InfoAut
Immagine di copertina per il post

I gilet jaunes rovinano la parata di Macron

||||

L’anniversario della presa della Bastiglia e dell’inizio della Rivoluzione Francese si è svolto come consuetudine sugli #ChampsElysées, con la solita parata militare, e addirittura un overboard con un soldato volante.

Tutto si è svolto alla presenza dei maggiori leader europei, Merkel in testa, per celebrare la grandeur francaise e i progetti di esercito comune europeo, il tutto condito da mirabolanti annunci di eserciti spaziali. La parata di Emanuel Macron, però non è andata come sperato, infatti, migliaia di gilets jaunes si sono camuffati tra la folla dei campi elisi, e hanno sonoramente fischiato e contestato il passaggio di Macron e delle altre cariche istituzionali, tra cui il Prefetto di Parigi, responsabile della repressione delle manifestazioni degli ultimi mesi in città.

La contestazione ha obbligato tutti i media mainstream a dare voce al movimento dei GJ, che oramai da otto mesi sconvolge la politica d’oltralpe. Più di 150 fermi sono stati effettuati dalla polizia fin dalla mattina, tra cui i volti pubblici della protesta, rilasciati poi nel pomeriggio. Inquietante quanto emerge dalle testimonianze e dai video dei gilets jaunes, i quali documentano come numerosi dei fermati siano stati caricati su bus e portati in capannoni abbandonati trasformati per l’occasione in punti di raccolta per prigionieri. Un fatto che, fra gli altri, dimostra quanto la polizia francese giochi sporco per reprimere il movimento dei gilets. Va ricordato che nelle scorse settimane, un ragazzo, Steve, in seguito alle cariche della polizia durante lo sgombero della festa della musica a Nantes, è scomparso, suscitando un ondata di proteste contro la violenza della polizia e dando vita alla campagna “où est steve?”

Nonostante i fermi, nel primo pomeriggio numerosi cortei spontanei e selvaggi hanno assediato gli #ChampsElysées e infine li hanno invasi costruendo barricate e scontrandosi con la polizia. Intanto anche a Bastille altri gilets jaunes si sono mossi in maniera analoga. L’apparato poliziesco guidato dal ministrissimo Castaner, è stato colto evidentemente di sorpresa dalla determinazione dei GJ, e le migliaia di poliziotti presenti per la celebrazione non hanno potuto far altro che sparare lacrimogeni e cercare, inutilmente per diverse ore, di disperdere i manifestanti. Non possono che dare soddisfazione al movimento, le parole del ministro degli interni che in tv durante le proteste, si lamentava della mancanza di rispetto per la festa della repubblica a ulteriore prova che l’obbiettivo di non far svolgere nella normalità la parata patriottica è stato centrato in pieno.

La determinazione dei gilets jaunes, anche questa volta è costata diversi feriti gravi, tra cui un uomo in arresto cardiaco che ha necessitato della rianimazione. Anche diversi poliziotti sono rimasti feriti.

Quindi un act 35 che è durato fin dall’ormai tradizionale, sabato di cortei ,sia nella capitale che in giro per la Francia, e che ha fatto centro guastando la festa nazionale in ricordo della #LaRévolutionFrançaise. Proprio l’eredità di immaginario e di significato politico della rivoluzione dei sans culottes è diventato campo di battaglia, evidenziando come i tradizionali valori della republique siano diventati un potente grimaldello in mano al movimento dei gilet jaune,che pur appellandosi all’identità di popolo la scompone nelle sue linee di classe.

Inoltre nei giorni scorsi è ripresa la mobilitazione dei #giletsNoir che hanno occupato il Pantheon e resistito alle cariche della polizia, per rivendicare il diritto alla casa, ai documenti e ad una vita dignitosa, strappando, ancora una volta il velo ipocrita che copre le politiche razziste e segregazioniste dello stato francese.

Chi sperava nella fine delle proteste è rimasto ancora una volta deluso.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

FranciaGILET JAUNESGILETS JAUNESmacron

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele viola il cessate il fuoco: sei palestinesi uccisi a Gaza. OMS: 15.000 persone hanno perso gli arti nella guerra

Martedì mattina, sei cittadini palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in attacchi israeliani contro le città di Gaza e Khan Yunis.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: pratiche di lotta, agibilità politica e repressione

Riflessioni a margine della doppia visita di Salvini a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Show Israel the red card! Corteo nazionale a Udine

Domani, 14 ottobre, alle 20:45, si giocherà a Udine Italia–Israele, match di qualificazione ai Mondiali 2026. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La giudice federale impedisce a Trump di inviare truppe della Guardia Nazionale a Chicago

Il pendolo tra guerra civile e guerra esterna negli Stati Uniti di Trump oscilla sempre più vorticosamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Afghanistan e Pakistan, combattimenti alla frontiera con decine di morti

Lungo il confine settentrionale tra Afghanistan e Pakistan si è registrata un’escalation significativa nelle ultime ore, con scontri armati che hanno coinvolto artiglieria pesante e aviazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti della Flotilla rinchiusi nella prigione di Ketziot

Israele trasferisce i volontari sequestrati della Freedom Flotilla alla prigione di Ketziot: cresce l’indignazione internazionale

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: il circo macronista continua

Non si cambia una squadra che perde.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Revolutionary block e The Hague for Palestine: esperienze di lotta al fianco della resistenza palestinese in Olanda

Il 5 ottobre 300.000 persone sono scese in piazza ad Amsterdam alle parole d’ordine di “fermare il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ ufficiale il “cessate il fuoco” a Gaza

Il governo israeliano ha ratificato a tarda notte la prima parte del piano Trump con la dura opposizione dei ministri dell’ultra-destra Ben Gvir e Smotrich.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: blocchi contro l’industria delle armi e il genocidio a Gaza

Il 18 settembre non è stato solo un giorno di sciopero, è stato anche l’occasione per bloccare le aziende che producono armi e che sono complici del genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia 18 settembre sciopero generale oltre un milione di manifestanti

Lo sciopero generale in Francia del 18 settembre è stato un chiaro avvertimento molto chiaro a Macron.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Francia: tre militanti contro la linea alta velocità Bordeaux-Toulouse sotto sorveglianza giudiziaria

Dopo l’arresto di venerdì scorso, avvenuto in seguito alla protesta contro l’abbattimento di alberi secolari lungo il tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità Bordeaux-Tolosa (vedi il nostro articolo), tre attivisti sono stati posti sotto sorveglianza giudiziaria. Nelle prime ore di venerdì 29 agosto, quattro persone sono state arrestate a Saint-Jory mentre protestavano contro l’abbattimento […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.