InfoAut
Immagine di copertina per il post

Greta a Torino, l’appello di FFF a prendersi le proprie responsabilità.

||||

Ieri è stata una giornata particolare a Torino, la notizia dell’arrivo di Greta e della sua partecipazione al presidio del venerdì di Friday For Future ha riunito in piazza decine di migliaia di persone. L’attivista ha ringraziato i ragazzi e le ragazze di FFF per il loro impegno per il futuro del mondo e ha ricordato l’importanza di non fermarsi in questa lotta. I giovani presenti hanno sottolineato ancora una volta la doverosa e urgente presa di responsabilità da parte dei governi di questo Paese perchè l’emergenza climatica non è semplice maltempo ma crisi strutturale da affrontare. Riportiamo in queste righe un intervento che si rivolge ai giornalisti, alla loro ipocrisia e alla necessità di dare ascolto alle richeste di Friday For Future, già esplicitate durante le numerose giornate di mobilitazione globale.

“A tutti i giornalisti e le giornaliste che sono qua: da quando è iniziata la storia del nostro movimento in tutto il mondo abbiamo fatto azioni di massa e di disobbedienza civile incredibili ma queste hanno ricevuto scarsissima attenzione da parte vostra. Oggi invece siete tutti e tutte qua, smaniosi di racimolare un’intervista, una dichiarazione o una foto sfuocata da Greta, solo perché è stata dichiarata la persona dell’anno, per nulla intetessati alle sue parole. Nel nostro movimento ci sono decine di attivisti e attiviste che si impegnano ogni giorno, lavorando con passione per fermare la distruzione di questo pianeta e delle nostre società, tutti e tutte competenti e pieni di idee, ma le loro parole non vi interessano, noi per voi siamo solo “i ragazzi di Greta”, perché siete frutto di questa società che valorizza l’immagine e la fama piuttosto che i contenuti. Il 29 novembre eravamo sotto la sede di uno dei vostri giornali e questa è la lettera che vi abbiamo rivolto: le nostre richieste sono rimaste inascoltate e oggi ve le ripetiamo :

Care redazioni; cari giornalisti e care giornaliste,

 

noi siamo qua oggi per dirvi che state facendo un pessimo lavoro: questo non è il momento di concentrasi su ciò che si può o non si può dire, questo è il momento di parlare chiaramente. Ed è per questo che lo gridiamo senza mezzi termini: voi non state facendo il vostro lavoro.

 

Il compito del giornalismo in questa crisi è fondamentale quanto chiaro: dire la verità. Dovete dire la verità. Conoscere la verità è un diritto dei cittadini e delle cittadine, raccontare la verità è il dovere dei media. 

 

Come possiamo pensare di raggiungere i nostri obiettivi, gli obiettivi necessari per la sopravvivenza di tutti gli ecosistemi e le specie viventi, compresa la nostra, se la maggior parte delle persone neppure sa che ci troviamo nel mezzo di un’emergenza?

 

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a fenomeni meteorologici devastanti e estremamente vicini nel tempo e nello spazio. Le principali testate italiane però titolavano “allarme maltempo”, “Torino – Savona, crolla ponte per il maltempo”… ebbene questo non è maltempo, è emergenza climatica!

 

È necessario parlare di crisi climatica come si parlerebbe di una crisi economica, di una crisi di governo, di una guerra o di un’epidemia.

 

Quando ero bambina non sentivo parlare d’altro che di crisi economica. Ne ho sentito parlare così tanto che mi sembrava che nient’altro nel mondo dei grandi potesse avere senso se non questa grande crisi economica a cui non sapevo neppure dare un volto: le notizie erano dappertutto. Com’è possibile che la crisi climatica non riceva altrettanta attenzione? Come può essere che un’emergenza che mina le basi stesse della democrazia e della vita su questo pianeta venga ignorata e classificate come “maltempo”?

 

Dite che nulla nella vita è bianco o nero, ma questa è una bugia, una pericolosissima bugia: o parliamo della crisi climatica con l’urgenza necessaria o non lo facciamo. O informiamo le persone dell’emergenza in cui ci troviamo o non lo facciamo. E voi non lo state facendo.

Vogliamo la crisi climatica in prima pagina, e lo vogliamo adesso!”

 

Friday For Future Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAemergenza ambientaleFRIDAYFORFUTUREGRETA THUNBERGnotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.