InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dure proteste antigovernative in Albania

||||

Violenti scontri a Tirana ieri durante la partecipata manifestazione lanciata e incentivata principalmente dal partito di opposizione della destra parlamentare, il PD. Il primo ministro Edi Rama, del Partito Socialista, è accusato di corruzione e di inadeguatezza dalle forze di opposizione.

I manifestanti hanno violato il percorso del corteo concordato con le autorità sfondando i cordoni delle forze dell’ordine e assaltando successivamente il palazzo del governo difeso con idranti e lacrimogeni dalle guardie repubblicane. Si contano feriti sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine. Edi Rama, durante la giornata di protesta, era a Valona a tenere un comizio: una numerosa folla composta e seduta che è stata sfruttata mediaticamente dal governo per essere contrapposta ai manifestanti, evidenziando la natura “incivile” e “violenta” di questi ultimi. Le opposizioni parlamentari intanto rilanciano un’altra mobilitazione per giovedì sostenendo che non si fermeranno fino a che non verrà concordato un esecutivo transitorio che porti a nuove elezioni.

In piazza si sono visti alcuni ragazzi ma perlopiù uomini adulti provenienti dalle zone povere e rurali del paese, in cui le condizioni di vita sono estremamente dure. Il PD, che nelle precedenti legislature si è dimostrato corrotto e antipopolare (tanto quanto il Partito Socialista, attualmente al governo) sta sfruttando a suo vantaggio, con promesse elettorali, il forte risentimento dei gruppi sociali in lotta. Dal canto suo, il primo ministro Edi Rama, al suo secondo mandato consecutivo, ha ottenuto la fiducia della popolazione con un programma basato sull’entrata dell’Albania nell’Unione Europea e sul contrasto sia della criminalità che della corruzione dilagante che endemicamente inficia la sanità, l’istruzione e il lavoro rendendo i servizi basilari di fatto classisti, di scarsa qualità e inaccessibili a molti. Le politiche attuate però si sono rivelate inefficaci, specialmente per le classi subalterne.
Il governo inoltre ha anche favorito l’investimento di capitali finanziari internazionali e di multinazionali estere, tra le quali molte aziende italiane, nel territorio, destabilizzando la popolazione locale, complice l’inesistenza della tutela dei lavoratori, causando quindi o disoccupazione o stipendi da miseria. Le fratture e le iniquità tra le èlites abbienti e le categorie sfruttate sono sempre più evidenti: aumentano i poveri da un lato nelle grandi città metropolitane come Tirana e dall’altro nelle zone rurali, arretrate sia economicamente che nelle infrastrutture . Per tale ragione la scelta drammatica che molti si trovano costretti a fare è o quella di emigrare o di rimanere subendo condizioni di vita e lavorative umilianti e disumane e una totale assenza di prospettive. È dunque probabile che le proteste perdurino, si evolvano e che continuino ad attraversare il paese finché non si otterrà una risposta adeguata da parte della politica e delle istituzioni.

Solo poche settimane fa l’Albania è stata scossa da una mobilitazione studentesca permanente: si è trattato di un movimento organizzato dal basso, orizzontale e apartitico, che ha saputo incanalare il malcontento e la necessità di giustizia sociale e di libertà in un’ottica diametralmente opposta alle dinamiche delle èlites parlamentari, dissociandosi sia dai partiti di governo che da quelli di opposizione; una conseguenza di ciò è stata la sostituzione di vari ministri all’interno dell’esecutivo. Anche le proteste di questi giorni, pur se indirizzate e incentivate strumentalmente dall’opposizione per meri fini elettorali e per la conquista del potere, si inseriscono in questo contesto. Il conflitto è aperto, e sarà interessante vedere se ci sarà la possibilità e la maturità da parte dei manifestanti di aprire nuovi orizzonti esprimendosi autonomamente rispetto forze politiche istituzionali e discostandosi dai partiti di opposizione. Inoltre c’è da vedere se un maggior numero di giovani si inserirà in queste lotte, in modo da portare qualche beneficio e ancora più rappresentanza di categorie assoggettate al dominio costituito, e vedere come si esprimeranno i movimenti studenteschi.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ALBANIA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: alunni dello Zio Sam, Trattato di Libera Controrivoluzione

Una tematica di speciale importanza che Wood espone è il fenomeno del paramilitarismo, e il suo utilizzo nelle strategie controrivoluzionarie dell’imperialismo statunitense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ombra di Sigonella sui bombardamenti israeliani all’Iran

Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran.  di Antonio Mazzeo, da Pagine Esteri Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitorizza il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/3

Qui e qui le altre parti. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network 4. Le perdite economiche derivanti dalla distruzione del settore agricolo e dei sistemi di produzione alimentare La distruzione sistematica del settore agricolo di Gaza e dei sistemi di produzione alimentare ha portato a devastanti conseguenze umanitarie ed economiche. Se Gaza […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Decimomannu (Ca): la polizia scaglia elicottero e lacrimogeni contro la protesta antimilitarista e innesca un incendio

Dura repressione poliziesca contro la protesta antimilitarista che, sabato 14 giugno, ha portato compagne e compagni del movimento A Foras e di altre realtà solidali del territorio attorno all’aeroporto militare di Decimomannu, in provincia di Cagliari, per manifestare contro la guerra e le basi militari presenti in zona.La repressione è infatti iniziata ancora prima dell’inizio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contaminazione in Iran. Silenzio sulle bombe atomiche di Israele.

Riprendiamo da Radio Onda Rossa In una corrispondenza con Giorgio Ferrari, analizziamo i diversi aspetti collegati all’attacco di Israele nei confronti dell’Iran: dal ruolo ambiguo dell’ AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), alle modalità di dotazione nucleare da parte dell’Iran, ai rischi molto concreti di contamnazione a seguto dei bombardamenti israeliani, motivo per cui gli […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Una prigione per migranti in Albania

Ieri la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei migranti ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

ALBANIA: DUE GIORNI DI PROTESTE CONTRO IL CAROVITA

Le strade dell’Albania sono tornate a riempirsi di manifestanti contro il carovita e la classe politica. Già nel mese di marzo erano sorte proteste spontanee, terminate con violenti scontri con la polizia. A fronte del continuo peggioramento dei prezzi i compagni e le compagne di Organizata Politike, collettivo politico albanese, hanno chiamato nuove manifestazioni a […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

ALBANIA: SCONTRI E ARRESTI A TIRANA CONTRO IL CARO-PREZZI

Il boom dei prezzi del carburante, del grano e più in generale del carovita, ha portato in piazza a Tirana, in Albania, migliaia di manifestanti, nella giornata di ieri mercoledì 9 marzo. Al termine della manifestazione chiamata da organizzazioni cittadine sono seguiti duri scontri con la polizia, che ha effettuato diversi arresti. In piazza anche […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

ALBANIA: LA POLIZIA UCCIDE UN 25ENNE DURANTE IL COPRIFUOCO. DURI SCONTRI A TIRANA

Serata di scontri a Tirana, capitale dell’Albania, contro l’omicidio poliziesco di un 25enne, Klodian Rreshja, durante un controllo per il coprifuoco indetto dalle autorità in funzione antiCovid19. Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 9 dicembre migliaia di persone, soprattutto giovani, si sono radunate davanti ai palazzi del potere chiedendo le dimissioni del ministro dell’Interno Sander […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalle viscere della terra allo scoperto: la lotta dei minatori albanesi

Oltre la polarizzazione istituzionale classica tra centrosinistra e centrodestra, in Albania tante categorie sociali non trovano rappresentanza nell’arco parlamentare. In questo contesto di vuoto partitico sta emergendo il protagonismo di varie realtà sociali che stanno organizzando in modo autonomo forme politiche diverse e peculiari rispetto a quelle canonicamente proposte e imposte..   Portano avanti istanze […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Albania: tra servitù, silenzio e sussulti di dignità

Riceviamo e pubblichiamo da un lettore questo aggiornamento sulla situazione politica in Albania, in viaggio tra la corruzione sistemica a livello istituzionale e imprenditoriale, subordinazione geopolitica, governo delle migrazioni e nuove lotte in difesa dei territori e delle fasce piu’ deboli della popolazione. Buona lettura. E ancora in Albania, paese in cui le prospettive per il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Albania in rivolta: la testimonianza di un attivista

In questi ultimi mesi, in seguito alle proteste studentesche che hanno attraversato il paese alla fine del 2018, un movimento di opposizione più largo e diffuso a più livelli della società ha preso forma in Albania. Un movimento che sta, seppur tra molte contraddizioni, rappresentando una sfida seria al governo di Edi Rama. Questo racconto […]