grappa, oggi occupato dal centro sociale Buridda.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: voci, facce e comunità che dicono “no” all’attività mineraria del litio

“La rotta del litio: voci dell’acqua”, è il libro di Camila Parodi e Susi Maresca.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: al salto dei tornelli per l’aumento del biglietto

I più giovani fanno il salto. I più anziani chiedono permesso per evitare la spesa della SUBE. Madri e padri fanno passare sotto i propri figli. Una cartolina argentina.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Monza: “Dita spezzate e calci a terra”, violento sgombero poliziesco del presidio SI Cobas 

“Nuova escalation di violenza di Stato contro il sindacato SI Cobas: brutale aggressione contro i lavoratori e il coordinatore di Milano Papis Ndiaye“

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: La legge omnibus è stata fatta cadere

Il regime di Javier Milei ha subito una sconfitta considerevole prima di terminare i due mesi di mandato. Il suo progetto più prezioso è tornato indietro al Congresso.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Terzo giorno di gas al peperoncino, proiettili di gomma e arresti

Una nuova repressione ha avuto luogo nelle vicinanze del Congresso dopo l’approvazione del progetto di Legge Omnibus.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: di fronte al Congresso, selvaggia repressione e caccia ai manifestanti di assemblee di quartiere, organizzazioni sociali, sindacati combattivi e sinistra

La ministra Bullrich è il braccio armato della dittatura: una nuova operazione su scala smisurata ha cercato di sgombrare alcune centinaia di persone che protestavano contro la Legge Omnibus. Ci sono state decine di feriti.